Origine Covid: nessun virus da laboratorio, viene dai pipistrelli. Ecco il rapporto

Sono le conclusioni dell'indagine condotta in Cina sull'origine della pandemia

Un mercato di prodotto animali nell'area urbana di Wuhan

Un mercato di prodotto animali nell'area urbana di Wuhan

Wuhan (Cina) - Il nuovo rapporto messo a punto dall’Oms, dopo la missione in Cina, ha concluso che lo scenario piu’ probabile dell’origine della pandemia che ha messo in ginocchio il mondo sia stato la trasmissione del virus del Covid-19 dai pipistrelli all’uomo attraverso un altro animale e che la fuga del virus da un laboratorio sia “estremamente improbabile”: e’ quanto si legge nella bozza del documento, anticipato dall’agenzia Associated Press.

Le conclusioni del rapporto sulla missione Oms in Cina sono in gran parte in linea con quanto si attendeva. Il team, che e’ stato in Cina diverse settimane, suggerisce di fare ulteriori ricerche in varie aree ma chiude all’’ipotesi della fuga del virus dal laboratorio di Wuhan che per mesi e’ stato al centro dei sospetti. La diffusione del documento e’ stata piu’ volte rinviata, il che ha sollevato il timore che il governo di Pechino abbia fatto pressioni per arrivare a conclusioni che non gettassero la responsabilita’ sul gigante asiatico. 

Proprio questa sera, per l’ultima puntata del ciclo invernale, la trasmissione PresaDiretta su RaiTre torna a occuparsi alle 21.20 della spy story legata alle origini del virus, che in un anno ha già procurato milioni di morti e che tiene in scacco il mondo intero. Nell’inchiesta si cercherà di capire da dove arrivi veramente il SARS-CoV-2. Si è da poco conclusa a Wuhan, in Cina, l’inchiesta del team scientifico internazionale nominato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sulle origini della pandemia. Ma alla fine dell’indagine svolta da scienziati di tutto il mondo, il direttore generale dell’Oms Tedros Ghebreyesus ha dapprima ichiarato che sull’origine del virus ‘’le piste sono ancora tutte aperte’’. 

Più di un anno di attesa e mesi di preparazione, ma le risposte sulla più grande catastrofe sanitaria del secolo ancora non ci sono. PresaDiretta è riuscita a intervistare uno dei membri del team internazionale, Dominic Dwyer, microbiologo dell’Università di Sidney e a ricostruire con testimonianze esclusive e documenti inediti cosa è successo durante i 27 giorni della missione in Cina dell’Oms. E poi un viaggio in giro per l’Europa per raccontare le altre epidemie diffuse tra gli animali, di cui si parla poco ma che sono sempre più aggressive e pericolose anche per l’uomo. 

Il virus dell’aviaria che colpisce gli uccelli selvatici e da loro si trasmette agli allevamenti industriali di pollame di mezza Europa. Sembrava scomparso da anni, invece è tornato. Poi l’influenza suina, che è stata la prima pandemia del XXI secolo, quella provocata dal virus H1N1. Era stata dichiarata finita, ma i virus influenzali dei maiali che avevano contagiato l’uomo ora stanno tornando nei maiali e si stanno ricombinando. E poi il caso dei visoni danesi, uccisi a milioni perché contagiati dall’uomo con il virus SARS-CoV-2. L’equilibrio tra uomo e natura si è spezzato. Gli allevamenti intensivi rischiano di diventare delle bombe a orologeria e moltiplicatori di nuovi virus.