Funivia del Mottarone, ora è il gestore Nerini che fa causa al Comune di Stresa

Il giudice si riserva di decidere sulla richiesta, da parte di Ferrovie del Mottarone, di vedersi riconosciuto oltre 1 milione di euro per arretrati

Stresa (Verbania) - Si è riservata di decidere se aprire o meno un’istruttoria o andare a sentenza la giudice del Tribunale di Verbania Vittoria Mingione davanti alla quale si sta tenendo la causa civile con al centro la richiesta, da parte di Ferrovie del Mottarone, di vedersi riconosciuto oltre 1 milione di euro dal Comune di Stresa per il mancato versamento della rata del 2021 del contributo comunale per l’ammodernamento dell’impianto, avvenuto tra 2015 e 2016. 

Stamane dopo un’udienza lampo, durata poco più di un quarto d’ora, il giudice si è presa tempo per valutare se avviare un’istruttoria, trasformando il rito da sommario a ordinario. Decisione che dovrebbe arrivare nel giro di una decina di giorni. All’udienza hanno preso parte gli avvocati Sandro Bussi, che rappresenta il Comune di Stresa, e i legali di Ferrovie del Mottarone, Valter Pompeo Azzolini e Giuseppe Faedda. 

L’azienda che fa capo a Luigi Nerini chiede il pagamento dei canoni da 143 mila euro l’anno fino al 2028 per un totale di circa 1 milione e 100 mila euro: una somma che la societa’ aveva anticipato per i lavori di ristrutturazione della funivia e che il contratto di concessione prevede vengano restituiti in rate annuali. Intanto, riguardo all’indagine sulla tragedia della funivia nella quale il 23 maggio dell’anno scorso sono morte 14 persone, il prossimo 2 dicembre riprenderà davanti al gip l’incidente probatorio disposto per far luce sulle cause dell’incidente.

In poco piu’ di 30 minuti, le parti hanno depositato la propria documentazione: quella allegata all’istanza per Ferrovie del Mottarone e una memoria difensiva per il Comune. Il giudice ha acquisito il materiale e si e’ riservato di decidere: nei prossimi giorni potrebbe o emettere direttamente la sentenza o abbandonare la strada dell’istruttoria sommaria acquisendo altri documenti o sentendo testimoni in una udienza dibattimentale. 

Come ha spiegato l’avvocato Marzia Laura Martinoli, legale della societa’ “non si tratta di un corrispettivo per l’attivita’ svolta ma della restituzione di un prestito fatto al comune di Stresa in sede di gara del 2015 per la ristrutturazione e la gestione dell’impianto. Nerini anticipo’ il denaro necessario e il contratto prevedeva la restituzione rateale”.

 Secondo quanto ribadito dal legale, che nei giorni scorsi ha partecipato anche all’udienza dell’incidente probatorio in corso a Verbania, “al di la’ delle responsabilita’ che verranno accertate nel processo” Nerini ha la volonta’ “di risarcire quanto piu’ possibile tutti coloro che ne hanno diritto”. E la causa al Comune mirerebbe a garantirsi la liquidita’ necessaria a garantire il risarcimento”.