Esenzione green pass: chi potrà averla e quando, come sarà, i casi particolari

Manca ancora un decreto del governo. Si attende una norma specifica entro il 6 agosto, quando scatterà l'obbligo

Green pass

Green pass

Green pass: non si ferma il dibattito sul documento che attesta la somministrazione di almeno una dose di vaccino contro il Covid-19, che da venerdì 6 agosto bisognerà mostrare in caso di ingresso in diversi luoghi al chiuso. Uno dei fronti su cui più è acceso il confronto riguarda le esenzioni per quelle persone che non si sono vaccinate non perché negazionisti della malattia o no vax ma perché costretti a "rifiutare" il siero per questioni di salute, per esempio a causa del rischio di reazioni allergiche.

Esenzione green pass: chi può riguardare

C'è una categoria di persone che va distinta da chi, in questi giorni, va in piazza sbandierando la sua assoluta contrarietà al green pass e che, però, non può - almeno per il momento - mostrare il lasciapassare verde. Ovvero chi, per motivi di salute, pur superando i 12 anni di età, non può ricevere uno dei quattro antidoti attualmente in uso, ovvero Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson. Si tratta di persone che potrebbero manifestare pericolose reazioni allergiche in caso di somministrazione del siero. L'anafilassi, effetto collatrale raro ma non impossibile, si può sviluppare a fronte di qualsiasi vaccino, quindi anche nel caso di quelli sviluppati per combattere il coronavirus. 

Al momento queste persone sono nel limbo, anche se qualche giorno fa il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha annunciato che si sta lavorando per trovare una soluzione che consenta loro di poter entrare lo stesso nei locali off limits per chi non avrà il green pass, data la loro situazione. "Si stanno studiando le esenzioni al green pass - ha detto Rezza - ad esempio chi non può completare il ciclo vaccinale perché magari ha avuto una reazione allergica grave alla prima dose del vaccino, e ci sono anche altri casi che stiamo studiando. Ci sarà una circolare in tempi brevissimi per arrivare pronti al 6 agosto". Per ora, però, il documento che chiarisca questa specifica situazione non è ancora arrivato.

Come sarà l'esenzione

Ma che sistema verrà ideato, nel concreto, per poter dimostrare di ricadere nella categoria di persone esente dall'obbligo di green pass. Un decreto legge del marzo dell'anno scorso, approvato nelle prime fasi della pandemia, si parlava di esenzioni alla futura campagna vaccinale per le persone "che non possono effettuare la vaccinazione Covid-19 a causa di patologie ostative certificate". Nel documento si faceva cenno anche alla disponibilità di un milione di euro per intervenire a sanare la situazione: denaro che, a questo punto, se non è stato già utilizzato, potrà essere impiegato sul fronte esenzioni e green pass.

Le persone esenti dovrebbero poter contare su una certificazione digitale a loro dedicata (da ottenere, ovviamente, sulla base di una certificazione medica che attesti la loro condizione particolare). Possibile anche che, nell'attesa di uno sviluppo di una tecnologia ad hoc possa essere sufficiente una certificazione firmata dal proprio medico per poter accedere a luoghi, ritrovi ed eventi altrimenti vietati. 

Questo, però, non potrà funzionare nel lungo periodo, anche per il rischio falsificazione che riguarda maggiormente i documenti scritti. Da qui l'esigenza di un "lasciapassare digitale" per chi non può ottenere il green pass. Molto probabilmente questa documentazione sarà una sorta d'integrazione al green pass che i vaccinati conseguono scaricandolo dal sito web dedicato, dal fascicolo sanitario digitale, dalle app Immuni e Io oppure ricevendolo dai propri medici e farmacisti di fiducia. L'esenzione da green pass, quindi, con tutta probabilità sarà integrata nel sistema green pass stesso, con un ampliamento delle certificazioni che funzionino da lasciapassare valido per chi non può ricevere il vaccino non perché contrario, ma perché impossibilitato.

Gli altri casi da verificare

Ci sono anche altri casi da verificare. Uno dei fronti più caldi è quello di chi, per un motivo o per l'altro, non è in possesso della tessera sanitaria (in Lombardia la Carta unica dei servizi) e che, pur avendo ricevuto il vaccino, anche in due dosi, non riesce a ottenere il green pass. Una storia di cui abbiamo parlato anche sulle nostre pagine e che riguarda, per esempio gli italiani residenti all'estero che oggi, per un periodo breve o lungo, vivono in Italia. Anche a loro bisognerà pensare quando si affronterà il nodo esenzioni

Cos'ha fatto la Francia

La Francia di Emmanuel Macron ha anticipato tutti sulla questione green pass obbligatorio. Ieri è arrivato il via libera del parlamento al provvedimento che indica anche le norme sulle eventuali esenzioni. Sono esenti dal presentare il green pass fino al 30 settembre i giovani fra i 12 e i 17 anni, la cui vaccinazione è cominciata più tardi. Il parlamento, poi, ha subordinato la proroga del green pass al ripristino dello stato di emergenza sanitaria, fino al 31 ottobre e ha previsto l'esenzione per alcuni luoghi inizialmente previsti, come terrazze e centri commerciali.