Draghi e Speranza: "Si va verso la terza dose e l'obbligo vaccinale"

Il presidente del Consiglio ha poi confermato che l'obbligo del Green pass sarà allargato ad altri settori

Draghi in conferenza stampa

Draghi in conferenza stampa

Roma - "Entro settembre la copertura vaccinale arriverà all'80 per cento. Sono fiducioso". Così il presidente del consiglio Mario Draghi, durante la conferenza stampa di poco fa al termine del Consiglio dei ministri sui temi della campagna vaccinale ma non solo. Draghi ha parlato anche di economia, che "cresce più delle aspettative". E anche l'occupazione non mostra segni di cedimento. "Non bisogna compiacersi troppo - ha aggiunto il premier - perché questo è in parte un grande rimbalzo", in quanto la nostra economia nel 2020 è crollata come non si vedeva da tempo". 

Il presidente del Consiglio ha invitato tutti a continuare a vaccinarsi: "Vaccinarsi è un atto verso se stessi, di solidarietà verso gli altri, di protezione della propria famiglia, con tutte le persone con cui si viene a contatto". Poi la condanna degli ultimi episodi di violenza da parte di alcuni no Green pass:  "Esprimo piena solidarietà a coloro che sono stati oggetto di violenza e odio da parte dei cosiddetti no vax". 

La campagna vaccinale

"Ieri abbiamo registrato 78 milioni di somministrazioni e il 70% della popolazione vaccinabile ha completato il ciclo". Lo ha ricordato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo intervento alla conferenza stampa con il presidente del Consiglio Mario Draghi e altri ministri. "Il lavoro del commissario Figliuolo procede in modo molto positivo in stretta sinergia con le Regioni - ha aggiunto Speranza - e ci porterà entro la fine di settembre a raggiungere l'80% della popolazione vaccinata". L'adesione dei giovani alla vaccinazione anti Covid è stata massiccia. Lo ha detto Draghi e poi lo ha ribadito la ministra agli Affari regionali Maristella Gelmini. "La campagna vaccinale procede spedita" ha detto Draghi.  Entro settembre sarà vaccinata "l'80 per cento della popolazione, già oggi siamo al 70 per cento". Un dato che "dà grande conforto sulla ripresa della scuola e dell'attività produttiva". 

Verso l'obbligo vaccinale e la terza dose

Sia Draghi sia Speranza hanno poi parlato dell'obbligo vaccinale come di una concreta "possibilità". Stessa cosa per la terza dose. Si arriverà all'obbligo vaccinale, Ema e Aifa permettendo, e alla terza dose? "Sì a entrambe le domande". Risponde così il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

"L'obbligo vaccinale nel nostro Paese è già disposto per il personale sanitario" e l'estensione ad altre categorie "è una possibilità che resta potenzialmente a disposizione delle istituzioni, del Governo e del Parlamento". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.

La scuola

"Il governo non ha passeggiato durante l'estate come dice qualcuno". Così il premier Mario Draghi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, parlando della scuola. "Ieri, primo settembre, tutte le nostre 8.500 scuole hanno riaperto con il mandato di portare dal 13 settembre tutti i ragazzi in presenza e in piena sicurezza". È quanto dichiarato dal ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.  "Il 91,5 per cento del personale si è vaccinato e i ragazzi vaccinati aumentano sempre di più. Abbiamo lavorato tantissimo sulle persone, sugli insegnanti, facendo concorsi abbiamo immesso in ruolo 59mila persone". 

 "Dove ci sono classi dove tutti sono vaccinati si può togliere le mascherine", ha aggiunto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, nel corso della conferenza stampa a seguito del Consiglio dei ministri.

I trasporti

"Ieri sera Trenitalia ci ha comunicato che sui treni a lunga percorrenza solo lo 0,2%, 70 persone, sono state trovate senza green pass. Un dato che testimonia la precisione con cui si lavora e l'adesione dei cittadini" alla misura. Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e mobilita' sostenibili, Enrico Giovannini. 

Green pass 

"L'orientamento del Governo è per l'estensione del Green pass in altri settori, ci stiamo ragionando e ci sarà una cabina di regia come peraltro chiesto anche dal senatore Matteo Salvini", ha detto Draghi.  

La situazione epidemiologica

Il ministro alla Salute Speranza ha sottolineato che la situazione epidemiologica nel Paese "è stabile. La vera arma che abbiamo è la vaccinazione, ieri abbiamo superato il 70 per cento di popolazione vaccinabile che ha compleato il ciclo. "Il segnale più bello sta arrivando dai più giovani". 

Afghanistan

"Stasera vedrò Macron a Marsiglia - ha aggiunto Draghi - Parleremo essenzialmente di Afghanistan ma anche di Europa, rapporti bilaterali, Libia. Sarà una conversazione completa, a tutto tondo. Ci sono moltissime riflessioni che si devono fare per stabilire le coordinate del futuro. Per il futuro immediato dobbiamo concentrarci al massimo in direzione umanitaria, aiutando gli afghani". 

Economia

Bene la crescita del Pil ma "si tratta di un rimbalzo" dopo la caduta dovuta alla pandemia e la "vera sfida" sarà quella di mantenere tassi elevati di crescita anche nei primi due trimestri del 2022. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa a palazzo Chigi.  "L'economia cresce più delle aspettative, molto di più di quanto ci sarebbe aspettato, basta guardare i documenti ufficiali di marzo del Mef. Questo ci dà incoraggiamento, il mercato del lavoro va bene, mezzo milione di occupati in più, l'occupazione generale non mostra cedimento", ha spiegato Draghi, osservando che "ci sono situazioni riprovevoli per come sono state condotte e il governo dovrà intervenire caso per caso ma la situazione è positiva". 

E tuttavia, ha ammonito il premier, "non vale la pena compiacersi troppo di queste cifre: è vero che sono alte, ma il nostro prodotto è caduto in una maniera che non si vedeva da molti decenni. E' in parte un grande rimbalzo, che sta avvenendo un po' in tutti i Paesi, e chi è caduto di più rimbalza di più". Dunque "la vera sfida è riuscire a mantenere anche nei primi due trimestri del 2022 tassi di crescita considerevolmente più elevati di quello che si aveva prima della pandemia. Lì si giudicherà veramente la capacità dell'economia di trasformarsi e diventare strutturalmente più solida. Ma intanto sicuramente sono buone notizie quelle che vediamo".