Elezioni comunali 2020 e referendum in Lombardia: effetto Covid, diserzione dalle urne

Più bassa comunque la percentuale di chi si è espresso sul referendum rispetto a chi ha scelto i sindaci

Un seggio a Milano

Un seggio a Milano

Milano, 21 settembre 2020 -  Effetto Covid , ma anche effetto referendum. Cala l’affluenza ai seggi della Lombardia. Probabilmente incide pesantemente il timore di assembramenti, ma sembra che il coronavirus spaventi di meno chi vota per il sindaco di chi esprime il suffragio per il referendum.

Stando alle affluenze delle 23, infatti, nel primo giorno di urne aperte i lombardi che hanno ritirato la scheda della consultazione costituzionale sono stati il 39,7% circa, contro il 48,92% (alle 19 al 39,06%, mentre alle 12 al 16,18%) di quelli che si sono recati a decidere chi amministrerà uno degli 84 comuni al rinnovo. Non solo Covid, dunque, ma anche disaffezione alla politica e la consapevolezza che questa volta rimane anche una mattinata, quella di oggi fino alle 15, per compiere il proprio dovere di elettori. 

Impietoso , nel campo referendario, il confronto con la consultazione del 4 dicembre 2016: a Milano città in una sola giornata si espresse il 71% degli aventi diritto. Ieri si era appena al 34%, contro una media della provincia più elevata: 40,6%. Poco. Al punto che il sindaco Giuseppe Sala ha provato a spiegarla con il coronavirus, uscendo dalla sezione del liceo Parini: "Affluenza bassa a causa della paura del Covid-19? Se tanto mi dà tanto è possibile. Obiettivamente i cittadini hanno ancora timore dei luoghi chiusi". Un ragionamento che funziona, però, solo in parte per le comunali, dove forse la prospettiva di decidere il livello di governo più vicino ai cittadini ha invogliato di più a battere la paura. Alle 23, l'affluenza per il referendum in Lombardia si è attestata al 39,01%, alle 19 al 30,93%, mentre alle 12 al 12,44%.

Le misure di sicurezza anti-Covid: come si vota

Per la prima volta nella storia della Repubblica l’accesso ai seggi e le procedure di voto sono state dettate da inedite misure anti-contagio. La prima operazione, in tempi di emergenza Covid, è stata la pulizia degli spazi, ripetuta oggi e lunedì. Martedì si procederà alla sanificazione finale in vista del ritorno degli studenti in aula mercoledì. Il Ministero dell’Interno ha chiesto a tutti i Comuni di agevolare il voto di anziani e persone in condizione di fragilità, categorie che avranno una sorta di corsia preferenziale per esprimere il voto senza stare troppo in coda.

All’esterno dei seggi il controllo di code e distanziamento è in capo alle forze dell’ordine. Nei seggi sono disponibili i dispositivi di protezione individuale, cioè mascherine, guanti e gel per il seggio e una piccola scorta per gli elettori a cui, per esempio, sia caduta la mascherina che quindi non sia più utilizzabile. All’ingresso dei seggi non è prevista la misurazione della temperatura. Le matite copiative per esprimere la propria preferenza sulla riduzione o meno del numero di deputati e senatori saranno sanificate dopo ogni voto. La scheda elettorale dovrà essere inserita personalmente dall’elettore nell’urna.

Il voto a domicilio

Un’altra novità dettata dall’emergenza prevede il diritto di voto dal proprio domicilio per i pazienti in quarantena o isolamento fiduciario che ne hanno fatto richiesta. Tra loro anche l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in isolamento ad Arcore. A Milano sono stati 32. Il personale sanitario che si recherà nelle case di questi 32 milanesi che, pur non potendo lasciare il proprio domicilio vogliono votare, fa parte delle sezioni Covid organizzate negli ospedali Niguarda, San Raffaele, San Carlo, Policlinico e Sacco, sezioni formate da un presidente e due scrutatori, che si occuperanno sia di raccogliere il voto nei reparti che di uscire con un mezzo della Protezione civile. 

Il quesito del referendum

Quanto al quesito referendario, gli elettori troveranno stampate sulla scheda le seguenti parole: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente  modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari“, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?». Votare “sì’’ significa confermare il taglio dei parlamentari da 945 a 600, votare “no’’ significa opporsi alla riforma voluta dal M5S. Non c’è quorum, il che vuol dire che l’opzione vincitrice sarà quella che otterrà un voto più dell’altra, a prescindere dall’affluenza nazionale.

Elezioni per 84 municipi, al voto Lecco e Mantova

Ottantaquattro Consigli comunali da rinnovare. Altrettanti sindaci da eleggere o rieleggere.  In totale si tratta appena del 5,6 per cento del totale dei 1.506 municipi lombardi, e fra questi il 17,9 per cento sono dei centri maggiori di quindicimila abitanti, 15 Comuni su 84. La schiacciante maggioranza delle amministrazioni al rinnovo, invece, l’82,1 per cento, 69 su 84, è costituita da realtà territoriali che sono sotto la soglia dei 15mila abitanti. Due soltanto sono i capoluoghi di provincia che vanno al rinnovo, entrambi fin qui guidati dal centrosinistra. Lecco, dove l’uscente Virginio Brivio lascia posto a quattro diversi candidati, con la coalizione progressista ora divisa di fronte a un centrodestra unito e ai Cinque Stelle che corrono in solitudine, e Mantova.

Milano

Nel Milanese sono 9 i Comuni al voto. Tra questi, ci sono 6 grossi Comuni con oltre 15mila abitanti interessati dalle amministrative: Bollate, Cologno Monzese, Corsico, Legnano, Parabiago e Segrate. A questi si aggiungono altri tre comuni più piccoli: Baranzate, Cuggiono e Vittuone. ( AFFLUENZA, I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE NEL MILANESE e NEL LEGNANESE)

Bergamo

Sono 13 i Comuni al voto in provincia di Bergamo, tutti con una popolazione inferiore ai 15mila abitanti: Almè, Borgo di Terzo, Cene, Cividate al Piano, Clusone, Colere, Fuipiano Valle Imagna, Gazzaniga, Mezzoldo, Oneta, Parzanica, Sorisole e Valleve. (AFFLUENZA, I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)

Brescia

In provincia di Brescia sono 8 i Comuni al voto, due dei quali (Lonato del Garda e Rovato) contano oltre 15mila abitanti. Alle urne, dunque, andranno Capriano del Colle, Corte Franca, Lonato del Garda, Magasa, Quinzano d'Oglio, Roncadelle, Rovato e Travagliato. (AFFLUENZA, I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)

Como

Sono 10 i Comuni al voto in provincia di Como, tutti con popolazione inferiore ai 15mila abitanti. Tra i paesi che dovranno eleggere il nuovo sindaco anche Campione d'Italia, exclave italiana in Svizzera, alle prese con una difficile situazione per via della crisi legata al casinò. Ecco dove si vota: Asso, Campione d'Italia, Casnate con Bernate, Domaso, Lambrugo, Lipomo, Montorfano, Plesio, Turate e Valsolda.  (AFFLUENZA, I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)

Cremona

Soltanto 3 i comuni al voto, tutti molto piccoli, in provincia di Cremona: Corte de' Frati, Persico Dosimo e Soncino.  (AFFLUENZA, I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)

Lecco

Nel Lecchese sono 7 i Comuni al voto, tra cui proprio Lecco, capoluogo di provincia. Gli altri sei paesi coinvolti contano meno di 15mila abitanti. Ecco dove si vota: Ballabio, Calco, Esino Lario, La Valletta Brianza, Lecco, Mandello Del Lario e Sueglio. (AFFLUENZA,  I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)

Lodi

Nel Lodigiano si vota solo in due Comuni, che contano poco più di 4000 abitanti in totale: Borgo San Giovanni e Santo Stefano Lodigiano. (AFFLUENZA, I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)

Mantova

Nel Mantovano si vota in cinque Comuni: nel capoluogo Mantova, a Curtatone, Castel d'Ario , Monzambano e Viadana.  (AFFLUENZA, I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)

Pavia

Nel Pavese sono 8 i Comuni al voto. Due, Vigevano e Voghera, i comuni più grandi. Poi, Miradolo Terme, Pieve del Cairo, Pizzale, Silvano Pietra, Vellezzo Bellini e  Vistarino.  (AFFLUENZA, I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)

Sondrio

In provincia di Sondrio sono 8 i Comuni al voto, tutti però molto piccoli: Cercino, Civo, Madesimo, Mazzo di Valtellina, Novate Mezzola, San Giacomo Filippo, Spriana e Talamona.  (AFFLUENZA,  I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)

Varese

In provincia di Varese si vota in 11 Comuni, due dei quali (Saronno e Somma Lombardo) sono grossi centri con oltre 15mila abitanti. Poi, ci sono Casorate Sempione, Gemonio, Golasecca, Gorla Maggiore, Laveno-Mombello, Lonate Ceppino, Luino, Masciago Primo e Origgio.  (AFFLUENZA, I CANDIDATI SINDACO E LE LISTE)