I 26 cuccioli non erano segregati. E mamma Silvana li riporta a casa

"Spero di ottenere giustizia e avere il loro dissequestro. Amo i miei cagnolini, farei di tutto per loro" di ROBERTO CANALI

Silvana Paolini

Silvana Paolini

Olgiate Comasco, 10 marzo 2016 - Tutto si sarebbe immaginato la signora Silvana, ma non che la storia dei suoi cagnolini approdasse in Parlamento, argomento di scontro politico tra M5S e Nuovo Centrodestra, con tanto di difesa d’ufficio del senatore Carlo Giovanardi. Protagonista Silvana Paolini e la sua famiglia allargata a una ventina di cagnolini, in particolari Chihuahua e Shih-tzu che la donna alleva nella villetta di Olgiate Comasco, in provincia di Como.

«Ho un negozio di abbigliamento – spiega – ma gli animali sono la mia grande passione, i miei dieci cagnolini sono come dei figli, confeziono per loro anche capi esclusivi come cappottini e mini-abiti che poi metto in vendita anche su internet». In rete pochi giorni prima di Natale sono finiti anche i piccoli della cucciolata, ma a vederli anziché i clienti sono arrivati anche i carabinieri. «Mi hanno trattato come una delinquente – spiega – ma non ho fatto nulla di male. Avevo 26 cani in casa, ma non erano tutti miei: c’erano i miei cani e quelli di un’amica, e poi quindici erano cuccioli».

Tutto era iniziato quando a Olgiate Comasco era arrivata una troupe delle Iene, la popolare trasmissione tv di Italia Uno sulle tracce di un traffico di cuccioli provenienti dall’Europa dell’Est. «Li hanno indirizzati male – spiega la signora Paolini – ho aperto loro la mia casa e mostrato i miei cagnolini. Si sono dovuti ricredere, tanto che il servizio non è mai andato in onda perché non c’era nulla fuori posto da mostrare». Le disavventure però non sono finite, un deputato M5S, Paolo Bernini, in collaborazione con Antonio Colonna dell’associazione ambientalista Eital ha denunciato la Paolini perché nella sua casa c’erano troppi cani.

«Ho una casa di 290 metri quadri e per legge i cani hanno diritto ad almeno 7 metri quadri – spiega – quindi si può ben capire che da me lo spazio c’è eccome». Niente da fare, i carabinieri su mandato della Procura di Como hanno sequestrato tutti gli animali e li hanno spediti a Serramazzoni, Modena. «Nella casa di un privato che, quello sì, non poteva tenere così tanti cani – prosegue la signora Paolini – tanto che dopo essere andata a mie spese in Emilia sono riuscita a farli spostare altrove, nel canile di Pavullo». Dopo oltre due mesi di carte bollate e battaglie legali i cagnolini sono tornati a Olgiate, ma non tutti in casa della signora Silvana. «Ho con me 11 adulti e 4 cuccioli – conclude – gli altri sono a in casa di due coppie di amici. Malgrado fossero sotto sequestro una cagnolina è rimasta incinta e un altro esemplare è tornato a casa denutrito, per non parlare dei cuccioli a dir poco smarriti. Spero di ottenere giustizia e avere il loro dissequestro. Amo i miei cagnolini, farei di tutto per loro».