Giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia: perché è il 17 maggio

La ricorrenza ha debuttato nel 2007 nel ricordo di un evento considerato fondamentale dalla comunità LGBTI

Si celebra domani, martedì 17 maggio, la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. La data non è stata scelta a casa: il 17 maggio, infatti, è considerato un giorno storico per tutta la comunità LGBTI. Nello specifico il 17 maggio 1990, giorno in cui l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Oms, rimosse l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie.

Fu così, si legge nel sito di Arcigay, che fu determinato "quello che tutti sappiamo, ovvero che l’orientamento sessuale fa semplicemente parte dell’identità di ognuno di noi, e che non esiste alcuna patologia o alcuna devianza. Diciassette anni dopo, il 17 maggio 2007, fu celebrata la prima Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia (nel 2015 al nome ufficiale è stata inserita anche la bifobia, termine utilizzato per descrivere l'avversione verso la bisessualità e i bisessuali).

Chi l'ha ideata

L'inventore della ricorrenza è Louis-Georges Tin, curatore del Dizionario dell'omofobia. La prima edizione - non ancora sotto l'egida dell'Unione europea - fu organizzata il 17 maggio 2004. Successivamente, nel 2007, Bruxelles adottò l'iniziativa, anche in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate dalle autorità polacche contro la Comunità LGBTI

Nel documento ufficiale per l'istituzione delle celebrazioni si legge che "il parlamento europeo ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso". Non solo. E' specificata anche una "condanna" ai "commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza", presa di posizione a cui si aggiunge un'esplicita richiesta "alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli".

Nel 2009 si aggiunge il focus sulla transfobia, nel 2015 è il turno della bifobia entrare negli obiettivi della campagna.