Fase 2, tassisti lombardi: "La peggiore crisi economica, la Regione non ci lasci soli"

Si chiede sostegno del settore, stanziando le risorse e individuando le misure necessarie a garantire la sopravvivenza

Tassisti con la mascherina

Tassisti con la mascherina

Milano, 18 maggio 2020 - Fase 2 dell'emergenza coronavirus, i tassisti chiedono aiuto. "La Lombardia, locomotiva d'Italia, non si muove e ci lascia soli", si legge nel comunicato congiunto delle associazioni sindacali e Radiotaxi Milanesi TAM, Unione Artigiani, SATaM, UNICA TAXI CGIL, Fit CISL Lombardia, Confcooperative Lombardia, Lega Cooperative, Taxi blu 024040, Radiotaxi 028585.

"Dopo i mesi trascorsi ad affrontare la crisi sanitaria in 'beata' solitudine, ora - spiegano - la categoria fronteggia la peggiore crisi economica di sempre senza il minimo aiuto o, peggio, sentendosi chiedere sconti. Meno 90% di incassi, ore e ore fermi sui posteggi: anche i tassisti sono allo stremo". "Chiediamo che anche Regione Lombardia intervenga, come altre amministrazioni locali, a sostegno del settore, stanziando le risorse e individuando le misure necessarie a garantire la sopravvivenza" e che "seguendo le chiare indicazioni dell'OMS chiediamo per l'ennesima volta un piano di sicurezza per il lavoratori del settore che devono essere tutelati anche nell'interesse della collettività" aggiungono avvisando che non intendono recedere su queste richieste.