Elsa, bimba fantasma. Famiglia da horror ma dove erano scuola, pediatra, Asl e Chiesa?

Trovata nel Napoletano con le gambe spezzate e denutrita. Domanda: perché non era tra i banchi, non aveva vaccinazioni né sacramenti o non andava in oratorio come tutti i bambini di 9 anni?

"La Casa di Matteo" dove la bimba è stata portata

"La Casa di Matteo" dove la bimba è stata portata

Elsa, nome di fantasia, nove anni da bambina fantasma senza che nessuno se ne accorgesso o denunciasse. Nove anni  tra abusi di ogni genere al punto di non poter camminare per le fratture alle gambe, i danni alla spina dorsale oltre a una serie di ferite sul resto del corpo. Nove anni come un cane in gabbia costretta a dormire sul cemento e a mangiare gli avanzi dei fratelli e bere in una ciotola. E tutto questo accade non nell'Italia del1800 ma nel 2022 nel Napoletano.

La domanda è come è possibile che nessuno se ne sia accorto. Dove era la scuola che l'avrebbe dovuta avere tra i banchi? Dove era il pediatra che l'avrebbe dovuta curare e controllarne la crescita? Dove era la struttura sanitaria che doveva assicurare le varie vaccinazioni? Dove era la gente, i parenti? Dove era la Chiesa che avrebbe dovuto dagli i sacrementi e poi arruorarla per il catechismo? Dove erano i servizi sociali che di quella famiglia avrebbero dovuto uccuparsi? Dove erano tutti mentre Elsa viveva peggio di un animale?. 

Alla fine - dopo 9 anni - qualcuno si è impietosito e a avvertito gli assistenti sociali che sono intervenuti non appena è arrivata la segnalazione.Salvati la bimba e i fratellini portandoli in una struttura protetta

LE RESPONSABILITÀ

La domanda però rimane sempre la stessa: come è stato possibile che una bimba per 9 anni abia vissuto da fantasma?. Certo la famiglia è responsabile prima di questo orrore ma le istituzioni sono corresponsabili. Ovviamente ci pensera l'inchiesta della Procura ma serve anche una commissione di esperti che faccia chiarezza su omertà, disinteresse e mancanze professionali. E' quanto meno d'obbligo perché non possa essere un'altra Elsa che sfugge a quella che dovrebbe esere la reste di protezione sociale e sanitaria dei bambini in Italia

Elsa da qualche giorno  è stata tolta ai genitori dai servizi sociali che l'hanno affidata all'associazione "La Casa di Matteo", e la sua vita è cambiata. Al suo fianco ha educatori ed infermieri esperti, ed sta iniziando così a comportarsi un po' come tutti i bimbi. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro e ricostruiamo la storia. Per nove anni Elsa  è stata un fantasma, completamente trascurata dai genitori, alimentata saltuariamente dai fratelli con latte e biscotti, e mai assistita nonostante i segni di fratture scomposte a braccia e gambe - forse frutto di violenze ancora da accertare - una spina dorsale deformata, perché probabilmente non ha mai dormito in un vero e proprio letto. Poi qualcuno ha avvertito i servizi sociali e l'orrore è stato scoperto.

AL SICURO

Da qualche giorno la  bimba, proveniente da un comune dell'hinterland napoletano, è stata tolta ai genitori dai servizi sociali che l'hanno affidata all'associazione "La Casa di Matte"», e la sua vita è cambiata. Al suo fianco ha educatori ed infermieri esperti, ed sta iniziando così a comportarsi un po' come tutti i bimbi. "Sta cominciando ad interagire con gli altri - spiega Marco Caramanna, presidente dell'associazione - a sorridere, a guardarsi intorno, a dormire e mangiare. Tutto ciò può sembrare normale, ma dopo ciò che ha passato, è invece una vittoria. Ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo di Elsa. Di vicende come la sua purtroppo ce ne sono tante, e come ibn questo caso non vengono denunciate. Ci sono sicuramente responsabilità nella rete che dovrebbe tutelare i minori, dalla scuola al servizio sanitario, visto che nessuno in nove anni si è mai accorto di nulla, almeno fino a pochi giorni fa, quando i servizi sociali hanno ricevuto una segnalazione relativa alla situazione di Elsa e si è messo in moto il percorso che l'ha portata fino a noi".