Violenza domestica, il gesto segreto che può salvare molte vittime

Due filmati amatoriali stanno insegnando come segnalare la richiesta di soccorso senza essere visti dai persecutori

Il gesto per richiedere soccorso contro gli stalker senza essere visti

Il gesto per richiedere soccorso contro gli stalker senza essere visti

Milano - Ricordate il famoso stratagemma della telefonata al 112 per ordinare una pizza, con il quale molte donne si sono già salvate dalla violenza domestica? Un fenomeno tra l'altro particolarmente esploso durante la fase della pandemia, in cui molte persone sono state costrette a rimanere in casa con il proprio persecutore. All'inizio di questa primavera a Milano una donna di origini marocchine ha fatto arrestare il proprio stalker con una semplice telefonata al numero di emergenza, ribadendo all’operatore la richiesta di una margherita, senza dire che poco prima l’ex l’aveva presa a pugni. Una richiesta di aiuto in codice, ormai consolidata, che ha spedito una volante e gli agenti a casa della donna, liberandola dall’aggressore.

Ma a volte purtroppo il telefono non è disponibile. Il persecutore lo ha sequestrato o messo fuori uso. E a volte addirittura le vittime possono essere i bambini. Ecco dunque che qualcuno ha inventato un semplice gesto, da fare alla finestra, o al fattorino di Amazon, a un vicino, a chiunque possa vedere o intercettare la richiesta di soccorso. La mano prima aperta, come se facesse un saluto, ma con il pollice ripiegato all’interno, poi subito richiusa. E proprio con questo gesto, l'altro giorno a Mantova, una donna colpita da marito e suoceri, è riuscita a salvarsi. 

Per spiegare questa opportunità sono diventati virali alcuni video, diffusi sui social e su whatsapp a partire da un anonimo creativo canadese, che ne spiegano le modalità. Nel primo, una ragazza affacciata alla finestra, finge di salutare un passante, che dapprima risponde con la mano, poi capisce che il gesto era un segnale in codice, così avvisa le forze dell’ordine, dando le coordinate dell’indirizzo e di fatto liberando la vittima. Nel secondo, in un’ottica di ulteriore svolta politically correct, c’è una coppia gay, raggiunta dal postino per la consegna di un pacco. Dietro alla persona che lo ritira c’è il compagno, con un occhio nero. Che subito fa il gesto al fattorino. Poco dopo la scena è quella di una bambina per mano a un adulto, che segnala di avere subito abusi. Da qui il giovane che ha capito il segnale interviene in suo soccorso.