Covid, nuova tecnica che scova virus nei tamponi: "Meno falsi negativi e analisi in 2 ore"

Sviluppata in Italia CovidArray: nuova metodica, sensibile e rapida, per identificare SarsCoV2. Come funziona e perché potrebbe diventare importante anche per le diagnosi di routine: gli esperti

Coronavirus

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In Italia è stata sviluppata una nuova metodica, sensibile e rapida, per identificare il virus SarsCoV2 nei tamponi nasofaringei e salivari: chiamata CovidArray, promette di ridurre il tempo di analisi e i risultati falsi negativi. In futuro potrà essere integrata in una piattaforma automatica e, con l'aggiunta di nuovi componenti, potrà identificare le varianti del coronavirus oltre che distinguere i casi di Covid-19 da altre infezioni virali o batteriche delle vie respiratorie. Lo indica uno studio pubblicato sulla rivista Sensors dall'Istituto di scienze e tecnologie chimiche 'Giulio Nattà del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Scitec), in collaborazione con l'Irccs Ospedale San Raffaele, l'Ospedale Luigi Sacco, l'Università di Milano e la Fondazione Mondino di Pavia.

Come funziona

"Il metodo si basa sull'immobilizzazione di frammenti di Dna sulla superficie di lastrine di silicio rivestite con un polimero funzionale, in grado di legarsi all'acido nucleico del virus ottenuto dopo l'estrazione dal tampone: la positività del test è rilevata grazie a un marcatore fluorescente", spiega Francesco Damin, ricercatore Cnr-Scitec che ha condotto lo studio sotto il coordinamento di Marcella Chiari.  "L'elevata sensibilità di CovidArray, combinata con un metodo di estrazione dell'Rna virale alternativo alla metodica standard attualmente in uso, consente di ridurre i risultati falsi negativi e il tempo di analisi a circa 2 ore".

Al momento, CovidArray richiede ancora un lungo lavoro manuale. "Siamo in grado di analizzare fino a 16 campioni per volta, un numero ridotto rispetto alla capacità di analisi della metodica oggi in uso, ma non ci sono ostacoli concettuali all'integrazione del test in una piattaforma automatica", aggiunge il ricercatore del Cnr. "Inoltre la tecnologia realizzata è versatile e si può utilizzare per individuare altre patologie. CovidArray, aggiungendo nuovi componenti, può identificare le varianti di sarsCoV2 e differenziare Covid-19 da altre infezioni virali o batteriche del tratto respiratorio, diventando uno strumento adatto alla diagnosi di routine di un'ampia gamma di patogeni respiratori", conclude Damin.