Covid, variante Omicron 2: sintomi e diffusione. Perché è così contagiosa?

In sette regioni ha già superato Omicron 1. In Cina intanto si torna a morire

La variante della variante. I contagi da Omicron 2 rappresentano il 44,1% del totale in Italia, con diffusione in ogni regione e provincia. Se Omicron è dominante, la sottovariante continua a crescere. A dirlo è l'ultima flash survey sulla circolazione delle varianti di Sars-CoV-2 condotta da Iss e ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Ma quali sono i sintomi, l'incubazione, la durata della mutazione del covid? 

Sintomi e durata

La sottovariante "sembra essere più trasmissibile rispetto ad altre varianti di Sars-CoV-2", ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell'Agenzia europea del farmaco Ema. Più contagiosa quindi, ma con sintomi lievi in generale. La variante Omicron 2 non sembra infatti provocare effetti più gravi rispetto alla versione base di Omicron. Naso che cola, mal di testa, stanchezza con dolori muscolari, starnuti e mal di gola sono stati i sintomi più segnalati. Segnalati anche casi di nausea e diarrea. Rispetto alla versione 'tradizionale' del  covid, associato in particolare alla variante Delta, appaiono meno frequenti le segnalazioni alla perdita di olfatto e gusto, sintomi spia della malattia nelle precedenti ondate. I sintomi più lievi rischiano di essere confusi con sindromi da raffreddamento, quindi, molto comuni nei mesi invernali e decisamente diffusi tra i bambini. La durata media della malattia è di 5-7 giorni con una incubazione di 3 giorni in media. 

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Diffusione

Nello specifico Omicron 2 ha già superato Omicron 1 in 7 Regioni/Province autonome d'Italia: al 7 marzo, la sua prevalenza supera quota 50% in Liguria (79,7%, la punta massima), Pa di Bolzano (75%), Umbria (65%), Lombardia (62,5%), Friuli Venezia Giulia (59,1%), Emilia Romagna (58,3%) e Piemonte (54,4%). L'unica Regione con Omicron 2 ancora assente è la Valle d'Aosta (0%), non a caso l'unica area 'gialla' in un'Italia 'rosso scuro' nella mappa aggiornata ieri dall'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Omicron 2 si avvicina al 50% in Lazio (47,5%) e Toscana (47,1%). Seguono Marche e Molise (41,2%), Sardegna (40,8%), Veneto (38,5%), Calabria (36,2%), Puglia (34,3%), Sicilia (30,3%), Campania (28,9%), Basilicata e Pa Trento (25%), Abruzzo (23,6%).   

Brusaferro

Dall'ultima flash survey sulle varianti di Sars-CoV-2, "sappiamo che la variante Omicron è più trasmissibile; praticamente ormai è totalizzante la sua circolazione nel nostro Paese e il sottolignaggio BA.2", noto come Omicron 2, "rappresenta oltre il 40% dei sequenziamenti effettuati durante" l'indagine. A spiegarlo è stato il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro. Secondo le informazioni mostrate dall'esperto, "per i dati finora disponibili non si evidenzia una differenza nella gravità della malattia associata ai due sottolignaggi BA.1 e BA.2". Per Brusaferro "è importante continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione di queste varianti".

Cina

Intanto la Cina registra i primi decessi da Covid-19 dal gennaio del 2021, mentre è alle prese con un'ondata di nuovi casi Omicron. Due persone sono morte nella provincia di Jilin, nel nord-est del Paese, la più colpita dall'attuale ondata di contagi, dove è stato registrato quasi l'80% dei 2.157 nuovi casi di coronavirus accertati dalle autorità.  I due decessi portano a 4.638 il numero delle vittime di coronavirus in Cina.