Festa della Giubiana in Lombardia, un antico rito tra leggende e falò

Ecco tutti gli appuntamenti da non perdere, in particolare giovedì 31 gennaio

Giubiana Cantù

Giubiana Cantù

Milano, 28 gennaio 2019 - L'ultimo giovedì di gennaio, in Lombardia, ci si prepara per il falò della Giubiana che rischiarerà le tenebre con la speranza che bruci bene e velocemente cosi' da scacciare l’inverno e propiziare l'anno appena iniziato. La cerimonia, che quest'anno cade il 31 gennaio, prevede un grande falò dove viene fatto bruciare un fantoccio di paglia vestito di stracci (la Giubiana), che rappresenta il malessere dell’inverno e i guai dell’anno trascorso. 

CHI ERA LA GIUBIANA - Ma chi era questa Giubiana? Le ipotesi sono tante. Sul nome “Giubiana” ci sono diverse interpretazioni. Iniziamo col dire che lo stesso nome cambia a seconda del territorio in cui si celebra il rito: Gibiana nella bassa Brianza, Giobbia in Piemonte, Giöeubia nel Varesotto, Giubiana/Giübiana/Gibiana nell’alta Brianza e nella provincia di Como, Zobiana in Trentino e nel Bresciano. Il nome potrebbe anche derivare da Joviana, ossia la dea della fertilità Giunone, ma anche dal padre degli dei Giove, in latino “Jupiter-Jovis”, da cui l’aggettivo Giovia, e quindi Giobia, ed ecco il perchè del giorno di giovedì. Da non diemnticare che giovedì era anche il giorno della settimana in cui le streghe facevano i loro riti satanici.

LE LEGGENDE - Secondo una leggenda, nel XII secolo, Giubiana era una castellana fedifraga che tradì per amore la cittadina di Cantù, nella guerra tra milanesi e comaschi, venendo poi messa alla pubblica gogna pagando tra le fiamme la propria colpa come una Strega. Secondo altre leggende si farebbe risalire ai riti celtici del I secolo d.C, quando fantocci di vimini intrecciato venivano dati alle fiamme dai sacerdoti druidi per propiziarsi il favore degli dei in battaglia o per ottenere benevoli influssi nelle stagioni della semina e dei raccolti. Altri infine, attribuiscono gli attuali roghi a quelli dei sacerdoti cristiani che nel IV secolo d.C. bruciavano simbolicamente le divinità pagane. Grazie ad altre credenze popolari, sappiamo anche qual'era l'aspetto della Giubiana: una strega, spesso magra, con gambe molto lunghe e le calze rosse, che viveva nei boschi spostandosi di albero in albero e facendo spaventare soprattutto i bambini ed arrivando a ricercare un bambino da mangiare proprio l'ultimo giovedì di gennaio. C'è anche chi racconta che, una volta, una mamma le tese una bella trappola: preparò una gran pentola piena di risotto allo zafferano con la luganega e lo mise sulla finestra. Quando la Gibiana sentì il delizioso profumo del risotto corse con la sua scopa verso la pentola e mentre mangiava il risotto squisito non si accorse che stava per arrivare l'alba e al primo sole morì visto che i raggi del sole secondo la tradizione ucciderebbero le streghe. Ancora oggi, durante la festa della Giubiana, si mangia il risotto con la luganega e si beve il vin brulé.

 

Una delle scorse edizioni
Una delle scorse edizioni

COMO

A Cantù è arrivato l’ok da parte della Commissione sicurezza sullo spettacolo pirotecnico che era rimasto in dubbio per diversi giorni. Alle 20.30 si inizierà col corteo storico. Il fantoccio verrà invece bruciato intorno alle 21.

Sabato 2 gennaio, presso la sede de 'I paisan' a Carcano, frazione di Albavilla tradizionale rogo della Giubiana. Appuntamento alle 19 nelle sede de 'I paisan' per l'apertura dell cucnina: rostto con luganiga, risotto alla zucca, polenta uncia, salsiccia alla brace , frittelle e vin brulè. Alle 21.30 Tribunaled ell'inquisizione e alle 22 rogo della Giubiana. Poi spettacolo pirotecnico. 

Rogo della Giubiana, domenica 27 gennaio, a Lomazzo, presso il piazzale dell'Oratorio in via Milano 24. Alle 18, apertura Stand Gastronomico con gustose patatine e salamelle nostrane - Specialità: Risotto con Luganiga. A seguire, accensione del falò in cui si brucia la vecchia Giubiana. Il ricavato sarà destinato all'acquisto di attrezzature di soccorso per il distaccamento Vigili del Fuoco di Lomazzo.

I falò
I falò

Grande festa della Giubiana insieme alle associazioni di Alzate. La manifestazione del 31 gennaio  è ideata e organizzata dal Gruppo Brianza Nord con la collaborazione del Circolo pensionati alzatesi e della Pro loco. Ritrovo alle 21 presso la sede del Circolo pensionati alzatesi di via Girola. Lì sarà bruciato il fantoccio della Giubiana presso la pista ciclabile. Un rito per iniziare con ottimismo e positività l’anno nuovo, che prosegue come una tradizione popolare radicata e nota in tutto il territorio con diverse variazioni. Tutti, grandi e piccoli, sono invitati a partecipare e assistere al falò del fantoccio vestito di paglia e stracci. Al termine, risotto alla luganega, proprio come vuole la tradizione, ma anche chiacchiere, bevande calde e vin brulé offerti a tutti i partecipanti. 

 Giovedì 31 dicembre dalle 20.30 ci sarà il rogo della Giubiana a Carimate. Prima andrà in scena il corteo da piazza Castello al campo sportivo.

Ad Anzano si fa festa venerdì 1 febbraio per bruciare la Giubiana insieme alla Pro loco. La manifestazione, patrocinata dall’Amministrazione comunale, si terrà al centro sportivo di via Valera. Il ritrovo è previsto alle 19.45 presso la piazza del Municipio. Da lì partirà un corteo rumoroso che percorrerà le vie del centro storico del paese, fino a raggiungere il centro polifunzionale, dove ci sarà il rogo della Giubiana. Dopo il falò, i volontari Pro loco offriranno una degustazione gratuita di risotto alla luganega, piatto tipico della ricorrenza, chiacchiere e vin brulé a tutti i partecipanti. La partecipazione alla manifestazione è libera e tutti sono invitati a intervenire.

 

Giubiana
Giubiana

Montevecchia si prepara a salutare l’inverno con il consueto falò della Giubiana, che sarò data al rogo domenica 27 gennaio, a Cascina Butto. Il falò inizierà intorno alle 17.30 ma prima, dalle 15.30, si terrà un laboratorio divertente e creativo riservato ai bambini di età compresa fra i 4 ed i 10 anni. A seguire merenda. Alle 16.30, invece, appuntamento con gli adulti per un interessante momento di formazione sulla prevenzione agli incendi boschivi. La partecipazione alle attività è libera e gratuita.

MONZA

Sabato 26 gennaio a Cabiate si terrà il tradizionale falò della Giubiana il tutto è organizzato dalla parrocchia, che invita a unirsi all’accensione del rogo. Alle 20.30 ci sarà la partenza del corteo, che sarà accompagnato dalla musica del corpo musicale Santa Cecilia durante il trasporto della Giubiana al rogo. Alle 21 avverrà l’accensione del rogo e durante la serata ci saranno in omaggio come da tradizione, risott cun la luganega e vin brulè.

Domenica 27 gennaio, alle 16, avrà luogo il tradizionale corteo con partenza da Via De Gasperi (ufficio postale) e arrivo al parco Nicholas GreenI roghi delle Giubiane si terranno inoltre: giovedì 31 gennaio, alle 21.30, a Paina. Sabato 2 febbraio, alle 21, al Laghetto. Domenica 27 gennaio, alle 20.30, a Birone. Domenica 3 febbraio, alle 17.30, in Via Adige, Giubiana Aido.

Un falò acceso
Un falò acceso

Giovedì 31 gennaio, a Busto Arsizio,  falò in piazza Einaudi, risottata in piazza San Giovanni, ma altre Giobie bruceranno in ogni quartiere di Busto

31 gennaio 2019 Gran falo della Gioebia a Cassano Magnago, a Cairate, a Gallarate presso Oratorio S.G. Bosco ad Arnate, a Oggiona Santo Stefano, a Lonate Pozzolo, a Somma Lombardo e a Turbigo.

A al Monastero di Torba si festeggia la Giöbia, per salutare l’inverno che se ne va e prepararsi ad accogliere la bella stagione ormai alle porte. Gli ospiti potranno raccogliersi attorno al fuoco che, secondo il rito di origine contadina e precristiana, purifica, scaccia i malanni, scalda i cuori e cuoce i piatti della tradizione popolare, oltre ad essere propiziatore di fertilità e buoni raccolti. Inoltre, i visitatori potranno ascoltare i racconti di cinque secoli di storia agreste del monastero. In orario serale sarà possibile effettuare speciali visite guidate al bene – aperto eccezionalmente per l’occasione durante la pausa invernale – e alle ore 20 sarà servita la cena nel ristorante interno al monastero “La Cucina del Sole”, con il tipico menu della Festa della Giöbia.

Giovedì 31 gennaio,  nella Chiesa di San Giulio a Castellanza, alle 17 incontro per i ragazzi su San Giulio con don M. Barontini; a seguire alle ore 18,30 S. Messa di inizio festa. Dalle ore 19,15 in Piazza Libertà “Brucia la Gioeubia” con l’attesa distribuzione di vin brulè, polenta e brusciti, Pane di San Giulio e Vin Santo.