Covid scuola, Dad e quarantene: regole più semplici. Le ipotesi

Cresce la voglia di normalizzazione nel Paese. Tutte le misure allo studio del Governo

Studente in Dad, la didattica a distanza

Studente in Dad, la didattica a distanza

Norme più semplificate e più omogenee in arrivo soprattutto per il mondo della scuola, le quarantene e in particolare sul fronte della Didattica a distanza che passerà da 10 a 5 giorni. E' questo il punto fermo relativo alle nuove misure che il governo varerà nei prossimi giorni (non, quindi, nel consiglio dei ministri di oggi). Inoltre, l'obiettivo è fare meno tamponi anche se, con il decreto pubblicato venerdi' in Gazzetta ufficiale, è già così: se vai in didattica a distanza ma sei vaccinato o guarito, al rientro non devi portare il tampone (vale da 0 a 18 anni). Sul tavolo dell'esecutivo una generale riduzione delle misure anti-Covid peraltro auspicate anche da buona parte dei virologi che a fronte di un calo dei contagi, la vaccinazione dei oltre il 90% della popolazione, chiedono un allentamento delle restrizioni.

La voglia di una normalizzazione tra i cittadini comunque cresce e il Governo studia una rimodulazione delle attuali misure in scadenza  - l'obbligo di mascherina all'aperto anche in zona bianca, il divieto di feste e concerti all'aperto e la chiusura delle discoteche - e sistema dei colori fino alla durata del Green pass. Si va invece verso la conferma sulla stretta dai No-vax over 50.

Nuove regole in caso di contagi

E' allo studio un cambio delle regole in caso di contagi a scuola. L'ipotesi è che tutte le misure siano comunque uniformi, dalle primarie fino alle superiori. Le classi dovrebbero andare in Dad a partire dai 3 contagi mentre nel caso fossero 2, rimarrebbe a casa solo chi non è vaccinato o chi è vaccinato da piu' di 120 giorni e non ha fatto il booster o chi è guarito da più di 120 giorni.

Le attuali regole

  • Nidi e scuole dell'infanzia: da 0 ai 6 anni, con "un caso di positività", si sospende l'attività didattica della classe per 10 giorni, con quarantena di pari durata e test di uscita, molecolare o antigenico, negativo.
  • Elementari: con "un solo caso di positività nella classe", gli alunni restano in presenza ma "si raccomanda di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri". In questo caso è prevista la "sorveglianza con test antigienico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni". Sempre alle elementari, "in presenza di almeno due casi positivi", si sospende l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per la durata di 10 giorni con  quarantena di pari durata e test in uscita.
  • Medie e superiori: alle medie e superiori, in presenza di un caso di positività nella classe, la didattica prosegue in presenza, con l'obbligo di indossare mascherine FFP2 almeno per 10 giorni, ma "si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri". Dai due positivi in classe in poi «le misure previste sono differenziate in funzione dello stato vaccinale". Gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, che lo abbiano concluso da più di 120 giorni, che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, andranno in Dad per 10 giorni (con quarantena della durata di 10 giorni e test di uscita negativo per rientrare).

La situazione delle classi

Secondo un sondaggio dell'Associazione nazionale presidi (Anp), la scorsa settimana era in Didattica a distanza circa il 32% delle classi dell'infanzia e il 23% della primaria. Mentre alle superiori la percentuale scende al 9%, con un 29% di classi in Didattica digitale integrata (modalità che non è presente nell'infanzia e nella primaria), per un totale di 38% di classi in qualche modo assenti. Per quanto riguarda il personale docente e ATA la media nazionale degli assenti si attesta intorno al 7%

Durata Green Pass

Sul tavolo dell'esecutivo c'è il tema dell'estensione della durata del Green pass per chi ha fatto il booster. Da martedì 1 febbraio il certificato verde durerà sei mesi dai nove attuali e dunque chi ha fatto il richiamo a settembre si vedrà scadere il pass a marzo senza possibilità di rinnovo. Il governo ha già deciso che il problema verrà risolto allungandone la durata, visto che al momento non è stata autorizzata la quarta dose, ma la discussione è ancora aperta sulla durata dell'estensione: renderlo illimitato oppure portarlo fino allo scadere dello stato d'emergenza, al momento fissato al 31 marzo, o fino al 15 giugno, data in cui in base ai provvedimenti in vigore il green pass non dovrà più essere utilizzato.

Mascherina all'aperto

Oggi scade l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto anche in zona bianca, il divieto di feste e concerti all'aperto e la chiusura delle discoteche. Al momento la linea prevalente pare essere quella di prorogare le misure per almeno un mese, anche se per quanto riguarda la chiusura delle discoteche c'è anche l'ipotesi di una mini proroga di 15 giorni.

No-vax over 50

La stretta riguarderà gli over 50 che non si sono sottoposti al vaccino obbligatorio. Si tratta di circa un milione e mezzo di persone che dovranno pagare una sanzione una tantum di 100 euro, come deciso dal decreto che ha imposto l'obbligo vaccinale per quella fascia d'età. Saranno esentate, ovviamente, le persone che non hanno fatto il vaccino per motivi di salute, salvo la presentazione di una certificazione medica. I controlli per le sanzioni saranno fatti a campione e le multe saranno inviate dall'Agenzia delle Entrate su segnalazione del Ministero della Salute.