Pillola anti-Covid di Merck in Italia, da oggi distribuita alle Regioni: chi può usarla

Per la sua prescrizione è previsto l'utilizzo di un Registro di monitoraggio. L'Aifa aveva dato il via libera il 22 dicembre.

Pillola anti Covdi Merck (Ansa)

Pillola anti Covdi Merck (Ansa)

Merck & Co. (conosciuta anche con il nome Merck Sharp & Dohme o con l’acronimo MSD) è una azienda farmaceutica statunitense, una delle più grandi del mondo. È stata fondata nel 1891 e oggi ha il suo quartier generale a Readington, un piccolo comune nello stato del New Jersey. Durante gli ultimi due anni, l’azienda è salita alla ribalta delle cronache di tutto il mondo per le numerose sperimentazioni nella lotta al Covid 19.

QUANDO PRENDERLA

La nuova pillola anti-Covid della Merck verrà distribuita da martedì 4 gennaio, così come deciso dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) che ha approvato la pillola lo scorso 22 dicembre.precisando che sarà da assumere in condizioni di emergenza. L’antivirale prodotto da MSD si chiama Molnupiravir (ma il nome comune con cui si troverà in commercio è Lagevrio). Secondo i test effettuati durante gli ultimi dodici mesi, il medicinale dovrebbe prevenire oltre il 30% dei casi gravi e dei ricoveri tra coloro che risultano positivi al virus: questo però nel caso in cui il farmaco venga assunto subito dopo l’avvenuto contagio.

COME FUNZIONA

Il Molnupiravir produce sostanzialmente alterazioni del materiale genetico (Rna) del virus durante la replicazione in modo da renderlo incapace di moltiplicarsi. Secondo i produttori  la pillola non colpisce la proteina spike del Covid e proprio per questo la sua efficacia sarebbe garantita a prescindere dalle varianti presenti e future. Al momento sono ufficialmente riconosciuti due problemi relativi al farmaco: il primo è relativo all’efficacia nel prevenire le ospedalizzazioni è bassa ed è scesa nel corso del tempo quando si precisavano i dati dello studio di Fase 3. Dall’iniziale 50% di riduzione dei decessi e ricoveri si è arrivati al 30% riguardante i dati di tutti i partecipanti iscritti nel trial (1.433 pazienti). Alcuni Stati (come ad esempio la Francia) hanno deciso di rivedere gli ordini di acquisto del medicinale.

L’altra difficoltà è somministrare il farmaco in tempo: deve essere assunto entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi, ma arrivare a intercettare la malattia così rapidamente non è così semplice perché i primi sintomi vengono molto spesso confusi con molte altre comuni malattie virali.

È CONSIDERATA CURA DOMICILIARE

Molnupiravir ha il vantaggio di poter essere assunto presso la propria abitazione, essendo distribuito in pastiglie. Si tratta del primo farmaco messo a punto espressamente per combattere il Covid-19 (anche se nei primi studi, risalenti a circa un decennio fa, era stato ideato perchè si pensava che potesse contrastare l’influenza): solo pochi mesi dopo lo scoppio della pandemia era infatti stato salutato come una svolta nella lotta al coronavirus. La sua efficacia però, che all’inizio era stata data al 50%, da circa un mese è stata ridimensionata al 30%. Al punto che la Francia, che ne aveva già acquistati 50 mila cicli, è tornata sui suoi passi e ha rinunciato al farmaco.

COME SI ASSUME E CHI PUÒ PRENDERLA

Molnupiravir sarà riservato ai pazienti sopra ai 18 anni di età con fattori di rischio che fanno presagire un aggravamento. Va assunto entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, altrimenti  il suo utilizzo rischia di diventare inutile. Il suo ruolo infatti è ostacolare la replicazione del virus nell’organismo, che avviene nelle prime fasi dell’infezione. La durata del trattamento è fissata a 5 giorni. L’assunzione di Molnupiravir consiste nell’ingestione di 4 compresse per 2 volte al giorno.

QUANTO COSTA E DOVE SI TROVA

Il costo di un ciclo – almeno sul mercato americano – è di circa 700 dollari (equivalenti a poco più di 615 euro). In italia saranno le Regioni a decidere come distribuirlo. Probabilmente all’inizio il farmaco sarà disponibile solo nelle farmacie degli ospedali e solo successivamente nelle farmacie autorizzate. Al paziente non dovrebbe costare nulla. Ci potranno essere alcune Regioni che richiederanno accertamenti preliminari (come tampone ed eventuale dimostrazione di fragilità).Tutti i pazienti che lo assumono saranno iscritti in un apposito registro di monitoraggio per verificarne gli effetti a breve e a lungo termine.

NON SOSTITUISCE IL VACCINO

È importante sottolineare che questa pillola non sostituisce in alcun modo il vaccino. Questo non soltanto perché ha una bassa efficacia proprio rispetto ai vaccin (che invece agiscono sul sistema immunitario e quindi hanno una "copertura"di diversi mesi), ma anche perché, come gli altri farmaci, ha una durata d’azione limitata nel tempo: la concentrazione dei principi attivi si abbassa infatti gradualmente e dopo soltanto un paio di giorni, il medicinale viene completamente assorbito dall’organismo. 

A MARZO LA SECONDA PILLOLA ANTI COVID

Il prossimo mese di marzo dovrebbe prendere invece il via la distribuzione del secondo antivirale autorizzato dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), il Paxlovid brevettato da Pfizer, che agisce e si assume in modo del tutto simile alla pillola Merck ma, secondo i test più recenti effettuati dall’azienda, ha un’efficacia superiore, vicina all’89%.