Covid, presto un nuovo farmaco: Ensovibep supera studio clinico di fase II

Il trattamento antivirale sviluppato dal colosso farmaceutico Novartis insieme alla società di biotecnologia Molecular Partners

Lo sviluppo di Ensovibep, farmaco anti Covid

Lo sviluppo di Ensovibep, farmaco anti Covid

Basilea (Svizzera) - Passi avanti di Novartis e Molecular Partners nella ricerca di un efficace trattamento anti-Covid. Il colosso farmaceutico di Basilea ha fatto sapere che il preparato Ensovibep, sviluppato insieme alla società biotecnologica zurighese ha raggiunto gli obiettivi di sperimentazione in uno studio clinico di fase II.

Concretamente Ensovibep ha chiaramente ridotto la carica virale della malattia e si è dimostrato superiore al placebo, hanno indicato oggi entrambe le aziende. Il medicinale ha anche raggiunto i traguardi secondari prefissati in materia di minori ospedalizzazioni, ricoveri al pronto soccorso e decessi, nonché riguardo ai tempi di recupero dei pazienti. Nei 301 pazienti trattati con Ensovibep, si sono verificati quattro 'eventi' (tasso di eventi dell'1,3%): due persone sono state costrette al ricovero in ospedale e due si sono dovutre recare al pronto soccorso. Non si sono verificati decessi in nessuno dei pazienti trattati con Ensovibep. Tutte le dosi sono state ben tollerate e non sono stati identificati problemi di sicurezza imprevisti. La dose più bass, pari a 75 mg, è quella prevista per un ulteriore sviluppo. I dati saranno ora sottoposti a un'ulteriore revisione in modo che Novartis e Molecular Partners possano determinare le fasi successive appropriate per il programma.

Patrick Amstutz, ceo di di Molecular Partners, ha commentato: “Questi risultati incoraggianti arrivano in un momento in cui la necessità di terapie con attività pan-variante, come l'Ensovibep, non è mai stata così grande. Siamo entusiasti dell'opportunità di fornire una potenziale opzione terapeutica per i pazienti di tutto il mondo che richiedono l'accesso a trattamenti efficaci contro il Covid-19. I dati odierni sono il culmine di uno lavoro di squadra duraturo, tra noi e Novartis, per fornire un antivirale su misura con sicurezza ed efficacia dimostrate negli studi clinici globali". Soddisfatto anche Vas Narasimhan, ceo di Novartis: "Siamo lieti che i risultati dello studio dimostrino l'effetto terapeutico positivo di Ensovibep, con il potenziale per essere una nuova importante opzione di trattamento per combattere la pandemia di Sars-CoV-2 in rapida evoluzione. Poiché il Covid-19 continua a gravare sui sistemi sanitari in tutto il mondo, sarà necessaria una gamma di trattamenti e Novartis è orgogliosa di continuare la nostra collaborazione con Molecular Partners per questo trattamento unico". 

Novartis ha fatto sapere che eserciterà l'opzione, prevista dai contratti precedenti, di acquisire i diritti su Ensovibep. Il gruppo cercherà di fare autorizzare il medicinale a livello globale, innanzitutto attraverso l'approvazione per procedura d'emergenza negli Stati Uniti. Novartis assume in tal modo la responsabilità per lo sviluppo, la produzione, la distribuzione e la commercializzazione di Ensovibep. La decisione dei dirigenti di Basilea comporta il pagamento immediato a Molecular Partners di 150 milioni di franchi, come tappa concordata. Inoltre. l'impresa fondata nel 2004 da ricercatori dell'Università di Zurigo avrà diritto in futuro a contributi di licenza del 22% sulle vendite commerciali di Ensovibep.