Bollettino Covid Italia e Lombardia: 107.240 contagi e 94 decessi

In Lombardia 13.595 casi e 17 decessi. Più di 1 tampone su 4 è positivo. Fondazione Gimbe: “Si cominciano ad intravedere degli effetti sugli ospedali”

Fonte: Protezione Civile

Fonte: Protezione Civile

Quella che gli esperti disegnano come la quinta ondata di Covid-19 sta iniziando a concretizzarsi. Nell’arco di un mese, le persone che ogni giorno risultano positive sono aumentate di quasi il 100 per cento e anche i ricoveri sono cresciuti del 46 per cento. Oggi in Italia si sono registrati 107.240 contagi e 94 decessi. Ci sono 8.552 persone ricoverate in area medica (+332 rispetto a ieri) e 343 in terapia intensiva (+18). Il tasso di positività è a 28,3 per cento su un totale di 378mila tamponi.

Crescono tutti gli indicatori pandemici anche in Lombardia, dove si sono registrati 13.595 nuovi casi e 17 morti. Attualmente, ci sono 1.215 ricoverati in area media (+44 rispetto a ieri) e 26 in terapia intensiva (-3). Questi sono invece i nuovi contagi nelle province lombarde: a Milano 4.610 casi, a Varese 1.166, a Brescia 1.634, a Como 742, a Sondrio 257, a Mantova 610, a Lecco 360, a Cremona 472, a Lodi 289, infine, a Pavia 796.

Di fronte all’impennata della curva pandemica, il ministero della Salute ha raccomandato alle Regioni di “adeguare l'ampliamento dei posti letto di area medica e in terapia intensiva” dedicati ai pazienti contagiati. In Europa, secondo Marco Cavaleri, dell'Agenzia europea del farmaco, "la diffusione dell'infezione è guidata dalle varianti Omicron 4 e 5 (BA.4 e BA.5) che sono altamente trasmissibili. Sulla base delle attuali proiezioni ci si aspetta che queste varianti diventino dominanti in Europa probabilmente sostituendo completamente tutte le altre varianti entro la fine di luglio".

                                                                                

Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, ha dichiarato che “ci troviamo di fronte a una situazione paradossale e molto delicata, che sta generando un'impennata di contagi, nonostante il virus sia più contenuto rispetto al passato, perché non provoca tantissime complicanze. Ma davanti a un grande numero di contagi, in crescita, i valori in termini assoluti aumentano, e così aumenta la percentuale di complicanze”. In altre parole, la malattia causata dal virus è più lieve rispetto al passato, ma i numeri vertiginosi sono un rischio.

Tra i dati più preoccupanti c’è il tasso di positività al tampone. Attualmente, circa il 29 per cento di tutti i tamponi eseguiti in Italia risulta positivo. Questo significa che il numero reale dei contagi è maggiore di quello che emerge dai dati ufficiali: secondo gli esperti, almeno 3-5 volte più alto. Di questo passo “potremmo avere il triplo del milione di positivi che sono registrati. Si rischiano conseguenze sociali ed economiche molto rilevanti”, ha spiegato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.

“I dati – afferma l’esperto – dicono che il virus ha ripreso a circolare in maniera importante sia perché abbiamo delle varianti più contagiose, sia perché abbiamo un po' mollato con le misure di prevenzione. Il problema è che si cominciano ad intravedere degli effetti sugli ospedali. In area medica sono praticamente raddoppiati i posti letto occupati". Per questo il Governo e le Regioni, su pressione degli enti sanitari, sta accelerando con la quarta dose.