Super Green pass: settimana cruciale. Attesa per il nuovo decreto Covid

In arrivo le nuove regole sulla certificazione verde, a favore dei vaccinati. Bolzano a rischio zona gialla

Green Pass

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Roma - Quella che sta iniziando è una settimana cruciale sul fronte della lotta alla pandemia. Nell'Europa attraversata dalla quarta ondata, affrontata stringendo le maglie delle restrizioni, l'Austria fa partire il contestato lockdown anti-Covid, il Belgio (dove è andata in scena una violenta protesta) sempre ha introdotto di nuovo le mascherine contro il Covid, lo smart working e limiti per i non vaccinati. E l'Italia? Sono diversi gli appuntamenti e le decisioni da tenere sotto controllo. Anche perché i nuovi contagi, dopo il picco dell'altro giorno a 11.555, sono sempre intorno alla soglia psicologica dei 10mila. 

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Oggi alle 18 si terrà l'atteso incontro tra Governo e regioni per decidere i prossimi passi. Poi a metà settimana è previsto il consiglio dei ministri che deciderà le nuove regole sul Green pass. Infine, venerdì la solita cabina di regia con i dati del monitoraggio settimanale, che chiarirà le sorti di zone come l'Alto Adige, dove la zona gialla sembra ormai questione di tempo. 

L'incontro Regioni-Governo

L'incontro con il governo è stato chiesto a gran voce dai governatori. "Ci confronteremo per immaginare ulteriori soluzioni. E' chiaro che siamo dentro una partita. L'acqua del virus, in questa quarta ondata, si alza e noi dobbiamo alzare il livello di attenzione", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, ammettendo che "non essere preoccupati sarebbe da irresponsabili". Le sensibilità, nell'esecutivo come nel fronte dei governatori, sono diverse. Basti guardare - per dirne una - all'obbligo di vaccinarsi: non è al momento al vaglio di Palazzo Chigi, ma c'è chi nel governo non lo esclude. Il primo ad aprire, ai microfoni di Radio Rai 1, è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Noi siamo stati i primi a introdurre l'obbligo vaccinale per i sanitari. Bisogna riflettere se farlo con altre categorie - spiega - quelle che sono a contatto con il pubblico, tipo le forze dell'ordine o chi lavora nella grande distribuzione. 

In particolare, le Regioni, con le dovute differenze tra governatori, chiedono chiarezza sulle restrizioni in vista delle festività natalizie. Massimiliano Fedriga, presidente della conferenza delle Regioni e della regione Friuli Venezia Giulia precisa: "Chiederemo di introdurre il più presto possibile delle misure che tengano insieme questi due fattori: cioè favorire le vaccinazioni, magari garantendo in caso di passaggio di zona, la possibilità di superare le restrizioni per le persone che si sono vaccinate o per coloro che hanno superato la malattia. Poi decidiamo anche qual è il tempo della vaccinazione che va preso in considerazione. Questo potrebbe raggiungere due risultati: favorire l'adesione alla campagna vaccinale degli ultimi indecisi e dall'altra dare certezze ai ristoratori, albergatori, negozianti. E' una misura che apre un po' di più, non di meno. Non stiamo parlando di escludere qualcuno, stiamo dicendo a chi ha un minore rischio di ospedalizzazione che può fare un po' più di cose. Non è una questione di chiudere, ma di aprire un po' più per qualcun altro". 

Le nuove regole del super Green pass

L'idea del Governo - che dovrà poi affrontare la questione dei controlli e degli eventuali risvolti riguardo alla privacy - è quella di limitare la validità del certificato ottenuto con i tamponi solo per l'accesso al lavoro o ai servizi essenziali, esclusi dunque i luoghi di ritrovo, aggregazione e socialità, come cinema, ristoranti o stadi. Le restrizioni avrebbero comunque effetto solo in caso di cambio dei colori delle regioni, che al momento però non sono all'orizzonte. E ancora: il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, conferma che si sta lavorando per "prevedere l'obbligatorietà della terza dose per le categorie per cui è già previsto l'obbligo vaccinale" e la "riduzione della validità del Green pass" che potrebbe passare dagli attuali 12 ai 9 mesi. Sul tavolo anche la riduzione da 6 a 5 mesi del richiamo della prima dose. Misure che, presumibilmente, potrebbero arrivare già nel prossimo consiglio dei Ministri e potrebbero essere valide da dicembre.

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Le zone gialle

L'Alto Adige nei prossimi giorni potrebbe diventare il primo territorio italiano ad entrare in "zona gialla". Sarà una nuova zona gialla molto probabilmente molto simile al modello austriaco, ovvero che darebbe possibilità di mobilità solo a vaccinati (geimpft) e guariti nei sei mesi (genesen). Il tampone resterà valido solo per recarsi sul posto di lavoro. In provincia di Bolzano in queste ultime settimane sempre più persone si stanno sottoponendo alla prima inoculazione del vaccino contro il Covid-19 ma resta sempre molto forte il blocco dei "no vax".

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L'andamento della pandemia

"Per la terza settimana consecutiva registriamo un incremento del 20% nel dato di mortalità per Covid. Si tratta nella stragrande maggioranza di non vaccinati, la cui età media si abbassa a circa 60 anni. Alla terza settimana, che è in corso e conferma questi numeri, tale andamento diventa trend". A dirlo è Amerigo Cicchetti, direttore di Altems, l'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica di Roma. Secondo Cicchetti, per invertire il trend bisogna "intervenire subito" e la prima misura è "incentivare fortemente le terze dosi, anche riaprendo gli hub delle metropoli da poco chiusi".

A questo proposito il Governo ha anticipato a lunedì la somministrazione della terza dose di vaccino in età tra 40 e 59 anni. 

Così in Europa

In Germania, dove solo il 67,5% della popolazione è immunizzata, le autorità parlano di "lockdown de facto per i non vaccinati". La situazione è particolarmente grave in Sassonia e in Baviera, ma l'allarme è forte in tutto il Paese (negli ultimi giorni una media di 65mila contagi giornalieri) con le terapie intensive già in affanno. Per la popolazione vale la regola del "2G", cioè l'accesso nei luoghi pubblici solo per chi è vaccinato o guarito dal virus. "Davanti a noi c'è un inverno durissimo, restiamo uniti e vacciniamoci", è l'appello lanciato dalla cancelliera uscente, Angela Merkel.

La Francia ha reintrodotto dal 15 novembre in tutti i dipartimenti l'obbligo di mascherina nelle scuole elementari, e dal 15 dicembre gli over 65 dovranno obbligatoriamente ricevere la terza dose di vaccino per conservare il Green pass. L'Olanda, invece, dal 13 novembre ha ripristinato il coprifuoco alle 20 per bar e ristoranti, e alle 18 per le attività commerciali non essenziali. In Danimarca, dove le restrizioni erano state abolite a settembre, il governo ha reintrodotto il "Coronapass", estendendolo a tutta la popolazione dai 15 anni in su. In Belgio è tornato l'obbligo di mascherina anche all'aperto, e lo smartworking per quattro giorni alla settimana. 

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