Tamponi rapidi Covid da medico di base: ecco come funziona

A chi sono destinati? Cosa fare in caso di risultato positivo e di responso negativo? Ecco tutto quello che c'è da sapere

Tamponi Covid (foto d’archivio)

Tamponi Covid (foto d’archivio)

Milano, 25 noevembre 2020 - Sono state approvate oggi dalla Giunta regionale le linee guida d’indirizzo per la Medicina Generale in tema di effettuazione dei tamponi antigenici rapidi. Il testo del provvedimento è stato confrontato con le principali associazioni sindacali di categoria. “Si tratta di un passaggio molto importante – ha spiegato l'assessore Giulio Gallera – che valorizza e responsabilizza la figura del Medico di famiglia collocandolo al centro dell’azione sanitaria territoriale. In questa prospettiva è determinante il contributo dei Medici di Medicina Generale nel percorso diagnostico dell’infezione da SARS-CoV-2 per una migliore e rapida gestione dei pazienti Covid-19“. Cosa cambia? "Una nuova opportunità diagnostica è data dalla utilizzazione della metodica dei tamponi antigenici rapidi – ha spiegato l’assessore – le cui caratteristiche consentono l’esecuzione del test diagnostico presso uno studio medico o in aree dedicate senza la necessità di essere effettuato in un laboratorio”.

Chi può fare i tamponi rapidi col medico di base

Il medico di medicina generle esegue il test antigenico per i propri assistiti o quelli della forma associativa a cui appartiene, qualora operi nel proprio studio professionale, prevedendo l’accesso su prenotazione e previo triage telefonico, in caso di contatti stretti asintomatici individuati dal Medico di Medicina Generale oppure individuati e segnalati dal Dipartimento di Prevenzione secondo le indicazioni fornite dalla Direzione Generale Welfare, casi sospetti che il Medico di Medicina Generale durante il setting ambulatoriale o domiciliare decide di sottoporre a test rapido o contatti stretti asintomatici allo scadere dei 1O giorni di isolamento identificati in base ad una programmazione di Agenzia preventivamente concordata.

Positivo o negativo: cosa fare in base al risultato 

In caso di test Ag-RDTs POSITIVO: per i casi previsti, viene prenotato il tampone per la ricerca molecolare del genoma virale quale conferma diagnostica. In seguito ad eventuale conferma di caso con test molecolare sarà indicata la quarantena per i contatti stretti.

In caso test Ag-RDTs NEGATIVO: tenuto conto che il risultato Ag-RDT negativo non può escludere completamente un’infezione COVID-19, il MMG/PLS in base ai sintomi presentati dal paziente può decidere se richiedere il tampone per la ricerca molecolare oppure proseguire il monitoraggio clinico. In caso di esito negativo il medico che ha eseguito il tampone rilascia attestazione al paziente.