Milano, 10 dicembre 2019 - L'assessore all'Autonomia e alla cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli è indagato dalla procura di Genova nell'ambito dell'inchiesta sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni dei fondi della Lega. L'accusa ipotizzata nei confronti di Galli - nella sua qualità di presidente dell'Associazione Maroni Presidente - è riciclaggio. Secondo quanto si apprende, le perquisizioni dei finanzieri hanno interessato uffici e domicili a Milano, Monza e Lecco.
A Galli, oltre al provvedimento di perquisizione e sequestro, è stato notificato un avviso di garanzia "per aver compiuto - si legge in una nota della procura di Genova - operazioni su una parte delle somme di denaro provento dei reati ex art. 640 bis (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) commessi da Umberto Bossi e Francesco Belsito attraverso l'associazione 'Maroni presidente'". Le perquisizioni svolte dagli uomini del nucleo di polizia economico-finanziaria di Genova hanno riguardato anche la 'Boniardi Grafiche' di Milano e la 'Nembo srl' di Monza (allo stato cessata), due società che hanno prestato i loro servizi per le campagne elettorali della Lega.
L'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni si chiama fuori dall'indagine per riciclaggio che vede indagato l'assessore Galli. "In merito alle indagini che riguardano un'associazione che porta il mio nome (creata per le elezioni regionali del 2013) preciso - scrive Maroni su Facebook - di non aver mai avuto in essa alcun ruolo gestionale nè operativo. Sono tuttavia certo della correttezza della gestione da parte del presidente e dei consiglieri"