Uccisa in casa alla vigilia di Natale, finiscono in manette la figlia e il nipote

Montecassiano (Mc): svolta sull'omicidio di Rosina Carsetti, 78 anni, la donna che fu trovata soffocata in casa

Enrico Orazi, Arianna Orazi ed Enea Simonetti

Enrico Orazi, Arianna Orazi ed Enea Simonetti

Macerata, 12 febbraio 2021 - Delitto della vigilia di Natale nel Maceratese: arriva la svolta con l'arresto della figlia e della nipote della vittima. I carabinieri del comando provinciale di Macerata hanno arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale cittadino Arianna Orazi ed Enea Simonetti, rispettivamente figlia e nipote di Rosina Carsetti, la pensionata di 78 anni trovata morta nel suo appartamento di Montecassiano, nelle Marche, la sera del 24 dicembre. I due sono accusati di omicidio volontario premeditato in concorso pluriaggravato dalla minorata difesa della vittima, un'anziana nota per la sua mitezza. Secondo gli investigatori nel piano sarebbe coinvolto anche il marito della donna, Enrico Orazi, 79 anni. Nei suoi confronti, però, il giudice non ha disposto l'applicazione di alcuna misura cautelare. Dopo che sono state sbrigate le pratiche per l'esecuzione dell'arresto, Arianna ed Enea sono stati portati in carcere. Lei a Villa Fastiggi a Pesaro (unico istituto penitenziario con una sezione femminile nelle Marche), lui a Montacuto ad Ancona.

Nei giorni del delitto la ricostruzione, così come raccontata dai familiari, sentiti dagli investigatori subito dopo la scoperta del cadavere, era stata quella di una rapina finita nel sangue. Secondo le testimonianze il pomeriggio della Vigilia di Natale uno sconosciuto aveva fatto irruzione nella casa abitata da Rosina ed Enrico insieme ai figli. Qui aveva immobilizzato la figlia Arianna e il padre. Enea, al suo ritorno dalla spesa per il cenone, sempre secondo quanto fu affermato dai parenti della donna morta, li aveva liberati. A quel punto i tre erano entrati in cucina, trovando Rosina a terra esanime.

Una versione che aveva subito iniziato a scricchiolare. Nei racconti dei tre parenti della donna, messi a confronto dal pm e dai carabinieri, era emersa una serie di contraddizioni. Dall'autopsia era successivamente emerso che la 78enne era morta soffocata, con traumi da schiacciamento sul torace che avevano provocato la rottura di alcune costole. Decisivo il riscontro su un episodio avvenuto proprio poco prima del decesso, una disperata richiesta di aiuto arrivata proprio dall'anziana. Pochi giorni prima, il 19 dicembre, Rosina si era rivolta, accompagnata da un'amica, ad un centro antiviolenza a Macerata per gravi tensioni familiari. I tre sono indagati anche con l'accusa maltrattamenti e simulazione di reato aggravata.