Discoteche aperte, il dj Albertino: "Difficile al chiuso, davvero pronti in estate"

Le regole prevedono capienza al 50%, mascherine quasi sempre indossate e Super Green Pass

Il dj Albertino

Il dj Albertino.

Si torna a ballare. Nel rispetto delle regole - ovvero con Super Green Pass, capienza dei locali al 50% e mascherina obbligatoria praticamente ovunque tranne che per consumare cibi e bevande e per ballare - riaprono le discoteche. E le serate riprendono a spron battuto già da questo primo fine settimana di attività. "In realtà saremo pronti davvero probabilmente soltanto per la primavera e l'estate - commenta Alberto Di Molfetta, ovvero il notissimo dj Albertino -, per ricominciare con le discoteche al chiuso invece siamo semi-pronti. E' innegabile che la discoteca sia il luogo dell'aggregazione, il luogo nel quale si sta vicini. Non credo che la gente riesca a rispettare queste prescrizioni. Sono un po' scettico sul buonsenso e sulla disciplina. Va però sottolineato che il settore delle discoteche e dei locali da ballo ha sofferto molto in questo periodo e qualcosa andava fatto". 

Albertino dj
Albertino dj

La pandemia ha evidenziato un paradosso: "Non lavoro da due anni nei locali, noi facevamo eventi importanti ed eravamo, e siamo, sotto i riflettori. Per questo i gestori delle discoteche evitavano di chiamarci per non creare assembramenti od occasioni difficili da gestire".

La prossima però sarà la settimana della ripartenza anche per i grandi nomi della dance italiana come Albertino, Molella, Fargetta e Prezioso. Che il 19 febbraio saranno in Puglia per la prima vera serata in discoteca dopo la pandemia. "Proporremo lo stesso format che usavamo prima della pandemia ovvero la formula del Deejay Time - spiega Albertino -. Anche perché c'è grande voglia di divertimento. In Italia ancora non abbiamo un riscontro perché è troppo presto, ma in Europa festival ed eventi sono già sold out: questo significa che la gente si aspetta più divertimento rispetto a due anni fa, che ha voglia di fare festa".

Quello delle discoteche è stato un settore spesso bistrattato dalle istituzione negli ultimi due anni e il direttore artistico di Radio m2o ha una spiegazione e un augurio tutt'altro che scontati: "Le discoteche non sono state molto considerate e questo dimostra che non sono state ben rappresentate. Mi auguro che questa pandemia, con tutto il rispetto per chi non ce l'ha fatta, possa aver fatto una scrematura e che si possa riprendere un po' meglio di prima, con più professionalità".