Brescia, si cala pantaloni e chiede sesso a paziente: fisioterapista condannato a 6 mesi

E' stata riconosciuta la tenuità del fatto, il pm aveva chiesto due anni

Il tribunale di Brescia

Il tribunale di Brescia

Brescia - Sei mesi e venti giorni. Questa la condanna inflitta oggi, 4 maggio 2021, dai giudici della prima sezione penale - presidente, Roberto Spanò - a un fisioterapista di Brescia, accusato di tentata violenza sessuale nei confronti di una paziente. Stando all'accusa, e al racconto in aula della parte offesa, una 36enne, l'operatore dopo averla chiusa in una stanza della clinica le avrebbe chiesto sesso orale abbassandosi i pantaloni e tirandola per i capelli e per un braccio. La donna la scorsa udienza aveva riferito di aver conosciuto l'imputato nella primavera 2019 durante un ciclo di fisioterapia per un problema al ginocchio. Tra i due, lei fidanzata, lui sposato e con figli, era nata una simpatia, a detta della parte offesa basata su risate, scambio di sms e un aperitivo alcolico sfociato in un bacio, ma nulla di più.

Il fisioterapista però aveva dato un'altra versione: "Ci scambiavamo chat con messaggi bollenti, e aveva iniziato lei, che mi provocava in maniera esplicita. Ci siamo baciati più volte, mi aveva detto di volere un rapporto intimo, tanto che stavamo organizzando un incontro in albergo. Non è vero che quel giorno l'ho forzata". Il pm Alessio Bernardi aveva chiesto due anni. Ma i giudici hanno riconosciuto la tenuità del fatto e inflitto una pena più contenuta (sospesa con la condizionale).