Covid, Ema valuta se e quando vaccinare i bambini tra i 5 e gli 11 anni

Il parere entro due mesi per il vaccino BioNTech/Pfizer. Bassetti: sono favorevole e lo raccomanderò

Agenzia europea per i medicinali

Agenzia europea per i medicinali

Entro un paio di mesi Ema ( Agenzia europea per i medicinali) comunicherà se anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni possono vacchinarsi contro il Covid. Ema infatti ha avviato la valutazione della somministrazione del vaccino BioNTech/Pfizer anche per questa classe d'età.  Il vaccino è attualmente autorizzato per chi ha un'età pari o superiore a 12 anni. Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Ema esaminerà i dati sul vaccino, compresi i risultati di uno studio clinico in corso che coinvolge bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, al fine di decidere se raccomandare di estenderne l'uso.  Il parere del Chmp sarà quindi trasmesso alla Commissione Europea, che emetterà una decisione finale.

Se autorizzato, il vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech per i bambini di 5-11 anni si baserà sulla nuova formulazione  "pronta all'uso" appena approvata dall'Agenzia europea del farmaco Ema, con il suo Comitato per i medicinali a uso umano Chmp. A spiegarlo sono state le due aziende, l'americana Pfizer e la tedesca BioNTech, in una nota in cui esprimono soddisfazione per il parere positivo arrivato dall'ente regolatorio Ue alla nuova formulazione, che non richiede la diluizione del concentrato e sarà disponibile in una confezione da 10 flaconcini (60 dosi in totale). Le due compagnie prospettano dunque anche un eventuale utilizzo per i più piccoli della nuova formulazione, che "sarà adattata per consentire un livello di dose inferiore, pari a 10 microgrammi dopo la diluizione". Mentre per la popolazione nella quale è già stato approvato il vaccino, quindi dai 12 anni in su, la nuova formulazione "sarà disponibile in un'implementazione graduale a partire da inizio 2022".

Una valutazione quella dell'Ema annunciata proprio nei giorni in cui in Inghilterra si assiste a un aumento consistente dei ricoveri tra i più giovani  (34% maggiori di quanto accadeva a gennaio), anche se il numero di decessi resta basso. Per Antonella Viola, immunologa dell'università di Padova, dal  grafico dei ricoveri ospedalieri per fasce di età" in Gran Bretagna  si vede come siano a livelli massimi nella popolazione 0-14 anni, quella che non è stata vaccinata" contro il coronavirus Sars-CoV-2.  Osservare il trend inglese, spiega la scienziata su Facebook, aiuterà a rispondere a "una delle domande più sensate che possiamo porci in questi giorni", e che "riguarda le condizioni che porteranno alla fine dell'emergenza e quindi delle regole in atto, Green pass incluso. Quando potremo liberarci di Green pass e mascherine? C'è chi sta ricominciando a lanciare numeri sulle percentuali di vaccinati, ma credo - sottolinea Viola - che dobbiamo considerare un aspetto importante: al momento tutti i bambini sotto i 12 anni non sono vaccinabili e tocca alla comunità proteggerli".

La possibilità di estendere il vaccino anche ai bambini tra i 5 e i 12 anni  trova il favore di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. "Io sono favorevole" al vaccino anti-Covid per la fascia dei bambini dai 5 agli 11 anni e "lo raccomanderò". Ma "certo ci vorrà un approccio soft. Però vaccinare in questa fascia di popolazione giovane e in età scolare aiuterà ad aumentare la sicurezza delle scuole soprattutto in ottica 2022. Avremo così dalle elementari alle superiori tutti gli studenti coperti". Secondo Bassetti, "quando si potranno vaccinare anche i bambini andrà fatto sempre con un approccio soft, e non spingendo come giustamente abbiamo fatto nei mesi passati e ora perché era necessario immunizzare gli anziani e gli adulti"