Covid, la tabella di Figliuolo: 60% di vaccinati a luglio, immunità di gregge a settembre

Il commissario per l'emergenza promuove la campagna: vicini al target delle 500mila dosi al giorno, passeremo un'estate abbastanza tranquilla

Il generale Figliuolo e l'obiettivo raggiunto

Il generale Figliuolo e l'obiettivo raggiunto

Roma - Entro la metà di luglio il 60% degli italiani "dovrebbe aver avuto la prima e la seconda dose" di vaccino. Lo ha detto durante la registrazione di 'Porta a Porta' il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo sottolineando che in base ai piani l'immunità di gregge all'80% è "auspicata per la fine di settembre". La campagna vaccinale procede di buon passo e il target dei 500mila vaccini al giorno è vicino: secondo il generale i dati indicano una forghetta tra le 480mila e le 520mila dosi giornaliere, con "un potenziale raggiungibile di 6-700mila". 

"Credo che in questo modo - ha spiegato Figliuolo - si passerà un'estate abbastanza tranquilla, fermo restando che servirà ancora utilizzare la mascherina, rispettare il distanziamento e l'igiene". E in tema di vacanze e spostamenti, il generale ha precisato: "Il decreto del 22 aprile prevede un Certificato nazionale di vaccinazione che viene rilasciato dalle Regioni e dà la possibilità di muoversi liberamente in tutta Italia". Il commissario ha spiegato che questo certificato "può essere dato a chi ha fatto le due dosi di vaccino, o la dose unica nel caso di Johnson, e a chi è guarito dalla malattia, e ha una validità di sei mesi. Poi c'è un certificato che dura solo 48 ore per chi fa i tamponi". Per quanto riguarda il certificato europeo, che permetterà di muoversi in tutta l'Europa, Figliuolo ha detto che "arriverà a giugno" e ha aggiunto che "si sta già lavorando a questo scopo con un gruppo di lavoro interministeriale a guida Palazzo Chigi".

Per quantro riguarda invece il tema del personale sanitario che rifiuta di vaccinarsi, Figliuolo ha detto che "ognuno di noi deve avere moralità e valori: non si può pensare di andare davanti ad ammalati, deboli, anche per altri problemi, e rischiare di ucciderli. Questo è gravissimo". Il commissario ha ricordato che "un recente decreto li obbliga ora, anche con sanzioni pesanti fino all'allontanamento dal posto di lavoro. Si deve fare formazione e informazione su questo".

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