Covid Gran Bretagna: oltre 52mila contagi. Johnson: "Niente piano B". Cosa sta succedendo

Nessuna nuova limitazione per fronteggiare l'aumento di casi. Oggi altri 115 decessi. Il ministro della Salute: "Pensiamo la decisione giusta sia imparare a convivere con il virus". Ma i medici britannici insorgono: livello "inaccettabile" di contagi per l'Nhs. Ema: monitorare molto da vicino nuova mutazione AY.4.2

Metropolitana di Londra

Metropolitana di Londra

Londra - L'attenzione di tutta Europa è puntata sul Regno Unito, che sta vivendo una nuova impennata record di casi di Covid-19, a distanza di tre mesi dal "Freedom Day" del 19 luglio (Cos'è il Freedom Day e cosa è successo) , quando il governo ha abolito gran parte delle limitazioni anti-Covid. Negli ultimi giorni in Gran Bretagna sono stati registrati tra i 40mila e i 50mila casi giornaliero: numeri che potrebbero aumentare esponenzialmente e che hanno fatto scattare l'allarme di medici e scienziati d'Oltremanica. Oggi sono 52.009 i casi di coronavirus registrati, il numero più alto dal 17 luglio quando ne vennero confermati 54.674. Secondo le autorità sanitarie sono 115 le persone che hanno perso la vita dopo aver contratto il Covid-19 nell'ultima giornata. Il numero dei casi è aumentato del 17,9 per cento nell'ultima settimana (durante la quale sono stati confermati 327.537 contagi), mentre quello dei decessi ha registrato un più 10,8 per cento negli ultimi sette giorni, 912 i morti in questo arco di tempo. Per ora, però, il governo di Boris Johson non sembra intenzionato a fare retromarcia sulle limitazioni. "Pensiamo la decisione giusta sia imparare a convivere con il virus", ha detto il ministro britannico della Sanità Sajid Javid. "Siamo preoccupati" ha affermato il ministro, ma ha aggiunto che i vaccini stanno funzionando e quindi non è necessario passare al piano B, con maggiori restrizioni. Javid ha ammesso che il sistema sanitario è sotto pressione, ma si è detto certo che la situazione "non è insostenibile".  Il ministro ha esortato tutti a vaccinarsi contro il Covid e influenza, consigliando ai britannici di incontrarsi all'esterno il più possibile, aprire le finestre negli incontri al chiuso e indossare la mascherina nei luoghi affollati. Un invito quindi. Ma nessun obbligo (per ora).

Johnson: andiamo avanti con il nostro piano

"Andiamo avanti col nostro piano" e "la cosa più importante che le persone possono fare è sottoporsi alla dose booster di vaccino" ha detto il premier britannico Boris Johnson in risposta ai diversi appelli da parte delle autorità sanitarie nazionali e del sindacato dei medici che chiedono di passare invece al piano B contro il Covid, introducendo in Inghilterra restrizioni dopo l'impennata di contagi. Parlando in un'intervista seguita alla cerimonia ad Armagh per celebrare i cento anni dalla nascita dell'Irlanda del Nord, Johnson ha ammesso che i numeri delle infezioni sono alti ma entro i parametri indicati dalle previsioni fatte sui possibili scenari quando sono state eliminate le restrizioni dal governo. Ha assicurato che i dati vengono costantemente tenuti sotto controllo ma ha ricordato che il Paese è adesso in una situazione decisamente migliore rispetto a un anno fa. 

I medici britannici: subito piano B

La British Medical Association (Bma), il principale sindacato dei medici nel Regno Unito, ha invocato l'intervento del governo affinché passi al piano B contro il Covid, introducendo in Inghilterra restrizioni (come l'obbligo della mascherina in alcuni contesti), dopo quello che definiscono un livello "inaccettabile" di contagi per l'Nhs (il servizio sanitario nazionale). Inoltre l'esecutivo viene accusato di essere "intenzionalmente negligente" per non aver reimposto regole di contenimento. Secondo il presidente della British Medical Association (Bma) Chaand Nagpaul. "Il governo aveva detto che avrebbe implementato il piano B per impedire al Servizio sanitario nazionale (Nhs) di essere sopraffatto. Come medici in prima linea affermiamo categoricamente che questo momento è arrivato"- ha dichiarato Nagpaul- per stessa ammissione del ministro della sanità avremo presto 100mila casi al giorno mentre già adesso abbiamo lo stesso numero di morti di marzo, quando eravamo in lockdown. E' incredibilmente preoccupante che il governo non voglia agire immediatamente per salvare vite e proteggere l'Nhs".  

Argar: situazione sostenibile

L'attuale pressione sul sistema sanitario nazionale è "sostenibile" e non esiste un 'piano C' del governo per vietare le riunioni famigliari a Natale nel caso di un continuo aumento dei contagi da Coronavirus nel paese. A dichiararlo alla Bbc è stato il sottosegretario alla Salute del governo di Londra, Edward Argar, concedendo che la sanità è sottoposta a "forti pressioni" ma assicurando che non è questo il momento giusto per introdurre misure aggiuntive allo scopo di controllare la diffusione del virus.  Argar ha poi esortato la popolazione a vaccinarsi per contribuire "ad alleviare la pressione sul sistema sanitario". Il 'piano A è ancora funzionante, ha aggiunto, precisando: "Si tratta di una corsa tra i vaccini e la loro inoculazione e il virus. Stiamo ancora vincendo questa corsa al momento ma le distanze si accorciano, il vantaggio diminuisce. Quindi quello che dobbiamo fare è uno sprint in direzione del traguardo". 

Variante Delta: timori per la nuova mutazione "AY.4.2"

A evidenziare l'importanza di un monitoraggio stretto delle varianti è stato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell'Agenzia europea del farmaco Ema. Bisogna monitorare, ha spiegato, "perché quello che potrebbe accadere è che la spina dorsale della variante rimane, ma arrivano ulteriori mutazioni e potrebbe anche essere qualcosa che dà maggiore trasmissibilità o un qualche tipo di fuga immunitaria", cioè capacità del virus di sfuggire all'immunità. "Stiamo tutti guardando" alla situazione varianti di Sars-CoV-2 con l'inverno in arrivo, "per cercare di capire dove il virus sta andando e cosa potremmo aspettarci nelle settimane e nei mesi a venire. Delta è ancora il ceppo dominante che sta circolando", e "stiamo cominciando a vedere che ci sono alcune mutazioni aggiuntive che stanno prendendo posto", al momento "in pochi casi, sulla variante Delta. Si è sentito parlare della" nuova mutazione "AY.4.2", che è una delle 'osservate speciali' per esempio in Gb dove i casi in cui è stata sequenziata sono in aumento, "e dobbiamo monitorare molto da vicino". Per Cavaleri "è importante che continuiamo questo lavoro globalmente, insieme non solo con le autorità pubbliche europee, ma anche fuori dall'Europa con l'Organizzazione mondiale della sanità. L'Oms sta facendo ora parecchi sforzi per mettere a punto un buon sistema che possa fare sorveglianza e portare rapidamente a decisioni rispetto a nuove varianti".  

Andreoni: in Gb scelte scellerate

"Quello che sta accadendo nel Regno Unito è la dimostrazione che le scelte dell'Italia nel controllo della pandemia" di Covid-19 "sono state corrette, mentre quelle inglesi sono state scellerate. Lasciar circolare un virus come sta accadendo nel Regno Unito, oltre a far impennare i casi, determina la comparsa di nuovi sottotipi di varianti virali, come quella che stiamo vedendo ora, la nuova mutazione di Delta, su cui ancora non abbiamo certezze dei rischi di maggior trasmissibilità" ha sottolineato all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), che chiede a questo punto "di intervenire con misure come la quarantena per chi arriva o rientra dal Regno Unito".  "Gli inglesi hanno fatto una scelta: riaprire tutto - ha rimararcato l'esperto - Scelta motivata dal fatto che le ospedalizzazioni e i decessi sono comunque inferiori alle ondate precedenti. Ma la storia della pandemia ci ha insegnato che non si può attendere con le mani in mano mentre aumentano i pazienti gravi altrimenti è troppo tardi poi. E ora sta accendo proprio questo. Da loro la nuova variante Delta è già al 6-10%, se dovesse diventare preminente vuol dire che ha una maggior trasmissibilità rispetto alla Delta e questo è un bel problema".  Su cosa fare in Italia, alla luce della situazione nel Regno Unito, Andreoni è chiaro: "Continuare con un atteggiamento di cautela, osservare ancora le misure di prevenzione e procedere con la scelta dei piccoli passi nelle riaperture". 

Speranza: sfida è ancora aperta

Per il ministro della salute Roberto Speranza: "la sfida contro il Covid è ancora aperta, i dati che in queste ore arrivano dalla Gran Bretagna segnalano come la partita ci vede in una situazione diversa rispetto ad alcuni mesi fa perché abbiamo finalmente i vaccini che sono la vera arma per aprire una stagione diversa. Ma dobbiamo tenere ancora grande prudenza, cautela e attenzione" all'andamento epidemiologico. "Oggi però è il tempo di mettere a valore le lezioni del Covid".