Morto Giampiero Boniperti: "Sarai sempre la Juventus"

Prima calciatore e poi dirigente della società bianconera. Numerosi i messaggi di cordoglio e affetto sui social: "Buon viaggio Presidentissimo"

Giampiero Boniperti

Giampiero Boniperti

Torino - Lutto nel mondo del aclcio:  nella notte è morto a Torino per una insufficienza cardiaca Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus, di cui è stato una bandiera prima come calciatore e poi come dirigente. Con i bianconeri disputo' 469 partite totali segnando 178 gol dal 1946 al 1961, con la nazionale 38 presenze e 8 reti. Fu anche europarlamentare dal 1994 al 1999 con Forza Italia. Boniperti, che negli ultimi anni si era ritirato a vita privata, avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 4 luglio. Lascia la moglie e tre figli: Giampaolo, Alessandro e Federica. I funerali si svolgeranno nei prossimi giorni in forma privata per volere della famiglia.

Torino, è morto Giampiero Boniperti: storico presidente della Juventus

"Conta solo vincere"

"Alla Juve posso fare solo un augurio: continuare a vincere perché, come sapete, rimane sempre l'unica cosa che conta...", aveva raccontato Boniperti all'Ansa, con una lettera scritta di suo pugno per i suoi novant'anni. Quella frase, "vincere non è importante, è l'unica cosa che conta" è il marchio di fabbrica della Juventus, un mantra e un monito, allo stesso tempo, per chiunque indossi la maglia bianconera. Giampiero Boniperti quella casacca l'ha portata per 444 partite.

Juventus: "Buon viaggio Presidentissimo"

"E' la notizia che non avremmo mai voluto darvi. Oggi, 18 giugno 2021, salutiamo per sempre Giampiero Boniperti, che si e' spento a Torino, all'eta' di 92 anni: ne avrebbe compiuti 93 fra pochi giorni, il prossimo 4 luglio". Cosi' la Juventus sul suo sito ha detto  addio a Giampiero Boniperti. "La commozione che in questo momento tutti noi stiamo provando non ci impedisce di pensare con forza a lui - si legge - a tutto cio' che il Presidentissimo e' stato e sara' per sempre nella vita della Juventus". "Una figura indelebile - ha aggiunto la societa' - che da oggi si consegna al ricordo, perche' sui libri di storia del calcio ci e' finita gia' da tempo. Perche' quando esprimi un pensiero, e quel pensiero diventa parte del DNA della societa' a cui hai dedicato la vita, vuol dire che il tuo carattere ne e' diventato identita' e modo di essere. Per sempre". "Lassu', ora - ha concluso la Juve - c'e' un'altra stella nel firmamento bianconero che brilla a mostrarci la rotta: quella di Giampiero Boniperti, che ha speso una vita con la Juventus, per la Juventus, e che ha saputo sempre indicarle la via. Grazie di tutto. Buon viaggio, Presidentissimo" . E sul profilo Facebook ufficiale della società, è stata condivisa fotografia di Boniperti con accanto la didascalia: "Addio, Presidentissimo".

Migration

Il mondo dello sport

 "Giampiero Boniperti per me è stato come un padre: nel calcio a lui devo molto, se non tutto, e la notizia della sua morte per me è un colpo al cuore": Giovanni Trapattoni, al telefono con l'Ansa, ha raccontato il suo dolore per la scomparsa del presidente degli anni d'oro Juve. "'Alla Juve vincere non è la cosa importante ma l'unica cosa che contà è la frase che lo descrive perfettamente - ha detto, trattenendo la commozione, Trap - Ma dietro quell'apparenza di durezza, che poiera solo rigore etico e un voler esser esigente con gli altri e con se stesso, c'era un presidente pronto a insegnare e a sostenerti, anche nelle sconfitte". "Mi dispiace moltissimo. E' stato un grande presidente, un uomo molto importante per la Juventus, una colonna portante come giocatore prima, ai suoi tempi, e come dirigente del club bianconero poi", ha detto all'Agi Dino Zoff, allenatore, dirigente e "storico" portiere della Juventus e della Nazionale. Il mio ricordo personale? "Posso dire che non ho mai avuto problemi e con i giocatori era sempre molto chiaro. Le regole erano regole. Punto. Non so se anche questo ha fatto lo stile. Ma la chiarezza e le regole c'erano sempre".

Non manca neppure Fabio Capello che, a SkyTg24, ha raccontato: "Lui e Allodi mi acquistarono dalla Roma nel '71 e inizio' il ciclo di Boniperti, iniziammo a vincere e a fare quello che ha sempre detto lui: vincere. Un presidente vero, severo, molto duro. Ai tempi noi giocatori eravamo di proprieta' delle societa', i club potevano fare quello che volevano di noi, lui ogni anno veniva a Villar Perosa, convocava uno per uno tutti i giocatori e in due ore faceva firmare tutti".  "Fu molto bravo a farsi affiancare da un grande esperto di mercato come Italo Allodi, era uno con cui potevi confrontarti sul calcio perche' ne sapeva, questa e' stata la sua forza e, avendo alle sua spalle la Juve e la Fiat, e' riuscito a fare quello che ha fatto". Sono tanti gli episodi da raccontare di Boniperti, teneva in maniera particolare al look e Capello ha confermato. "Mi feci crescere i baffi, ma lui telefono' a mia moglie dicendole che stavo meglio senza. Un personaggio unico, molto severo e molto duro che ha fatto per la Juventus molte cose importanti come calciatore, ma che da dirigente ha creato il famoso stile Juve". Poi, il tweet del presidente del Torino, Urbano Cairo: "Boniperti, autentico simbolo della Juventus, è stato un orgoglioso avversario del Grande Torino ma sempre mostrando stima e ammirazione per i campioni granata". "Una leggenda del calcio italiano, dentro e fuori dal campo. RIP Presidente Boniperti" è il tweet con cui il ct dell'Italia, Roberto Mancini, ha salutato Boniperti. 

"Caro Presidente, nessuno è stato la Juventus come lei, e nessuno lo sarà", scrive Alessandro Del Piero. "Io le devo tutto, o quasi da calciatore - ha continuato l'ex campione juventino sui social - e molto anche da uomo. Perché senza la Juventus, senza la sua Juventus, io non sarei quello che sono. Le sarò grato per sempre e spero di essere  riuscito a ricompensarla sul campo e fuori dal campo come voleva lei. Grazie Presidente". "Se un bambino mi chiedesse chi è Giampiero Boniperti, risponderei che semplicemente lui è stato e sarà sempre la Juventus. Grazie di tutto Presidentissimo": ha scritto sui social il capitano della Juventus Giorgio Chiellini. A seguireil difensore della Juventus e della Nazionale, Leonardo Bonucci: "E ora insegna agli angeli che vincere non e' importante, e' l'unica cosa che conta: buon viaggio Presidentissimo". E anche l'ex calciatore Claudio Marchisio: "A tutte le bambine e i bambini che indosseranno in ogni parte del mondo la maglia della juventusfc ricordate sempre chi è Giampiero Boniperti e che Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta Ciao Presidentissimo, grazie di tutto. Un forte abbraccio a tutta la famiglia".

Michel Platini ha affidato all'Ansa il ricordo dell'uomo con il quale alla Juventus ha trascorso cinque anni pieni di successi: "Boniperti era la Juventus, soprattutto la sua Juventus, era l'uomo azienda, cercava di avere dentro la squadra soltanto gente capace di vincere". "Non aveva sentimenti particolari, simpatie o empatie - ha aggiunto -, se si rendeva conto che giocatori anche grandi non erano più utili, nonostante la loro leggenda non si faceva scrupoli. Era un uomo forte e molto freddo, ma capace di accendersi per situazioni di gioco, di vigilia e post partita".  L'ex calciatore Aldo Serena ha invece voluto condividere un ricordo su Twitter: "Convocato in sede: 'Aldo, solo per dirti che se giochi tutte le partite con quella grinta e non fai goal, a me va benissimo lo stesso'. Mi sarei buttato nel fuoco per lui. Aveva compreso il mio momento di difficoltà e mi era stato vicino. Boniperti, un uomo che sapeva capire". Messaggi anche dalle società calcistiche. L'Inter ha twittato: "FC Internazionale si stringe attorno alla famiglia Boniperti per la scomparsa di Giampiero, grande uomo di sport e nobile avversario in tantissime leggendarie pagine di calcio". Poi, la Fiorentina: "Profondo cordoglio per la scomparsa di Giampiero Boniperti, bandiera della Juventus e presidente onorario del club". A seguire il Milan: "Giampiero Boniperti sarà per sempre patrimonio della Storia del calcio italiano e internazionale. Una figura da ricordare e onorare con rispetto e con gratitudine". Il Napoli:  "Il calcio perde un grande protagonista" e l'Atalanta: "Tutta la Società Atalanta B.C. esprime il proprio cordoglio ai familiari e alla Juventus per la scomparsa del Presidente onorario Giampiero Boniperti, grande uomo di sport".Coni: "Lo sport perde uno dei suoi uomini migliori

"Lo sport italiano ha perso uno dei suoi uomini migliori. E' morto nella notte a Torino, per una insufficienza cardiaca, Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus, di cui e' stato una bandiera prima come calciatore e poi come dirigente". Il Coni ha ricordato con queste parole Giampiero Boniperti. "La maglia della Juventus l'ha indossata 444 volte. Eppure, quando era bambino si sarebbe accontentato - aveva raccontato qualche tempo fa - di portarla 'una volta, per essere felice per sempre'. In nazionale ha giocato 38 volte. Una delle sue storiche partite in azzurro e' stata quella del 17 maggio 1953 quando venne inaugurato lo stadio Olimpico di Roma con Italia - Ungheria. Era lui l'ultimo testimone di quella gara - ricorda ancora il Coni -. Di vittorie e soddisfazioni nella societa' bianconera ne ha avute tantissime, sul campo, ma soprattutto dietro la scrivania: cinque scudetti da giocatore, nel 'Trio magico' con Charles e Sivori, tutti i trofei possibili, in Italia e nel mondo, nel suo ventennio da presidente". "Dei tantissimi calciatori di grido che ha portato alla Juventus, due tra i piu' amati sono stati Scirea e Del Piero; alla Juve ha fatto venire, dal Milan, un giovane Giovanni Trapattoni con il quale ha condiviso dieci stagioni con i primi successi internazionali - ha ricordato ancora il Coni -. E' stato europarlamentare dal '94 al '99. Ma la sua grande, vera e unica passione e' sempre stata la Juventus e lo sport. Boniperti, che negli ultimi anni si era ritirato a vita privata, avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 4 luglio". Un ricordo personale è arrivato anche dal presidente Giovanni Malagò: " Boniperti è un personaggio mitico, come calciatore e come dirigente, ero molto affezionato a lui. Anche se c'era uno sfottò di rimbalzo o direttamente che coinvolgeva l'avvocato Agnelli. Merita rispetto nella sua storia da atleta e da dirigente del calcio. Se ne va un altro che ha costruito un pezzo di storia di questo sport". 

Ricordi e affetto corrono sui social: "Sarai sempre la Juve"

Tanti tifosi juventini hanno voluto ricordare e omaggiare il loro presidente tra messaggi e fotografie. "Giocatore sublime, con la Juventus nell’anima, ma anche simbolo della Nazionale. Poi dirigente, presidente. Una vita tutta in bianconero. Alla Juve ha dato tutto, incluso il famoso motto 'Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta'", ha scritto Enrico su Twitter. Seguito da Alby: "Non sei stato parte della Juve, sei stato la Juve in tutta la sua essenza. Il nostro motto, il tuo motto, risuonerà per sempre" e Paolo: "Eri, sei e sarai sempre La Juventus. Fai buon viaggio Presidente". Un ringraziamento da Roberto: "Se oggi un vecchio signore, un giovane ragazzo ed un piccolo infante sono uniti da un sogno comune chiamato Juventus, lo dobbiamo principalmente a te". E un pensiero da Massimo: "Per anni Boniperti e Trapattoni dono stati la Juventus per me, bambino. Era come se non potesse esistere la Juventus senza di loro. E in un certo senso è ancora così". Frost ha scritto: "Chiaro esempio di chi gioca a calcio per amore di quella squadra non per il business, forse tanti dovrebbero prendere esempio da lui". Poi, Cosimo: "Non è morto solo un uomo, ma un pezzo di cuore della squadra che tifo sin da bambino. Ciao Gianni". C'è anche chi non è di fede bianconera, come Running: "Sono rossonero e anche in maniera viscerale con il diavolo tatuato sotto la camicia. Ma i campioni e i personaggi rari e di un’altra epoca come Boniperti mi hanno sempre affascinato. Un uomo Speciale. Buon viaggio…".

Istituzioni e politica

Commosso il ricordo di Silvio Berlusconi: "Giampiero Boniperti è stato una leggenda, simbolo di un calcio vincente dove contavano carattere e tecnica. Era un uomo generoso e interessato al suo Paese: ha messo la sua storia e le sue capacità al servizio degli italiani diventando europarlamentare di Forza Italia. E' stato un amico e un consigliere prezioso. Un abbraccio alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene". "Ha incarnato i piu' alti valori del calcio, dentro e fuori dal campo". Così la sindaca di Torino Chiara Appendino, in un tweet, ha ricordato Giampiero Boniperti scomparso la notte scorsa. "Pilastro della Juventus e della Nazionale, capace di vestire la maglia granata in onore del Grande Torino. Giampiero Boniperti continuera' ad essere un modello. Ciao Presidente", ha concluso lil primo cittadino. "Piango un amico, per tanti anni eurodeputato di Forza Italia. Con lui se ne va un grande campione, la bandiera della Juventus, una persona perbene. Ciao Giampiero! Da lassu' canterai con noi: #inoallafine forza Juventus", ha twittato Antonio Tajani, coordinatore nazionale FI. Mentre, la Sottosegretaria di Stato con delega allo Sport, Valentina Vezzali, ha scritto "Addio a Giampiero Boniperti. Protagonista e testimone di un calcio che traino' la rinascita del nostro Paese nel dopoguerra. Grazie per quanto ha dato in campo per la maglia azzurra e per il grande contributo offerto allo sport italiano come dirigente. 'I miti non muoiono mai'".  "Uno sportivo vero, un pilastro che ha fatto la storia del mondo del calcio. Ciao Presidente", ha twittato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.  Su Facebook, Pier Ferdinando Casini ha scritto: Mi rattrista molto la notizia della morte di Giampiero Boniperti, un mitico giocatore della Juventus, un grande dirigente sportivo ma soprattutto un uomo straordinario. Lo ricordo accanto a me nei banchi del Parlamento europeo negli anni '90: aveva nella politica la stessa classe e signorilità che tutti gli italiani gli avevano riconosciuto sui campi di calcio! Se ne va veramente oggi un uomo d'altri tempi. Ne avremo una grande nostalgia!''.