Esenzione vaccino Covid solo digitale: cosa sapere e come convertire documento cartaceo

Le precisazioni del ministro Colao. Come cambiano le modalità di attestazione dal 28 febbraio

Covid, vaccino (Ansa)

Covid, vaccino (Ansa)

Milano - Le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione anti Covid-19 sono emesse, dal 7 febbraio scorso (ai sensi di quanto previsto dal Dpcm del 4 febbraio), esclusivamente in formato digitale in modo analogo a quanto gia' avviene per i green pass e avranno validità sul solo territorio nazionale. Fino al 27 febbraio, si legge ancora nella nota, sarà possibile usare sia le precedenti certificazioni cartacee, sia quelle digitali, ma dal giorno successivo - 28 febbraio - sarà necessario avere il certificato in formato elettronico per accedere a luoghi e servizi dove ù richiesto il Green pass. Ma come funziona per chi ha già una certificazione cartacea?

"In assenza di registri contenenti il dato dello stato di esenzione" dal vaccino anti Covid-19, "il processo di conversione della certificazione, da cartacea a digitale, non può dunque essere automatizzato". Lo ha spiegato, nel corso del question time, il ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, rispondendo a una interrogazione sulle iniziative per rendere più efficienti le procedure relative alla conversione digitale del certificato di esenzione.  "Dal 7 febbraio - ha precisato - il medico che si trovi ad attestare una certificazione di esenzione dal vaccino, la caricherà direttamente sulla apposita piattaforma, che consentirà al cittadino di ricevere poi direttamente sul suo smartphone l'apposita certificazione, tramite i canali FSE, AppIO, IMMUNI o portale che abbiamo imparato a conoscere e utilizzare per il green pass".

Ma, "con riferimento a una completa automazione anche del processo di conversione delle certificazioni già rilasciate, devo rilevare che, purtroppo, nel caso si è intervenuti su un processo - quello di certificazione dello stato di esenzione - che è esclusivamente analogico e quindi caratterizzato dall'assenza di registri presso i medici di base o anche presso le strutture sanitarie, che sono necessari a verificare l'esistenza e l'autenticità dello stato".  "I soggetti esenti, qualora in possesso di una esenzione permanente dal ciclo vaccinale, in corso di validità - ha spiegato però Colao - non dovranno recarsi dal medico e sottoporsi ad una nuova visita, ma sarà sufficiente che chiedano al medico che ha rilasciato la certificazione cartacea originaria di riemetterla in formato digitale, e di renderla quindi disponibile attraverso i vari canali conosciuti. Non si deve quindi rifare la visita medica ma chiedere al medico di trasformare il certificato".