Omicidio di Garlasco, pg: annullare condanna a Stasi. E la sentenza slitta a oggi

Il pg ha chiesto di annullare con rinvio la sentenza della Corte di appello di Milano. Legali famiglia Poggi: convinzione granitica che la verità processuale sia già emersa LE TAPPE DELLA VICENDA

Alberto Stasi (Newpress)

Alberto Stasi (Newpress)

"L'annullamento che chiedo è con rinvio - ha sottolineato il pg - per una questione di scrupolo e rispetto nei confronti del grido di dolore di tutte le parti. Il rinvio servirà per nuovi accertamenti prove e valutazioni". Cedrangolo che ha parlato di una "debolezza dell'impianto accusatorio" prima di pronunciare la sua richiesta ha sottolineato che cosa ovvia sarebbe stato chiedere "annullamento senza rinvio". Ma ha spiegato "se l'imputato è innocente che sia assolto se è colpevole che abbia una pena adeguata". Per questo ha chiesto di accogliere anche il ricorso della procura di Milano e della difesa. "Non so se l'imputato è colpevole o è innocente - ha spiegato -. Non ho gli strumenti e non è il mio compito. Invece insieme, ognuno nel prioprio ruolo, dobbiamo valutare se la sentenza di condanna è fatta bene o è fatta male, a mio parere è fatta male, è da annulare". 

CRITICHE - "Dobbiamo valutare il fatto che vi è un insistito tentativo di individuare un movente - ha rilevato il magistrato - e questo tentativo è rivelatore della debolezza dell'impianto accusatorio: gli indizi non sono indizi, non sono affatto certi e nella consapevolezza di questa realtà si cerca un movente che non si riesce a trovare". Il pg individua "illogicita'" e "travisamenti" delle risultanze processuali nella sentenza con cui i giudici milanesi, in sede di appello-bis, hanno condannato Stasi a 16 anni di reclusione. "L'omicida viene definito spietato - ha osservato Cedrangolo - ma poi si esclude l'aggravante della crudeltà, proprio per la consapevolezza di un impianto accusatorio fragile. E' il solito 'colpo al cerchio e uno alla botte', ma cosi' non si fa giustizia, si aggiunge solo dolore a dolore, disperazione a disperazione, sentimenti per i quali bisogna avere il massimo rispetto". 

Chiara Poggi (Sacchiero)LEGALI FAMIGLIA POGGI: VERITA' GIA' EMERSA - "Non siamo qui a rappresentare un grido di dolore, ma la convinzione granitica che la verità processuale sia già emersa" hanno detto gli avvocati Francesco Compagna e Gianluigi Tizzoni, difensori dei familiari di Chiara Poggi, costituitisi parte civile  "Non c'è un solo dato che non sia certo - hanno sostenuto i legali -. Chiara è stata colpita a sorpresa e ci sono stati, inizialmente, oggettivi sviamenti delle indagini, e molte falsificazioni, e in alcune di queste è caduto anche il pg", che questa mattina ha chiesto alla Corte di annullare con rinvio la condanna dell'imputato. Presente al "Palazzaccio" anche Paolo Reale, perito di parte della famiglia Poggi e cugino di Chiara, che entrando in Cassazione questa mattina ha sottolineato che i genitori di Chiara "sono sereni e attendono giustizia"."In tutti questi anni abbiamo portato avanti con costanza la nostra teoria sulla colpevolezza di Stasi - ha aggiunto - Ho sentito questa mattina i genitori, attendono il verdetto a casa. Attendono giustizia, in questi momenti come sempre il pensiero va a Chiara".

Fabio Giarda, del collegio difensivo di Alberto Stasi

LA DECISIONE - L'udienza è iniziata poco dopo le 11. I giudici della quinta sezione penale, nell'aula magna della Cassazione, sono chiamati a decidere se confermare, annullare o annullare con rinvio a una nuova sezione della Corte di appello di Milano la condanna a 16 anni inflitta a Stasi nel processo di secondo grado bis. (Tutte le tappe della vicenda). Il presidente del collegio della Cassazione Maurizio Fumo ha sottolineato che si tratta di "una vicenda dal percorso accidentato". Il magistrato, sottolineando che la relazione, di oltre un'ora e mezzo, "è stata necessariamente lunga" in ragione dell'annullamento delle due assoluzioni da parte della stessa Cassazione nel 2013, ha ricordato prima dell'inizio del dibattimento che "non è un quarto grado di giudizio di merito, ma dobbiamo attenerci ai limiti di cognizione della Corte di Cassazione"

IL LEGALE DI STASI - Il legale della difesa, Fabio Giarda, entrando nel Palazzo della Corte di Cassazione, ha spiegato che "Alberto spera nella giustizia". In caso di condanna - ha precisato l'avvocato - "è pronto a costituirsi. Non ha nessun motivo per non assecondare quella che sarà la decisione della Cassazione". Alberto Stasi non assisterà all'udienza. "L'ho sentito l'altro ieri, è in attesa, non è qui perché se no sarebbe qua in mezzo a voi e non è bello". 

ha collaborato Gabriele Moroni