Mortalità vaccini Covid, Aifa: "Un decesso ogni 5 milioni di dosi"

L'Agenzia italiana del farmaco ha aggiornato i dati. Il tasso di mortalità vaccino per vaccino

Vaccinazioni Covid

Vaccinazioni Covid

Un morto ogni 5 milioni di dosi di vaccini somministrati (0,2 decessi ogni milione di dosi). E' questo, secondo i documenti dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), il tasso di mortalità legato alla somministrazione dei vaccini anti-Covid.

"Solo" 27 casi (3,6%) su 748 decessi sono infatti stati valutati come correlabili ai vaccini anti Covid, cioè circa 0,2 casi ogni milioni di dosi somministrate.

Il rapporto Aifa

È quanto si legge nel rapporto Aifa nel quale si sottolinea che 22 sono già descritti nei rapporti precedenti e che le 5 segnalazioni rimanenti si riferiscono a 2 casi di trombosi trombocitopenica a seguito di vaccinazione con vaccino a vettore adenovirale in 2 pazienti per i quali si sono ora resi disponibili i documenti per l'esame; in 3 casi i pazienti sono morti per complicanze legate al COVID-19 dopo aver completato il ciclo vaccinale (cioè vaccinazione inefficace).

Le segnalazioni

secondo i dati diffusi sono 879 le segnalazioni gravi che hanno avuto esito fatale, indicato al momento della segnalazione o come informazione acquisita successivamente al follow-up - si legge ancora nel rapporto Aifa - indipendentemente dalla tipologia di vaccino, dal numero di dose e dal nesso di causalità.

Il tasso è sovrapponibile a quanto riportato nel Rapporto precedente: 0,65 eventi con esito fatale segnalati ogni 100.000 dosi somministrate. «Si tratta - sottolinea l'Aifa - di un insieme molto eterogeneo di segnalazioni che sono state attentamente monitorate nel tempo, con l'obiettivo di raccogliere per ciascuna scheda il maggior numero di informazioni possibili, come cartelle cliniche e referti degli accertamenti eseguiti, compresi i referti autoptici qualora disponibili».

Sesso ed età dei morti

Il 53% dei casi (462) riguarda donne, il 46% uomini (408) mentre l'1% (9) non riporta questo dato. L'età media è di 79 anni e nel 71,4% dei casi il tempo intercorrente tra la somministrazione e il decesso è compreso tra 0 e 14 giorni, non definito nel 6,8% dei casi e con intervallo maggiore di 14 giorni nel rimanente 21,8% dei casi. In 509 casi il decesso è registrato dopo la 1 a dose, in 275 dopo la 2 a e in 95 dopo la 3 a dose. L'85,1% (748/879) delle segnalazioni con esito di decesso presenta una valutazione del nesso di causalità con l'algoritmo dell'OMS, prosegue il Rapporto, in base al quale il 58,4% dei casi (437/748) è non correlabile, il 28,5% (213/748) indeterminato e il 9,5% (71/748) inclassificabile per mancanza di informazioni sufficienti.

La mortalità vaccino per vaccino

Per quanto riguarda la distribuzione delle segnalazioni con esito di decesso per tipologia di vaccino, per Comirnaty (Pfizer) sono 569 i casi fatali con un tasso dello 0,64 per 100mila dosi somministrate; Spikevax (Moderna) 162 (0,48); Vaxzevria (Astrazeneca) 31 (2,06); Janssen (Johnson & Johnson) 117 (0,96) per un totale di 879 casi fatali ed un tasso dello 0,65