Green pass, quando e dove sarà abolito? Le date da marzo al prossimo autunno

La Certificazione verde scadrà con la fine dello stato di emergenza? Ecco tutte le ipotesi

Milano, 16 febbraio 2022 - Bollettino dopo bollettino, è chiaro che la curva dei contagi Covid sia in calo. Lo stato di emergenza finirà tra 45 giorni, il prossimo 31 marzo 2022 (era iniziato il 30 gennaio 2020, 750 giorni fa). Il Consiglio dei Ministrilo ha più volte prorogato, l'ultima volta col decreto legge del 15 dicembre 2021, che prolungava le misure straordinarie fino alla primavera.  Intanto la Camera oggi ha approvato, iun passaggio d'obbligo, con 452 voti favorevoli e 53 contrari (nessun astenuto) la questione di fiducia posta dal Governo sul decreto legge che proroga fino al 31 marzo lo stato di emergenza nazionale anti-Covid mentre  il via libera definitivo al provvedimento è' atteso domani alle 12.  Il decreto legge assorbe altri due provvedimenti urgenti emanati successivamente (tra questi figura quello varato per consentire ai grandi elettori positivi al Coronavirus di partecipare all'elezione del Presidente della Repubblica). 

Ora però  stiamo vivendo una nuova fase, nonostante la massiccia presenza della variante Omicron tra la fine e l'inizio dell'anno: il numero dei positivi scende di giorno in giorno e anche quello dei ricoveri. Ma la vita degli italiani è ancora caratterizzata da diverse misure restrittive, prima tra tutte il Green pass. Quando sarà definitivamente abolito? Vediamo tutte le ipotesi al vaglio del Governo.

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Green pass, cosa succede il 31 marzo

Il 31 marzo termina lo stato di emergenza, ovvero la misura che consente a Governo e Protezione civile di agire con poteri straordinari o speciali. In sostanza permette all'esecutivo di attuare procedure più veloci per l'approvazione di leggi e decreti e consente di ricorrere ai Dpcm che non devono essere approvati dal Parlamento. Durante l'emergenza sanitaria, ad esempio, sono state introdotte misure come il lockdown, la divisione per colori delle regioni italiane, l’obbligo delle mascherine all’aperto e il distanziamento sociale.  Una volta usciti dallo stato di emergernza, si ritorna formalmente all'era pre Covid. Il Governo non avrà più i poteri straordinari per derogare leggi e normative per motivi sanitari: quindi basta alle misure che limitano la libertà dei cittadini. Addio anche ai colori delle regioni e stop ai poteri dei governatori: non sarà più possibile decidere regole ancora più restrittive di quelle stabilite da Palazzo Chigi.

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Il 31 marzo potrebbe essere eliminato anche l'obbligo del Green pass? "Credo che sia uno scenario possibile, dobbiamo completare la somministrazione delle terze dosi ma con questo ritmo per marzo potremmo aver finito e così si potrà aprire uno scenario con meno misure restrittive", ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite di 'Radio Anch'io' su Rai Radio 1. Poi, però, ha sottolineato:  "Fortunatamente i dati della pandemia ci dicono che siamo in una fase positiva, ma il virus c'è ancora e dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare il Paese fuori da questa situazione e l'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50 va in questa direzione".  "Io credo occorra lavorare perché si levi l'obbligo delle mascherine al chiuso, ma anche per levare il Green pass, tanto più di quello che abbiamo ottenuto con il Green pass non otterremo. Chi non si voleva vaccinare non si vaccinerà. La politica fino a oggi ha scaricato sui medici il fatto di dire sì al Green pass per far vaccinare le persone. Se dopo il 31 marzo rimarrà in vigore il Green pass sarà solamente una decisione politica e quindi evidentemente sarà la politica a doverla difendere, non più dicendo che è una misura sanitaria", ha detto il direttore del Reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova Matteo Bassetti a "Facciamo finta che" in onda su R101.  

Green pass, le ipotesi dall'1 aprile

E' probabile, quindi, che dall'1 aprile inizi una graduale eliminazione del Green pass. Qualche ipotesi? Dal primo aprile potrebbe saltare l'obbligo del Super Green Pass (si ottiene con il vaccino) previsto attualmente per ristoranti e piscine all’aperto, stadi e sport di squadra come il calcetto: potrebbe essere cancellato o sostituito con quello base (rilasciato anche con tampone). E magari anche per gli alberghi, cosa che consentirebbe a italiani e stranieri privi di Green Pass di programmare le vacanze a Pasqua e in vista dell'estate.  E' probabile che non servirà più alcun Certificato verde per shopping, banche e uffici postali. E forse anche per i clienti di parrucchieri, barbieri, estetisti e tutti i centri di servizi alla persona. Quasi sicuramente il Green pass, super o base, resterà fino all'estate nei trasporti quelli a lunga percorrenza. E anche sul luogo di lavoro, anche perché che da ieri è diventato obbligatorio quello rafforzato (vaccino) per gli over 50.   

Green pass, cosa succede il 15 giugno

Un settore alla volta, l'"addio" definitivo al Green pass potrebbe arrivare poco prima dell'inizio dell'estate, magari proprio nella data del 15 giugno, quando scadrà l'obbligo vaccinale al lavoro per gli over 50. Anche se, su una totale abolizione, ci sono ancora molti dubbi. "Sarei prudente perché vorrei essere certo che con la primavera-estate non ci siano riaccensioni del contagio, varianti o altre problematiche, quindi io rimanderei la decisione sull'abolizione all'autunno o almeno ai primi di giugno", ha detto il virologo Francesco Menichetti, già primario di Malattie infettive all'ospedale di Pisa. "Ricordiamoci - ha avvertito l'esperto - che la stagione estiva sarà una stagione turistica e di scambio con Paesi europei, ma anche con Stati Uniti e Russia. Io sto in Versilia e qui c'è un turismo russo di grande rilievo, ma in Russia - ha sottlineato Menichetti - hanno appena il 40% di vaccinati. Com'è la situazione? Dobbiamo essere prudenti sennò rischiamo di ricadere indietro. Se all'inizio dell'estate, ai primi di giugno, le condizioni italiane e generali della pandemia saranno estremamente favorevoli, allora possiamo decidere se mantenere o abolire il Green pass. Ma lo dobbiamo fare rigorosamente alla luce dei dati epidemiologici. Dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra la sicurezza e la libertà. Fosse per me - ha chiarito il medico - io il Green pass non lo toglierei, ma se ci sono pressioni per toglierlo almeno andiamo a fare verifiche che siano sostenute dagli indicatori epidemiologici". Se però con la variante Omicron anche chi è vaccinato con tre dosi può contagiare ed essere contagiato, qual è la protezione che dà il Green pass? "E' un'obiezione sensata e anche condivisibile, va detto con lealtà - ha risposto l'esperto all'Adnkronos Salute  - ma tra questo e togliere il Green pass tout court ci corre una spinta al completamento della campagna vaccinale con tre dosi che deve essere in qualche modo rapidamente realizzato perché - ha precisato Menichetti - Omicron se siamo protetti dal vaccino non è particolarmente problematica, ma se non lo siamo potrebbe diventarlo".

E in autunno?

Se Menichetti chiede prudenza fino all'estate e anche oltre, c'è chi invita ad aprire tutto senza restrizioni né Green Pass subito, dal 31 marzo, senza tentennare, perche l'autunno 2022 è un punto di domanda. Il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ha avvertito: "Aprire tutto, senza restrizioni, alla fine dello stato d'emergenza", se i numeri continueranno a mostrarsi in flessione. Perché "dobbiamo approfittare ora della tregua che il Covid ci concede", "favorire l'economia", perchè "su cosa accadrà in autunno non abbiamo certezze assolute".