Gratta e vinci rubato, tabaccaio di Napoli: “Le ho chiesto solo di riscuotere la vincita"

La versione di Gaetano Scutellaro, ora agli arresti, punta sulle telecamere della rivendita. Ma i carabinieri non gli hanno creduto e ora è in carcere

Gaetano Scutellaro (foto dal suo profilo facebook) era in partenza per le Canarie

Gaetano Scutellaro (foto dal suo profilo facebook) era in partenza per le Canarie

Napoli - Nella versione di Barney era tutto più chiaro. La versione di Gaetano Scutellaro, invece, il tabaccaio accusato di aver sottratto ad una donna, qualche giorno fa, un gratta e vinci dal valore di 500mila euro, e sorpreso all’aeroporto già in bermuda e ciabatte da spiaggia in partenza per le canarie, i dubbi proliferano. Certo, la sua è un'assoluta autodifesa: “Il biglietto l’ho fatto comprare io da un mio conoscente il giorno prima, alla signora avevo chiesto soltanto di andare a riscuotere la vincita che credevo ammontasse soltanto a 500 euro”.

L’uomo, che ora è agli arresti, ci tiene anche a chiarire che lui non è affatto il tabaccaio “ma l’ex-marito della titolare”. E racconta per intero la sua versione della storia, spiegando che il tagliando vincente sarebbe stato acquistato da un suo conoscente la sera prima: “Io non ci entro in quella tabaccheria, perché non sono più in buoni rapporti. Dopo aver grattato mi ero accorto di una vincita, ma credevo ammontasse solo a 500 euro. Ho chiesto un piacere alla signora, se potesse ritirarla al posto mio”. 

Dopo che con il passare dei minuti la donna tardava ad uscire dal negozio con il denaro, secondo la sua tesi lui si sarebbe avvicinato all’entrata chedendo cosa fosse successo. “E lei mi ha detto che bisognava andare in banca per ritirare la vincita. Mi sono fatto consegnare il tagliando e sono andato via. Questo è stato tutto registrato dalle telecamere della tabaccheria”. Circa la sua tentata fuga in Spagna, si difende così: “Mi sono allontanato da Napoli per paura, non avevo nemmeno letto le notizie della denuncia della signora”.

In effetti lui stesso è andato negli uffici della polizia di frontiera spiegando di voler sporgere denuncia nei confronti di una donna che, a suo dire, lo aveva accusato falsamente di aver preso un tagliando vincente della famosa lotteria istantanea. Agli agenti però è bastato poco per ricostruire la vicenda. Una chiamata con i carabinieri di Napoli ha fatto il resto. La perquisizione personale disposta dalla Procura partenopea ha svelato ulteriori elementi. Ma dopo la denuncia a piede libero gli accertamenti e le verifiche degli inquirenti sono andate avanti. 

E così mentre Scutellaro stava facendo ritorno a Napoli è arrivato il provvedimento della magistratura. I fatti di venerdì 2 settembre avvenuti nella ricevitoria di via Mater Dei 37, nel capoluogo campano sono stati tutti ricostruiti da chi indaga. La storia è tutta qui, si spiega dal comando provinciale dell’Arma che ha coordinato le verifiche dei militari della compagnia Stella. La donna di 70 anni che aveva acquistato e giocato il ‘Gratta e Vinci’ ha denunciato per filo e per segno. 

Le immagini della telecamera a circuito chiuso e le testimonianze delle persone ascoltate sinora hanno chiuso il cerchio attorno a Scutellaro. Visti il montepremi conquistato l’uomo ha preso il biglietto ed usando una uscita secondaria dal locale si è reso irreperibile. Subito dopo si è rifugiato fuori regione, nella città di Latina. Poi ha depositato il tagliando in questione e proseguito il suo percorso verso lo scalo aeroportuale romano. “Il biglietto lo aveva depositato per poterlo incassare successivamente, quando si fossero calmate le acque”, si aggiunge.

L’uomo è ora accusato di furto pluriaggravato e di tentata estorsione. Sarà certo il giudice a chiarire la vicenda, ma la sua posizione è difficile. Anche da quando i militari hanno recuperato presso una filiale bancaria nella città di Latina e posto sotto sequestro il biglietto oggetto di furto. L’uomo era stato dapprima riconosciuto dagli agenti in aeroporto e in quell’occasione denunciato a piede libero. Poi, con i nuovi particolari, è scattato anche il provvedimento di fermo. Scutellaro è stato bloccato dai carabinieri della compagnia Stella di Napoli sul tratto casertano dell’A1, all’altezza di Teano, mentre a bordo della sua auto si stava dirigendo verso Napoli. E, invece, farà tappa - forzata - nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere.