Cuccioli buttati nei sacchi neri: salva femmina, il fratellino morto sotto decespugliatore

L'Enpa: "Una vicenda terribile che fa molto riflettere sulla vigliaccheria di certi uomini"

La cucciola che si è salvata

La cucciola che si è salvata

Monza, 12 aprile 2018 - Cani ritrovati in sacchetti dell’immondizia sulla Tangenziale Ovest di Milano. I membri dell’Ente Nazionale Protezione Animale sono rimasti senza parole nell’ascoltare la storia raccontata dagli operai alle prese con la pulizia della striscia verde che costeggia la strada. I lavoratori hanno bussato alla porta dell’ente lo scorso mercoledì, tra le braccia uno di loro teneva una splendida cucciola bianca e nera di circa tre mesi. L’unica purtroppo a essersi salvata dalla crudeltà umana. Per l’altro esemplare infilato in un sacco ben legato e gettato come un rifiuto fuori dall’auto, non c’è stato nulla da fare.  Non semplice per chi esegue la potatura dell’erba distinguere cosa si celi tra gli arbusti. Il primo sacco è così finito sotto il decespugliatore assieme a cartacce e rami. Notando il sangue fuoriuscire dal contenitore gli operatori hanno deciso di fermare il mezzo e controllare anche l’altra busta nera posta a pochi metri di distanza. Al suo interno la cagnolina arrivata all’Enpa. La piccola ritrovata all’altezza di Settimo Milanese è stata subito accolta nella struttura di via San Damiano, visitata e ricoverata in un box accogliente. Il giorno successivo il suo salvatore è tornato a trovare «Acqua», così è stata battezzata in canile, insieme alla moglie. I due hanno espresso l’intenzione di portarla a casa con loro non appena i veterinari avranno portato a termine le procedure sanitarie. «Una vicenda terribile – sostengono dall’ente -, che fa molto riflettere sulla vigliaccheria di certi uomini. Assurdo pensare di sbarazzarsi di due cagnolini in un modo tanto barbaro. Uno dei due è stato veramente fortunato, è sopravvissuto a una morte certa. Se non fosse stato ucciso dal mezzo agricolo sarebbe sicuramente morto di stenti».