Reati informatici, anno boom per phishing, pedopornografia, estremismo e falsi Green pass

Agghiacciante il report della Polizia postale sul cyber crime nel 2021, complice anche una pandemia che ha recluso sempre di più le vittime in casa

Complice la pandemia, in Italia è stato l’anno boom per i crimini informatici, i reati insomma compiuti attraverso il web. La Polizia postale e delle comunicazioni impegnata nel contrasto al fenomeno del cosiddetto cyberterrorismo e in generale dell’estremismo in rete, ha vagliato oltre 117 mila spazi web oggetto di approfondimento investigativo: tra questi, 1.095 sono risultati caratterizzati da contenuti illeciti, che hanno determinato in 471 casi l’oscuramento. Nell’ambito dei movimenti riconducibili alla complessa galassia dei movimenti no vax e no green pass sono state denunciate 101 persone.

Estremismo islamico, anarchico e di destra

Nel 2021, sono 39 le persone denunciate perchè ritenute responsabili di attività di propaganda jihadista, ovvero legati all’estremismo di destra o a movimenti anarchici; 117.000 gli spazi web oggetto di approfondimento investigativo nel contrasto al cyberterrorismo sia di matrice jihadista che di estrema destra e anarchica. Tra questi 1.095 sono risultati caratterizzati da contenuti illeciti e hanno determinato in 471 casi l’oscuramento dei siti digitali. E’ quanto emerge dal resoconto della Polizia postale e delle Comunicazioni sulle attività info-investigative svolte lo scorso anno.

Attacco ai sistemi informatici sanitari

La grave emergenza socio-sanitaria, accompagnata dalle restrizioni introdotte dal governo per contrastare la diffusione del virus, ha orientato infatti una specifica attivita’ di monitoraggio informativo dei canali e dei gruppi all’interno delle varie piattaforme di comunicazione online, “per l’individuazione precoce di eventi ovvero manifestazioni di piazza non autorizzate: oltre 300 i canali su piattaforme di messaggistica e gli spazi web oggetto di monitoraggio”. Diverse le indagini che hanno portato alla denuncia in tutto di 86 persone per reati quali il falso, la frode informatica, in un caso con 15 persone protagoniste di una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla produzione di certificazioni false mediante violazione dei sistemi informatici sanitari.

I crimini finanziari 

Continua a crescere anche il fatturato del financial cybercrime. Secondo il bilancio dell’attivita’ della Polizia postale e delle comunicazioni, nel 2021 si sono registrati ben 126 attacchi informatici ai sistemi finanziari di grandi e medie imprese, per un ammontare complessivo di oltre 36 milioni di euro sottratti illecitamente mediante complesse frodi telematiche; 17 di questi milioni sono stati recuperati proprio grazie al tempestivo intervento della Polizia postale. Secondo gli investigatori, “gli attacchi al mondo dell’impresa mediante frodi basate su tecniche di social engineering risultano particolarmente condizionati dalla pandemia in corso, soprattutto per l’utilizzo diffuso di sistemi di comunicazione per la gestione economica da remoto, conseguenti all’adozione su larga scala di processi di smart-working”.

Phishing, smishing e vishing

 Anche in merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing - tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari - si rileva un sensibile aumento dei casi trattati dalla Specialita’ (+27%) per un totale di oltre 18 mila reati di furto di credenziali per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute: 781 le persone denunciate. Le indagini riguardanti il fenomeno delle truffe online in materia di e-commerce ovvero nell’ambito di piattaforme per l’offerta di beni e servizi, hanno consentito infine l’individuazione di oltre 3.200 presunti autori deferiti all’autorita’ giudiziaria.

Stalking, revenge porn, sextortion

Stalking, revenge porn, sextortion: sono reati contro la persona commessi attraverso la rete che hanno visto un’impennata nel 2021, secondo i dati della Polizia postale e delle comunicazioni, in prima linea per contrastarli. In particolare, i casi di sextortion, cioè di estorsione a sfondo sessuale, sono stati 984, con un incremento del 54% rispetto al 2020; quelli di revenge porn 225 (+78%) e quelli di stalkin 176 (+23%). Nel complesso per reati contro la persona commessi sul web, sono stati denunciati oltre 1.400 soggetti.

Pedopornografia e sfruttamento dei minori

Significativo incremento», nel 2021, dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online: lo segnala la Polizia postale e delle comunicazioni che, attraverso il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online, Cncpo, ha coordinato 5.515 indagini (+70% rispetto all’anno precedente), oltre 1.400 perquisizioni (+ 87%), eseguito 137 arresti (+98%) e denunciato 1.400 persone (+17% rispetto al 2020). Un incremento che sale al +127% per le persone arrestate e addirittura al +295% rispetto ai casi trattati, se si confrontano i dati prepandemici del 2019. Per quanto attiene l’attività di prevenzione sono stati analizzati oltre 29.000 siti internet, 2.539 dei quali, riscontratone il carattere pedopornografico, sono stati oscurati mediante inserimento nella black list istituita ai sensi della Legge 38 del 2006. 

La frode dei Green pass falsi

È di pochi giorni fa una vasta operazione («la più avanzata sinora realizzata nel settore»), già resa nota dagli investigatori, relativa alla messa in commercio di Green pass «radicalmente falsi, ma in grado di resistere ai controlli con l’apposita app di verifica, generati grazie al furto delle credenziali dei farmacisti e il successivo accesso illegale ai sistemi sanitari regionali di Campania, Lazio, Puglia, Lombardia, Calabria e Veneto». Tecniche utilizzate anche per produrre i Super green pass, a fronte di vaccini mai effettuati. Finora 120 falsi green pass sono stati localizzati nelle province di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Bolzano, Como, Grosseto, Messina, Milano, Monza-Brianza, Reggio Calabria, Roma e Trento, ma si ritiene che il numero sia molto più ampio. Individuati 15 appartenenti all’organizzazione e 67 clienti.