Covid, la linea di Crisanti: ora pianificare terze dosi. Il confronto con il Regno Unito

Per l'esperto "il Green pass deve durare 6 mesi ed essere rinnovato dopo il richiamo". Nuovi provvedimenti? "Vanno presi n base alle situazione epidemiologica"

Professore dell'Università Padova difende Crisanti: "Scienza non può diffamare"

Professore dell'Università Padova difende Crisanti: "Scienza non può diffamare"

Milano - Nel giorno del Cdm sulle capienze per eventi sportivi, teatri e musei e del dibattito sulla riapertura delle discoteche,  Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova, sottolinea l'importanza della pianificazione della somministrazione delle terza dose di vaccino anti-Covid. Per Crisanti la terza dose "deve coinvolgere praticamente tutti. Deve essere una terza dose che ripercorre tutto quello che abbiamo fatto con la prima e la seconda. Altrimenti non avremo la copertura necessaria".  E se la dose booster, come da indicazioni, va somministrata a partire da 6 mesi dopo aver completato il ciclo vaccinale primario, "non è pensabile aspettare i 12 mesi della scadenza del Green pass - ragiona il virologo - Il Green pass dal punto di vista della sanità pubblica così non ha senso. Se vogliamo renderlo uno strumento di sanità pubblica, il Green pass deve durare 6 mesi" ed essere dunque rinnovato dopo il richiamo. 

Terza dose booster: cos'è, efficacia, quanto dura, chi la deve fare. La guida

"Serve un programma sistematico di vaccinazione anti-Covid"

"La riapertura delle discoteche, come l'aumento della capienza degli stadi, sono azioni che non possono essere disgiunte da un programma sistematico di vaccinazione anti-Covid che preveda anche la terza dose" ha aggiunto Crisanti. "Tutti i provvedimenti - ha aggiunto - vanno presi in base a due fattori: la situazione epidemiologica attuale e la sua prospettiva evolutiva. La situazione attuale sicuramente è positiva perché abbiamo pochi decessi al giorno, intorno a 30-40, che sicuramente riflettono livelli di trasmissione bassi", osserva.  Ma guardando alla possibile evoluzione futura, per l'esperto bisogna evitare di far salire i numeri mantenendo costante la copertura vaccinale "Se misure come l'apertura delle discoteche e l'aumento delle capienze" rispetto a quelle al momento previste "sono accompagnate da piano di vaccinazione della terza dose per i fragili, gli anziani, e per tutti quanti hanno senso. Altrimenti rischiamo di arrivare a una situazione peggiore di quella inglese in poco tempo".

Il confronto

Crisanti fa un parallelo con quanto sta accadendo in un altro Paese del Vecchio Contiente: "In Italia la situazione Covid è in questo momento positiva. Ci dobbiamo chiedere: perché siamo diversi dall'Inghilterra? Perché ci siamo vaccinati più tardi. Se probabilmente questa è la ragione più plausibile, allora è chiaro che andrà portato avanti un programma sistematico di vaccinazione che preveda anche la terza dose. Altrimenti", con tutte le attività che ripartono, "arriveremmo a una situazione peggiore dell'Inghilterra nel giro di 4 mesi". E quando si allargano le maglie per la ripresa delle varie attività, avverte, "va tenuta presente una cosa: che raggiungere un equilibrio come quello dell'Inghilterra, che ha 30-40mila casi al giorno e 150 decessi quotidiani, socialmente ed eticamente non credo sia una cosa accettabile per lungo tempo". Significa "che ogni anno avremmo circa 55mila morti Covid, cioè un numero pari al 9% di tutti i decessi annui di un Paese. E io non penso che sia accettabile avere un carico così elevato. Perché poi alla fine si pongono delle problematiche di questo tipo, etiche e di accettabilità sociale".  Nel Regno Unito nelle ultime 24 ore sono state segnalati altri 40.701 casi di Covid-19, il dato giornaliero più alto dal 6 settembre. Si tratta di un leggero aumento rispetto alla cifra di ieri dove i dati ufficiali del governo avevano confermato 39.851 casi, secondo quanto riporta il Guardian.  Sono inoltre 122 i decessi registrati nell'ultima giornata, in calo rispetto ai 143 decessi segnalati il ​​giorno prima.