Covid, Figliuolo: il 31 marzo passo la mano, ho fatto la mia parte

Il commissario straordinario: "Sono un tecnico e voglio rimanere un tecnico". Anelli (Fnomceo): "Non si smantelli il Green pass dopo la fine dello stato di emergenza"

Francesco Paolo Figliuolo

Francesco Paolo Figliuolo

Roma - "Io il 31 comunque voglio passare la mano perché ho un incarico importante come comandante del Covi e mi voglio dedicare a quello. Penso di aver fatto la mia parte, ho visto cose belle e cose meno belle ma basta così. Sono un tecnico e voglio rimanere un tecnico". Queste le parole del commissario straordinario all'emergenza coronavirus e comandante del Covi, Francesco Paolo Figliuolo

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Oggi in Italia sono 53.825 (ieri erano 53.127) i nuovi casi di Covid e 133 i morti (ieri 156) che portano a 156.782 il totale delle vittime da inizio pandemia.Con 417.777 tamponi tra molecolari e antigenici, processati in 24 ore, il tasso di positività di attesta al 12,9%. Ancora in calo i ricoveri, 8.234 (-40) e le terapie intensive, 513 (-14). Per quanto concerne la campagna vaccinale sono 4.641.064 gli italiani al di sopra dei 5 anni ancora senza alcuna dose di vaccino anti-Covid: gli over 50 sono 1.230.064. La fascia più consistente è quella pediatrica (5-11 anni): 1,5 milioni non sono vaccinati. Lo indicano i dati del report settimanale della struttura del commissario Francesco Figliuolo, che indicano un netto rallentamento della campagna vaccinale: nell'ultima settimana sono state fatte 479.134 iniezioni. Nei mesi scorsi per un lungo periodo le somministrazioni hanno proceduto ad un ritmo di 500mila al giorno. Ieri sono state 70mila. Complessivamente le persone immunizzate sono 49,5 milioni (l'83,6% della popolazione). In 38 milioni hanno fatto la terza dose (il 64,2% della popolazione). 

In merito alla fine dello stato di emergenza oggi è arrivato l'appello della Federazione nazionale degli Ordini dei medici: "Dobbiamo stare tutti attenti" dopo 2 anni di pandemia di Covid-19. "La prudenza è una grande virtù che non va smaltita sulla scia dell'entusiasmo e della fine dello stato di emergenza", prevista per il 31 marzo, ha detto Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). A questo proposito, ha detto all'Adnkronos Salute, "esprimiamo un po' di preoccupazioni per il fatto che, una volta saltato il sistema di emergenza, tutto tornerà nelle mani delle Regioni, con il timore che le disuguaglianze presenti in Italia tendano ad aumentare", anche sul contrasto al virus.  

Un altro nodo riguarda la certificazione verde. "Non si smantelli il Green pass dopo la fine dello stato di emergenza" il 31 marzo. "Io credo che sia un diritto dei cittadini vaccinati" contro Covid "di potersi ritrovare nei ristoranti o nei luoghi della cultura insieme con persone che si sono vaccinate" ha sottolineato  il presidente della Fnomceo.  "Credo sia un diritto dei cittadini e vorrei che si mantenesse questo come un diritto - ha spiegato -. La stragrande maggioranza degli italiani si sono vaccinati. Non capisco perché non si possa chiedere di poter stare insieme a chi si è vaccinato e non si possa preferire di trovarsi in un posto dove tutti sono vaccinati, sapendo che la possibilità di contagio è ridotta".