Cybertruffa ai ragazzi: like su Instagram e Telegram in cambio di soldi ma non va a finire così, anzi...

Il Commissariato di pubblica sicurezza online: non rispondete ai messaggi-trappola. Un esempio: “Ciao! Mi dispiace disturbarti! Posso avere un po’ del tuo tempo?”

Truffa online su Instagram scoperta dalla polizia postale (Immagine di archivio)

Truffa online su Instagram scoperta dalla polizia postale (Immagine di archivio)

Milano, 23 agosto 2024 – Cybetruffa, ultima (per poco) frontiera ai danni soprattutto dei giovani, moltissimi lombardi, sfruttando la loro passione per i social e la ricerca di un posto di lavoro che magari non richieda competenze specifiche e possa essere svolto comodamente da casa facendoti sentire anche un mini influencer.

A dar l’allarme è il Commissariato di Pubblica sicurezza online.

L’approccio

“Ciao! Mi dispiace disturbarla! Posso avere un po’ del tuo tempo per un po’?” è il messaggio d’approccio  su Instagram e Telegram. “Rispondendo a questo messaggio – spiegano gli agenti - una presunta “reclutatrice” tenterà di invogliarti ad accettare un’allettante proposta di lavoro.

La proposta

“La nostra azienda sta reclutando dipendenti per un'opportunità di lavoro part-time da casa per seguire vari marchi che vogliono pagare per aumentare la loro popolarità seguendo i loro account Instagram. Basta seguire gli account consigliati che ti vengono forniti, dove puoi guadagnare da 100 a 500 euro al giorno, pagamento tramite PayPal o Postepay e tutto ciò di cui hai bisogno è Instagram e e Telegram. Se hai entrambi possiamo iniziare”.

L’esca e la truffa

La richiesta è semplice, il guadagno potrebbe non essere male e poi i social sono il pane quotidiano per molti ragazzi. In pratica si debbono “ vedere alcuni video, mettere “mi piace” e inviare alla reclutatrice come prova gli screenshot dell’attività svolta. In realtà – spiegano gli esperti del Commissariato online - si tratta di una truffa, resa credibile dai primi pagamenti che conquistano la fiducia dell’utente. La vittima del raggiro sarà successivamente indotta a versare una somma di denaro, con la scusa di sbloccare i guadagni conseguiti o di frequentare corsi di formazione, in altri casi persuasa a fornire dati personali e bancari per redigere falsi contratti di lavoro”. E la truffa così è compiuta.

Il consiglio

Spiegano gli agenti: “non rispondere, bloccare i messaggi ricevuti da mittenti sconosciuti e non aprire link che possono compromettere il tuo dispositivo”.