Dieta del melone, del gelato o del pompelmo: come dimagrire senza (troppi) sacrifici

La nutrizionista Paola Tinti: "Il segreto? Abbinare in maniera corretta il cibo aiuta a perdere peso. Mai mangiare primo piatto e frutta, o primo e formaggi"

Abbinamenti cibo sconsigliati per le diete

Abbinamenti cibo sconsigliati per le diete

Dieta del melone, del gelato, del pompelmo, chetogenica o Plank. Ogni estate ha la sua dieta ma sempre la stessa parola d'ordine: perdere peso per arrivare in forma alla temuta prova costume. E anche il 2022 non si sottrae al rito della dieta passaparola, quella condivisa tra amiche,  trovata sulle riviste o scovata on line, con l'innegabile tentazione di provarla: sia mai quella giusta per perdere quei fatidici 5 kg piazzati tutti sulla pancetta? Gli esiti, spesso, non sono quelli sperati e tantomeno quelli promessi. A spiegare il fallimento delle diete improvvisate o fai da te è la biologa nutrizionista Paola Tinti, che dopo il Covid, nei suoi studi di Bergamo e Milano, ha registrato un inaspettato boom di richieste di piani alimentari personalizzati e diete per perdere i chili di troppo accumulati con la minore attività fisica legata a smart working e chiusura delle palestre. 

Dott.ssa Tinti il Covid ha aumentato la platea di persone che si rivolgono ai nutrizionisti per recuperare la forma fisica. Cosa sta succedendo? "Dopo un periodo di grandi restrizioni, nel mio campo nutrizionale c'è stato un aumento del desiderio di prendersi cura di se stessi e rimettersi in forma. Questo nasce da un bisogno sia fisico che mentale. Dopo tanti mesi trascorsi in casa, le persone desiderano tornare alla loro vita di sempre e magari recuperare quello che hanno perso in questi due anni di quasi inattività. Il Covid ha lasciato in eredità qualche chilo di troppo, dovuto alla minore attività fisica, e un maggiore bisogno di sentirsi in armonia  con se stessi e con il proprio peso ideale. Non è solo questione di chili in eccesso. Un piano alimentare sano e bilanciato aiuta a contrastare e tenere sotto controllo patologie come diabete, cardiopatie, dislipidemie, sindromi da carenza vitaminica e minerale, allergie o intolleranze alimentari, problemi ricorrenti femmili come cistiti, candide e menopausa".

Ogni anno spuntano diete che promettono miracoli. Quali consigli può dare a chi vuole perdere peso in poco tempo e senza troppi sacrifici? "Non esiste la dieta perfetta o che fa miracoli in poco tempo. Il rischio in questi casi è perdere peso e poi rimetterlo in altrettanto poco tempo. Il classico effetto yo-yo che non fa bene al corpo e non porta risultati duraturi. L’obiettivo piuttosto è imparare a mangiare e conoscere la reazione del proprio corpo agli alimenti. Ognuno di noi ha reazioni differenti rispetto all'alimentazione e ai singoli nutrienti e, se conosciute, ci permettono di strutturare una dieta ad hoc, bilanciata e che tenga conto delle esigenze del singolo individuo".

Dieta del melone, dieta paleo, ad alto contenuto proteico o di carboidrati, dieta chetogenica, Plank, digiuno intermittente, dieta dei macronutrienti, dieta low carb... Negli ultimi anni sono proliferate tantissime diete. Quale, secondo lei, è migliore tra le ultime nate e a chi la consiglierebbe? "Dieta del melone, dieta del minestrone, dieta del gelato o del pompelmo... sono tutti esempi di Fad Diets,  che significa "mania",  diete del momento. Tutte hanno un minimo comune denominatore: non guardano l’individualità della persona e portano a una perdita di peso dovuta alla massa magra e ai liquidi, senza però attaccare la massa grassa che è quella che si deve smaltire ma anche la più difficile a mandar via. La conseguenza di tutte queste diete in serie è uno squilibrio metabolico che porta con sé sintomi quali affaticamento, senso di debolezza (oltre che ovvicamente di fame) e spesso transito intestinale irregolare. La dieta non può essere copiata da un giornale o presa in prestito da un'amica, perché ogni organismo è diverso e ha le sue necessità. Deve essere calibrata sul singolo individuo, sull'obiettivo di perdita peso  che ci si pone e deve tener conto anzitutto delle esigenze di salute. Per questo prima di ogni dieta è necessario sottoporsi a una serie di esami e test con esperti, senza lasciarsi andare alla tentazione del fai  da te, purtroppo tanto diffuso".

Proprio in tema di "diete passaparola", quest'estate sembra molto in voga la dieta del melone, quali vantaggi presenta rispetto ad altre? "E' semplicemente una dieta del momento, proposta con un nome accattivante che evoca la freschezza dell'estate e la piacevolezza di un alimento tipicamente associato alla stagione. Probabilmente  in estate ha più successo parlare di dieta del melone o del gelato piuttosto che di dieta del minestrone".

È vero che ci sono combinazioni alimentari di cibi che possono far “ingrassare” maggiormente se associati tra loro? "In un regime alimentare corretto l'associazione dei cibi è fondamentale. Le persone molto spesso mi dicono: "mangio poco e non dimagrisco", oppure "mangio poco e addirittura ingrasso". Come mai succede questo? Chi cerca di perdere peso come prima cosa restringe le calorie e la quantità di cibo introdotto. Questo è  un errore. L'approccio corretto è associare in maniera corretta il cibo e mangiare nei giusti orari. Ci sono associazioni alimentari benefiche che portano a perdere peso e ad essere in forma, mentre altre che ottengono l'effetto contrario".

C'è un modo per abbinare gli alimenti in modo corretto per non ingrassare-gonfiare? "Si c'è. Ma per prima cosa dobbiamo identificare correttamente le categorie alimentari (carboidrati, proteine e grassi) e imparare ad abbinare i cibi. Nella categoria dei carboidrati non rientrano solo i farinacei: pane, pasta, riso, ecc. ma anche la frutta e alcune verdure che contengono elevate quantità di zuccheri. Tra gli abbinamenti assolutamente da evitare c'è, ad esempio, quello tra il primo piatto (pasta o riso) e la frutta consumati nello stesso pasto, così come il primo non va mai accompagnato col formaggio, anche se light. Questi sono solo due esempi, ma gli abbinamenti da evitare sono tantissimi e possono variare in base all'individuo e all'età. In ogni caso, l'ideale è che in ogni pasto vengano messe tutte e 3 le categorie: una quota di carboidrato, una di  proteine e una di grassi. Ovviamente in rapporti diversi in base all'orario e allo stile di vita della persona". Quindi non si deve rinunciare ai carboidrati per perdere peso?

"Eliminare i carboidrati dalla dieta è sbagliato perché porta l’organismo ad utilizzare le riserve di glucosio (glicogeno) contenute nel fegato e nei muscoli, una riserva energetica che non va intaccata. C'è poi l'effeto boomerang, per cui appena si reinseriscono carboidrati e zuccheri nell'alimentazione si riprendono tutti i chili persi, spesso con gli interessi. Il giusto approccio è prediligere carboidrati integrali, variarli e limitarsi nelle quantità, ma soprattutto nei condimenti".

Secondo lei qual è la dieta migliore per la salute? "Quella studiata su misura per il singolo individuo, tenendo conto delle sue esigenze, dell'attività fisica e degli obiettivi di perdita di peso che si pone".