Epifania, i dolci tipici della Lombardia per il giorno della Befana

Dai cammelli di pasta sfoglia del Varesotto al papurott brianzolo: ecco cosa va in tavola in occasione del 6 gennaio

I tipici cammelli di pasta sfoglia

I tipici cammelli di pasta sfoglia

Milano, 4 gennaio 2023 - Natale, Capodanno e tra due giorni l'Epifania che "tutte le feste porta via". Ogni regione d'Italia ha le sue usanze e tradizioni per celebrare la giornata. Immancabile, in quasi tutte le case, il rito della calza, da appendere al camino e riempire di dolciumi. Per quanto riguarda le origini, ce ne sono due. Una è legata alla religione con l'arrivo dei Re Magi a Betlemme in occasione della nascita di Gesù. L'altra alla leggenda della Befana, vecchietta vestita di stracci che porta dolci ai bimbi buoni o carbone ai monelli volando su una scopa. Ma tornando ai dolcetti, non solo caramelle e cioccolata: cosa si prepara (o acquista) in Lombardia in occasione del 6 gennaio?

​I cammelli di pasta sfoglia

In provincia di Varese sono diffusi i Cammelli della Befana, biscotti di pasta sfoglia glassati o farciti di crema che nella forma ricordano l’arrivo dei Re Magi in sella ai loro cammelli. Il Cammello dolce si trova anche nelle pasticcerie di Busto Arsizio e Gallarate.  La leggenda narra che dalla zona di Varese passarono le reliquie dei Magi, rubate dal Barbarossa nella chiesa di Sant’Eustorgio Milano e da lui donate all’arcivescovo di Colonia. Da qui pare derivi il dolce dell’Epifania di Varese: un Cammello di pasta sfoglia per ricordare le cavalcature dei Magi.

L'Anello del Monaco

A Mantova il dolce tradizionale delle feste è l’Anello di Monaco, soffice dolce natalizio a forma di ciambella con farcitura a base di noci. La sua pasta ricorda il panettone di Milano, e in effetti le fasi della preparazione sono simili. A differenza però del cugino ambrosiano, l’Anello di Monaco ha un buco nel mezzo ed è decorato in superficie da una spessa glassa bianca zuccherina. Inoltre, a differenza del panettone, l’interno del dolce ha vari strati di farcitura in cui si alternano nocciole e mandorle tostate, zucchero e Marsala. L’origine dell’Anello di Monaco risale alla fine del Settecento, quando si stabilì a Mantova lo svizzero Samson Putcher. Questo pasticcere aprì la sua bottega e iniziò a produrre dolci che si rifacevano alla scuola dolciaria svizzera e mitteleuropea. Putcher sfornava dolci prelibati ma dagli insoliti nomi, come ad esempio Gateau Helvetia, Krapfen, Sachertorte e Kugelhupf. Proprio quest’ultimo, dal nome impronunciabile, fu ribattezzato dai pratici mantovani “Anello di Monaco”, sia per la forma sia per la ricchezza dell’impasto.

Papurott o Papurogio

In Brianza c’è il noto Papurott o Papurogio, un dolce tipico che non manca mai sulle tavole dei brianzoli, soprattutto per la gioia dei bambini. E' diffusissimo a Lissone, Desio e nella Brianza tutta. La sua ricetta, circondata da un alone di mistero, non è molto diffusa ed è conservata gelosamente da chi ne è in possesso. Nelle sue diverse varianti e personalizzazioni, a seconda di chi lo produce, il Papurogio prende il suo nome dalla parola "papurot", che nel dialetto brianzolo è attribuita ad un bambino pasciuto e sorridente, così come dalla raffigurazione tradizionale di Gesù bambino. L'ingrediente base è la pasta di pane con l'aggiunta di uova, zucchero, burro, latte e della frutta candita a rappresentare gli occhi del bambolotto, con una spolverata di zucchero a velo o granella. Leggenda vuole che sia stato preparato la prima volta da una mamma, troppo povera per far trovare ai suoi bambini i dolcetti della Befana. Così, lo avrebbe realizzato da sola alla vigilia dell'Epifania con zucchero e farina, dandogli le sembianza di un bambolotto.

Il torrone

Non può mancare il Torrone di Cremona, dolce simbolo della città che risale all’epoca rinascimentale.

Il carbone dolce

Il carbone dolce ha un chiaro riferimento al passato. Il carbone richiama infatti i falò che venivano costruiti per il rito pagano legato al rinnovamento della terra. Inizialmente venivano inseriti nella calza solo per ricordarsi della tradizione. Solo successivamente ha assunto il significato attuale di castigo per i bambini che si sono comportati male l’anno precedente. Il carbone dolce si trova un po'' in tutte le regioni d'Italia, Lombardia compresa.