Covid, scoperto farmaco che dimezza la mortalità in pazienti gravi

Un decesso evitato ogni 6 pazienti Sars CovII trattati

Covid-19

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Milano, 6 agosto - Un decesso evitato ogni 6 pazienti Covid trattati. Eli Lilly e Incyte annunciano nuovi risultati positivi registrati nell'ambito dello studio di fase 3 Cov-Barrier sull'immunosoppressore baricitinib, che arriva quasi a dimezzare il rischio di mortalità nei malati di Covid-19 più gravi ricoverati in ospedale.  L'analisi, informano le due aziende americane, ha riguardato una coorte di 101 adulti.

I pazienti sottoposti a ventilazione meccanica o Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana) che hanno ricevuto baricitinib associato allo standard di cura avevano il 46% di probabilità in meno di morire entro il giorno 28 rispetto ai pazienti che hanno ricevuto placebo più standard di cura. La riduzione del rischio di mortalità è stata del 44% entro il giorno 60. Quanto agli effetti collaterali, entro il giorno 28 la frequenza di eventi avversi, eventi avversi gravi e infezioni gravi è stata simile nel gruppo baricitinib rispetto al gruppo placebo. In linea fra gruppo trattato e gruppo controllo anche gli eventi tromboembolici venosi. Non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza. Baricitinib è un Jak-inibitore a somministrazione orale, scoperto da Incyte e concesso in licenza a Lilly che intende pubblicare i nuovi dati su una rivista peer-reviewed, nonché condividerli con le agenzie regolatorie di Ue, Usa e altri Paesi. A fine luglio la Fda statunitense ha esteso l'autorizzazione all'uso di emergenza (Eua) per baricitinib, per permetterne l'impiego con o senza remdesivir. L'Eua  prevede l'utilizzo di baricitinib per il trattamento di Covid-19 negli adulti ospedalizzati e nei pazienti pediatrici di età pari o superiore a 2 anni che richiedono ossigeno supplementare, ventilazione meccanica non invasiva o invasiva o Ecmo.

"A mano a mano che ulteriori dati dello studio Cov-Barrier si rendono disponibili, è sempre più evidente che il trattamento con baricitinib può aiutare a prevenire la morte in alcuni dei pazienti Covid più gravi, e che baricitinib rappresenta un'importante opzione di trattamento per questo gruppo vulnerabile di pazienti in questa pandemia in continua evoluzione", commenta E. Wesley Ely (Vanderbilt University Medical Center), co-investigator principale del trial.  "Nell'interesse della salute e della sicurezza pubblica, rimane una priorità fornire agli operatori sanitari quante più informazioni possibili sulle opzioni di trattamento che possono aiutare a  migliorare i risultati per i pazienti con malattia gravi - dichiara Ilya Yuffa - vicepresidente senior e presidente di Lilly Bio-Medicines - Questi nuovi dati si aggiungono al crescente insieme di evidenze che dimostrano l'importante ruolo che baricitinib ha e potrebbe continuare a svolgere per alcuni pazienti ospedalizzati con Covid-19".