Covid e viaggi, il turismo è vietato in Italia ma non all'estero

In Italia è tutto fermo fino al 30 aprile ma andare in aeroporto in zona rossa e partire si può: protestano gli albergatori

Pantelleria: un’isola diversa (da Angelo Malcotti)

Pantelleria: un’isola diversa (da Angelo Malcotti)

In Italia, ormai lo sappiamo molto bene, non è consentito muoversi tra le regioni fino al prossimo 30 aprile se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Ma non solo: chi si trova in zona arancione non può uscire neanche dal proprio Comune di residenza, mentre chi è in zona rossa non può uscire dalla propria abitazione. Con tutte queste limitazioni, si può quindi affermare che fino alla fine del prossimo mese sarà "vietato il turismo" in Italia.

C'è però una recente nota del gabinetto del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese che ha scatenato molte polemiche: secondo questa nota alle limitazioni sopra descritte esiste però un'eccezione: "sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza per i viaggi turistici che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento". Occorrerà l'autocertificazione in questi specifici casi, ma di fatto si può partire dall'Italia per andare in vacanza all'estero

LA PROTESTA DI FEDERALBERGHI

"Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia", protesta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi.

I PAESI STRANIERI DOVE SI PUÒ ANDARE

Per turismo si può andare in diversi Paesi: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco ma rispettando le restrizioni locali e al ritorno in Italia nella maggior parte dei casi è obbligatorio sottoporsi al tampone.

UN PROBLEMA NON SOLO ITALIANO

Questa "falla legislativa" che vieta il turismo "interno" ma non quello verso paesi stranieri non è un caso solo Italiano. Sono infatti sempère di più i cittadini che si stanno organizzando per scappare da restrizioni e controlli. In Germania, ad esempio, migliaia di tedeschi desiderosi stanno fuggendo dalla chiusure imposte dal governo verso lidi dove passare le vacanze pasquali (gettonatissima l'isola spagnola di Maiorca). Pare che i soli due giorni alle Baleari ssiano atterrati circa 130 aerei provenienti dalla Germania.

Ma tantissimi sarebbe anche in francesi, in fuga soprattutto verso Madrid, dove è stata autorizzata l’apertura serale a bar e ristoranti, così come a palestre e piscine. Altra gettonata via di fuga sono le crociere: scappare in mare e allontanarsi da zone rosse e lockdown è una delle soluzioni a cui le grandi compagnie continuano a incoraggiare con ottimi risultati nelle richieste. Un tampone con esito negativo e il viaggio è permesso.