Green pass e regole, caos negli aeroporti. Turisti diretti in Grecia bloccati a Malpensa

Disagi in molti scali nazionali per la mancanza di informazioni per chi deve recarsi all'estero. Passenger locator form e Green pass: ecco i documenti richiesti Paese per Paese

 Malpensa

Malpensa

Milano, 19 luglio - Disagi oggi negli aeroporti italiani dove tanti vacanzieri hanno dovuto fare i conti con la mancanza di informazioni e con indicazioni contraddittorie circa le procedure burocratiche da espletare per potersi imbarcare e raggiungere destinazioni estere. Situazione complicata dalle operazioni legate al controllo del Green Pass presso gli aeroporti, che sta generando rallentamenti e problemi nei principali scali italiani, con code e attese estenuanti per i passeggeri, come denuncia anche il Codacons. Dopo il caso dei turisti diretti in Grecia bloccati a Malpensa perché sprovvisti del modulo Plf (Passenger Locator Form), si moltiplicano i disagi sul fronte di viaggi, voli e vacanze. Paese che vai, norme di ingresso che trovi: i vacanzieri che quest'estate decidono di andare all'estero, devono fare i conti con una serie di norme anticovid diverse per ogni nazione, pena il rischio di non poter nemmeno prendere l'aereo, come è successo ad alcuni turisti italiani diretti a Kos. In parecchi hanno dovuto ritardare l'arrivo in qualche isola greca o spagnola perché non avevano tutto in regola. 

Plf, Green Pass o tampone: le regole per chi va all'estero

Per entrare in Grecia dallo scorso 14 maggio, infatti, bisogna compilare un questionario online (il Passenger Locator  form) entro le 23.59 del giorno prima della partenza. Se non si fa, non si può prendere l'aereo. Per entrare in Spagna (con alcune leggere differenze fra ingresso in nave, via terra o in aereo) bisogna invece compilare il Formulario di salute pubblica (online o con app del ministero iberico della salute) che permette di ottenere un QR code essenziale per l'ingresso. Stessa cosa in Portogallo. Al di là del Green pass, o del test Covid negativo, tutti i passeggeri dovranno compilare il modulo di localizzazione digitale (Plf) del Governo portoghese. Registrazione obbligatoria nei tre giorni prima della partenza anche per l'IslandaIn Francia si può entrare dopo due settimane dalla vaccinazione completa con Moderna, Astrazeneca o Pfizer, ma nel caso di Johnson & Johnson bisogna aspettarne quattro, oppure è necessario avere un tampone negativo eseguito non più di 72 ore prima dell'arrivo. E ancora a Malta si può entrare con la certificazione che attesta di aver completato la vaccinazione nei 14 giorni precedenti, altrimenti all'arrivo bisogna trascorrere in quarantena due settimane. Mentre in Finlandia chi arriva senza certificato di guarigione o attestato di vaccinazione, ma solo con un tampone negativo, c'è l'obbligo di Covid test sia all'arrivo nel paese e entro 3-5 giorni di permanenza in Finlandia; occorre osservare l'autoisolamento fino alla ricezione della conferma di negatività al test. Per questo motivo compagnie aeree e operatori aeroportuali continuano a invitare a controllare sul sito viaggiare sicuri le norme di ogni Paese.

Mancata partenza: ecco i diritti dei viaggiatori

In caso di mancata partenza causata da errate o mancate informazioni fornite da agenzie di viaggio e tour operator, il Codacons ricorda che è possibile rivalersi su tali operatori per il risarcimento del danno subito o il rimborso delle maggiori spese sostenute. L'associazione di consumatori consiglia di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che copra cancellazioni dei viaggi imputabili al viaggiatore, spese mediche, rientri anticipati, ecc.; pagando un sovraprezzo è possibile acquistare biglietti aerei che garantiscono il rimborso integrale in caso di mancata partenza o la modifica senza spesa della data del volo; per hotel, case vacanza e strutture ricettive in genere, è consigliabile optare per sistemazioni che prevedano il rimborso parziale o integrale del pernotto in caso di mancata partenza. Nel caso in cui il paese estero meta del viaggio preveda restrizioni per gli ingressi sul territorio, si ha diritto al rimborso integrale di quanto pagato o ad un voucher di pari importo. In caso di mancata partenza a causa di positività al Covid è possibile chiedere a compagnie aeree e strutture ricettive il rimborso di quanto pagato, allegando la certificazione medica.