Denise Pipitone, l'ex pm: "Nel rapimento coinvolti due gruppi. I buoni e i cattivi"

Il magistrato Maria Angioni illustra la sua tesi sul caso della bimba scomparsa nel 2004

Le ricerche di Denise Pipitone (Archivio)

Le ricerche di Denise Pipitone (Archivio)

Mazara del Vallo (Trapani) - Denise Pipitone, la piccola scomparsa in Sicilia nel settembre del 2004 e mai più ritrovata, è stata rapita da due gruppi. A dirlo è Maria Angioni, ex pm del caso riguardante la figlia di Piera Maggio, che si è occupata alla procura di Marsala delle indagini nelle fasi cruciali della vicenda, dall'ottobre 2004, un mese dopo la sparizione della bimba di Mazara del Vallo, al luglio 2005. Il magistrato è intervenuto in diretta alla trasmissione "Mattino Cinque".

Buoni contro cattivi

In collegamento video con Federica Panicucci, Angioni ha detto che "l'idea che ho maturato e che nel rapimento della bambina ci siano stati due gruppi di persone: quelle cattive e quelle buone". Il ragionamento parte da una premessa. «Quando ho lavorato a Marsala, c'erano sempre diverse persone sulla strada che sembravano lì a far niente - ha detto il magistrato - ma dopo un po' ho capito che erano sentinelle, non necessariamente della mafia, ma sentinelle di qualcosa che non è lo Stato. Mi sono detta che ci saranno state anche a Mazara del Vallo e che qualcuno non può che aver visto alcune scene del rapimento di Denise".

Dunque, prosegue Angioni, "se questa bambina è stata presa da persone mosse da passione, da rabbia, da odio è possibile che ci siano state sentinelle che hanno mandato il messaggio ad altre persone che volevano bene alla bambina e che sono intervenute in un secondo momento, prelevandola e portandola via, perché la bambina era in pericolo, perché così com'era stata presa quel giorno, poteva anche essere presa in un momento successivo".

Una ricostruzione da valutare

In questo modo "si spiega perché c'era tanta gente sospetta. Tutti naturalmente hanno agito cercando probabilmente di prendere in giro gli inquirenti, sia quelli che l'hanno rapita per farle del male, sia quelli che li hanno bloccati e l'hanno presa e portata lontano, in modo che nessuno potesse farle del male. Ecco, solo così, con una ricostruzione complessa, si spiega perché ci fosse tanta gente che ha tenuto comportamenti che fanno pensare un inquirente: non erano comportamenti cristallini", ha concluso la pm che si occupò della vicenda nelle sue prime battute