Covid, terza dose in Italia: Quando e perché. L'esperto: ci vaccineremo una volta all'anno

Dopo quanti mesi diminuisce l'immunizzazione? Israele ha già iniziato una campagna per la terza dose

Vaccinazioni

Vaccinazioni

Molti non hanno ancora completato il primo ciclo vaccinale (due dosi, se si escludono le persone a cui è stato somministrato il monodose Johnosn & Johnson) che già si parla di terza dose. Ma non solo. Ci sono diversi medici e virologi che ipotizzano che occorrerà effettuare una vaccinazione all'anno contro il Covid-19.

I Paesi che hanno detto ok alla terza dose

Diversi Paesi negli ultimi giorni hanno deciso, o stanno valutando, di avviare una campagna di vaccinazione con la terza dose. In particolare chi per primo è partito con la campagna vaccinale starebbe osservando un calo della copertura dei vaccini contro il Coronavirus dopo 8-9 mesi dalle prime somministrazioni. Israele, nei giorni scorsi, ha iniziato una massiccia campagna di vaccinazione con la terza dose agli over 60. Stessa cosa stanno valutando gli Usa dove si attende a ore una deciosione per la terza dose agli immunodepressi. "Si', probabilmente servira' una terza dose, non per tutti subito ma comunque per i piu' anziani e fragili in questa fase, si impara ad ogni passo", ha spiegato il presidente francese Macron in un nuovo video girato come selfie da Fort Bregancon, la residenza estiva dei capi di Stato francesi. Ieri l'Organizzazione mondiale della sanita' ha chiesto una moratoria per la terza dose dei vaccini anti-Covid almeno fino alla fine di settembre, in modo da poter vaccinare anche i Paesi piu' poveri e pareggiare il drammatico gap nella distribuzione delle dosi tra Paesi ricchi e Paesi poveri. In Gran Bretagna Il Telegraph nei giorni scorsi ha scritto che il ministro per le vaccinazioni Nadhim Zahawi ha informato i parlamentari del piano, che include l'obiettivo di consegnare una media di quasi 2,5 mln di terze dosi alla settimana, con un ruolo aumentato delle farmacie. Una portavoce del Dipartimento della Salute ha detto che "il governo si sta preparando per un programma per una terza vaccinazione e il Jcvi ha pubblicato un parere provvisorio su chi dovrebbe avere la priorità per una possibile  terza vaccinazione a partire da settembre 2021". "Il programma per il booster - ha aggiunto - che assicurerebbe che milioni di persone vulnerabili alla Covid-19 conservino per l'inverno la protezione che hanno ricevuto dalla prima e dalla seconda  dose, anche contro nuove varianti, sarà deciso sulla base del parere finale del Jcvi".

La durata della copertura dei vaccini

Resta da capire quanto a lungo possa durare. I dati di Israele, che ha cominciato a vaccinare la popolazione in gennaio, indicano che la protezione tende a diminuire: mentre nei vaccinati in aprile è ancora del 75%, nei vaccinati in gennaio è scesa al 16%. Di qui la decisione di Israele di somministrare la terza dose di vaccino anti Covid-19 agli over 60. In Italia i dati dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) indicano che la protezione dalla malattia sintomatica è del 60%, mostra cioè un calo, mentre quella dai ricoveri supera il 90%. La Gran Bretagna, che fino a poche settimane fa pubblicava regolarmente i dati sull'efficacia è recentemente silenziosa, rileva il fisico Giorgio Parisi, dell'Università Sapienza di Roma e dell'istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Per il fisico la possibile riduzione nel tempo dell'efficacia dei vaccini anti Covid-19 è un aspetto da considerare fin da adesso perché, «se fosse confermata la tendenza che Israele ha cominciato a osservare, fra due o tre mesi potremmo trovarci ad affrontare un aumento dei contagi». Le evidenze attuali paiono dunque indicare che dopo 8-9 mesi l'efficacia dei vaccini comincia decadere.

Una dose all'anno

Diversi esperti avanzano poi la possibilità che venga effettuata una vaccinazione ogni anno. La circolazione del coronavirus, nonostante le campagne di vaccinazione a livello mondiale, continuerà presumibilmente nel tempo. In particolare a causa dello sviluppo delle varianti, alcune delle quali potrebbero essere in grado di aggirare le difese immunitarie sviluppate dagli attuali vaccini. Potrebbe infatti essere necessario un "aggiustamento" dei vaccini per renderli efficaci contro i nuovi ceppi un po' come avviene ogni anno con il vaccino antinfluenzale. L'ultima conferma arriva ad un'intervista rilasciata da Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), al Corriere della Sera. "Verosimilmente sia necessaria una vaccinazione ogni anno, ma sarà una decisione collegiale da prendere nei prossimi mesi", ha detto.

Gli esperti

Un aspetto importante da capire ora sarà cosa fare con le persone che sono state vaccinate da molto tempo, più di 8 mesi fa, quindi i primi immunizzati" d'Italia, quelli che hanno inaugurato la campagna vaccinale anti- Covid da fine dicembre 2020 in poi. "Perché ormai comincia a essere abbastanza importante la possibilità che sia necessaria una terza dose". A evidenziare all'Adnkronos Salute la necessità di valutare adesso la questione è Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'ospedale San Raffaele di Milano e docente all'università Vita-Salute.  Una riflessione andrà affrontata, a suo avviso, "anche per chi ha fatto il ciclo vaccinale completo a inizio anno", gran parte sanitari. "Io ritengo che la terza dose si arriverà perlomeno a consigliarla alle persone fragili, con patologie e over 70", osserva l'esperto. Altri Paesi hanno già imboccato questa strada. Da Israele che ha scelto di coprire con un altro richiamo vaccinale anti-Covid gli over 60, alla Germania che comincia dasi gruppi a rischio. "E penso che ci arriveremo tutti", conclude Clementi.