Green pass, stop ai controlli quotidiani in azienda se si consegna al datore di lavoro

Se il certificato scade durante l'orario di lavoro, sarà consentito portare a termine il turno. Dal Senato via libera al decreto legge

Green pass: controlli sul lavoro

Green pass: controlli sul lavoro

Non sarà più necessario, per chi vuole, sottoporsi al controllo quotidiano del Green pass. Basterà infatti consegnarlo al datore di lavoro. C' anche questo emendamento nel dl Green pass votato oggi al Senato. Voto col quale è stata confermata la fiducia, chiesta dal governo, sul decreto green pass, approvato dal Senato con 199 voti favorevoli e 38 contrari, nessuna astensione. Il provvedimento, varato dall'esecutivo il 21 settembre scorso, disciplina le modalità per estendere l'obbligo della certificazione vaccinale nei luoghi di lavoro del settore pubblico e privato. Sarà ora trasmesso alla Camera per la conversione definitiva in legge.

Controlli quotidiani in azienda

Tra le novità introdotte dal decreto green pass c'è la semplificazione dei controlli che scatterebbe per i lavoratori del settore privato, che possono chiedere di consegnare al proprio datore di lavoro una copia del green pass. Così facendo, «sono esonerati dai controlli da parte dei datori di lavoro», per tutta la durata della validità della certificazione vaccinale. La novità è contenuta in unemendamento del Pd (prima firmataria la senatrice Valeria Fedeli), riformulato dal governo e approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato.

Scadenza durante il turno

Non solo.  "Il turno di lavoro iniziato con un Green Pass valido potrà concludersi regolarmente anche se la certificazione verde scade durante lo svolgimento del servizio, pertanto la permanenza del lavoratore sul luogo di lavoro sarà consentita per il tempo necessario a portare a termine il turno. Lo prevede un emendamento al decreto Green Pass 4 proposto dal MoVimento 5 Stelle e approvato ieri in commissione al Senato. Riteniamo sia una misura di buon senso che contribuirà a dare maggiore serenità e fluidità alla complessa gestione dei luoghi di lavoro in presenza dell'obbligo di certificazione anti Covid 19". Lo affermano le senatrici e i senatori del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro di Palazzo Madama.

La conferma del decreto legge

Nel decreto legge, oggi al voto del Senato, c'è l'obbligo al lavoro e test rapidi. Il decreto legge sull'estensione del green pass nei luoghi di lavoro, varato dal governo il 21 settembre e in scadenza il 20 novembre, disciplina l'estensione dell'obbligo della certificazione vaccinale, da mostrare per entrare nei luoghi di lavoro. Il dl è formato da 11 articoli complessivamente e assegnato al Senato in prima lettura.L'obbligo è entrato in vigore il 15 ottobre e sarà valido fino alla fine dello stato di emergenza, che scade il 31 dicembre 2021.

A chi si applica

Si applica ai lavoratori del settore pubblico e privato. Per entrambi il decreto ne disciplina le modalità operative. All'articolo 1 è previsto, inoltre, che "gli organi costituzionali, ciascuno nell'ambito della propria autonomia" si adeguino alle norme. Proprio per questo anche i due rami del Parlamento si sono allineati all'obbligo vaccinale con proprie delibere che impongono il green pass per tutti, all'ingresso di Camera e Senato. Il decreto introduce anche misure urgenti sui test antigenici rapidi e proroga, dal 30 novembre a fine anno, della somministrazione a prezzi contenuti dei test rapidi per la rilevazione dell'antigene SARS-CoV-2.