Farmaci anti-Covid "miracolosi" venduti in rete: oscurati 42 siti internet

L'operazione dei Nas: fra i principi attivi contenuti nei medicinali anche la "famigerata" ivermectina

Nas in azione (Archivio)

Nas in azione (Archivio)

Farmaci descritti come miracolosi e capaci di curare il Covid senza ricorrere alle terapie prescritte regolaremente o alla prevenzione del vaccino. I medicinali venivano venduti sul web. Fra i principi attivi indicati sulle confezioni c'era anche l'ivermectina, sostanza abitualmente utilizzata per patologie che interessano i cavalli e che qualche "santone" no vax ha indicato, nei mesi scorsi, come rimedio "infallibile" per guarire dal Covid.

L'operazione

Quarantadue siti internet sono stati oscurati dai Nas in un'operazione di contrasto al cybercrime farmaceutico. I provvedimenti eseguiti dai militari del Reparto Operativo sono stati emessi dalla Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico e dalla Direzione Generale Igiene, Sicurezza Alimentare e Nutrizione. Sono stati "cancellati" altrettanti siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili, sui quali venivano promosse e offerte, anche in lingua italiana, varie tipologie di medicinali correlate anche all'emergenza pandemica da Covid-19 e asseriti integratori alimentari vantanti presunte proprietà terapeutiche. 

L'antiparassitario per cavalli

Oltre a una serie di farmaci recanti varie indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, nonché vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato, i carabinieri del Nas hanno individuato l'offerta in vendita di medicinali asseritamente contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d'uso e specifiche indicazioni d'impiego clinico o sperimentale in relazione all'infezione da Sars-cov-2 conducendo una mirata attività di ricerca, in particolare, sull'ivermectina (presente in ben 35 siti), antiparassitario utilizzato anche in campo veterinario e per il quale l'Ema, nel marzo 2021, ha emanato una nota1 con la quale raccomanda di non utilizzare il principio attivo per la prevenzione o il trattamento di Covid-19 al di fuori degli studi clinici.

Gli altri farmaci

Sui siti "bloccati" erano in vendita anche l'antibiotico azitromicina, rispetto al quale l'Aifa ha pubblicato una scheda attraverso la quale fornisce ai clinici elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto fra i benefici e i rischi sul singolo paziente, e l'antinfiammatorio colchicina, utilizzato per alleviare il dolore da attacchi acuti di gotta, per il quale sempre l'Aifa, nell'aprile 2020, ha autorizzato uno studio per la sola sperimentazione clinica nel trattamento del Covid-19, con l'obiettivo di valutare l'efficacia e la sicurezza del principio attivo nel ridurre il tasso di ospedalizzazione di pazienti domiciliari con infezione sintomatica da sars-cov-2.