Green pass obbligatorio: ecco i luoghi dove non serve

Eccezioni e dettagli a cui fare attenzione: ci sono spazi in cui non è necessario mostrare il certificato di avvenuta vaccinazione, neanche dopo il 6 agosto

Green Pass: ecco dove non serve

Green Pass: ecco dove non serve

Da ieri, venerdì 6 agosto, per entrare in una serie di luoghi al chiuso e spazi all'aperto ad alto rischio assembramenti è obbligatorio mostrare il green pass, il certificato che in Italia si ottiene già dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino. Una misura contenuta nell'ultimo decreto approvato dal governo Draghi, anche in seguito all'aumento dei contagi successivo alla diffusione della variante Delta nel nostro paese. 

Numerosi gli spazi in cui senza "certificazione verde" - che ha una validità di nove mesi e viene rilasciato anche a chi si è vaccinato all'estero con sieri autorizzati - non si può entrare, provvedimento scattato anche con l'obiettivo di "spingere" la campagna vaccinale, essendo l'antidoto l'unica arma al momento nelle nostre mani per combattere il virus. In sostanza è obbligatorio mostrare il green pass per avere accesso ai luoghi di ristorazione al chiuso, a palestre, cinema, teatri, musei, stadi e palazzetti per eventi sportivi o concerti. Ma quali sono i luoghi dove, invece, è possibile entrare senza il documento che attesti l'avvenuta inoculazione di almeno una dose del vaccino?

Mezzi di trasporto

Al momento non bisogna mostrare il green pass quando si utilizzano i mezzi di trasporto pubblico. Da mercoledì 1 settembre, però, data in cui scatterà quella che può essere definita come la seconda fase dell'operazione green pass obbligatorio, sarà obbligatorio portare con sé il certificato - nella sua versione cartacea o digitale - anche per i mezzi di trasporto a lunga percorrenza. Ovvero, come si legge nella nota del governo, bisognerà avere il green pass "per i voli aerei, per navi e traghetti per trasporto interregionale, sui treni passeggeri di tipo intercity, intercity notte e alta velocità, sugli autobus adibiti a trasporto di persone in modo continuativo e periodico su un percorso che collega più di due regioni".

Trasporto pubblico locale

I mezzi di trasporto pubblico locale, invece, a meno di cambi di idea da parte dell'esecutivo, rimarranno "green pass free" anche dopo mercoledì 1 settembre. Non ci sarà alcun vincolo. E la capienza continuerà a essere fissata all'80% sia in zona bianca, sia in zona gialla, qualora qualche regione in seguito a un peggioramento del coefficiente di riempimento delle strutture ospedialere dovesse incorrere nella "bocciatura" evidenziata dal cambio di colore che fa scattare restrizioni e limitazioni di orario e accesso generali.

Negozi

Non bisogna mostrare il green pass per entrare nei negozi, di qualsiasi dimensione essi siano. Il tempo medio di permanenza all'interno di un'attività commerciale e le difficoltà nel controllo della documentazione che avrebbero coinvolto proprietari e dipendenti di questi esercizi hanno convinto il governo a escludere i negozi dai luoghi al chiuso in cui è obbligatorio mostrare il certificato di avvenuta vaccinazione. Questo non vuol dire che in questi locali debbano essere abbandonate le misure "base" per il contenimento del contagio, ovvero l'utilizzo della mascherina e il rispetto della distanza di sicurezza.

Centri commerciali

L'obbligo di mostrare il green pass al momento di entrare nei centri commerciali è stato materia di dibattito. Nel governo, sentite le posizioni di esperti e tecnici, si sono confrontate le diverse posizioni. Alla fine si è scelto di non imporre l'obbligo di lasciapassare per l'ingresso ai centri commerciali. Attenzione, però. Nei locali - bar, ristoranti e altri ritrovi in cui vengono serviti cibo e bevande - che si trovano nei centri commerciali, per sedersi al tavolo a consumare qualcosa bisogna avere il green pass. Meglio quindi averlo con sé se oltre alle compere ci si vuole concedere una pausa di ristoro all'interno del centro commerciale.

Supermercati

Altro fronte sensibile. Green pass nei supermercati, sì o no? Alla fine i supermercati, anche perché spesso rappresentano per molti l'unica possibilità di trovare generi di prima necessità, sono stati nella sostanza equiparati ai negozi. Non c'è quindi obbligo di mostrare il green pass quando si va a fare la spesa in un supermercato.

Bar e locali pubblici

Chi si vuole sedere al tavolo a consumare un drink, uno snack o un pasto in bar e locali pubblici deve mostrare il green pass. Che, però, non è necessario in caso di rapida consumazione al bancone, in piedi. 

Alberghi

Avete prenotato le vostre vacanze in un hotel italiano e non avete ancora il green pass? Non temete, al momento, alberghi, hotel e altre strutture ricettive sono esenti dall'obbligo di mostrare il green pass. E, come è stato chiarito dal governo nelle sua Faq, non deve essere mostrato nemmeno quando ci si siede a tavola per consumare un pasto nel ristorante dell'albergo o si prende un drink oppure uno snack al bar dell'albergo. Bisogna fare attenzione, però, a un paio di dettagli. Se il bar o il ristorante interno all'hotel è aperto anche a una clientela esterna, gli avventori che non hanno una camera o una sistemazione all'interno dell'hotel devono avere il green pass. Non solo. Devono avere il green pass anche i clienti degli alberghi e delle altre strutture ricettive che vogliano usufruire dei servizi delle piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e centri benessere al chiuso interni agli alberghi o le altre strutture in cui si stia trascorrendo la villeggiatura.

Chiese e luoghi di culto

Per assistere alle funzioni religiose, ad altre cerimonie ma anche per ritagliarsi un piccolo spazio di meditazione e preghiera o solo visitare una chiesa o un luogo di culto non è necessario avere con sé il green pass. Anche se oggi il quotidiano "Avvenire" ha riportato quella che è stata interpretata come una posizione ufficiale della Chiesa in merito al tema. Se il green pass dovesse diventare obbligatorio per partecipare a ogni tipo di attività collettiva, comprese messe e altre funzioni, la Chiesa "ne prenderà atto". E, quindi, si adeguerà. Ma, come detto, questo rappresenta unicamente un possibile scenario futuro. Al momento non ci vuole il green pass per entrare in una chiesa o in un altro luogo di culto.

Farmacie

Un altro luogo al chiuso in cui si trovano generi di prima necessità (e dove, in alcune regioni, Lombardia compresa, oggi in via sperimentale si può fare anche il vaccino), un altro luogo chiuso in cui non serve la certificazione verde.

Sport all'aperto e piscine all'aperto

Non è necessario avere il green pass per praticare sport all'aperto di qualsiasi tipo in qualsiasi impianto, piscine all'aperto comprese (luoghi, questi ultimi, che rappresentano un'oasi di sollievo d'estate, in particolare per chi non può lasciare la città). La certificazione verde è invece necessaria per allenarsi nelle palestre al chiuso e per nuotare nelle piscine coperte

Scuola 

Al momento, con le scuole ferme - almeno per quanto riguarda l'attività ordinaria - per le vacanze estive, non è obbligatorio presentare il green pass per alcuno al momento di entrare in istituti scolastici di ogni ordine e grado e negli atenei sul territorio italiano. Attenzione, però: dall'1 settembre, per favorire la ripresa dell'attività nelle aule in presenza tutto il personale scolastico dovrà possedere il green pass, che costituirà requisito essenziale per lo svolgimento delle prestazioni lavorative.

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