Covid, contagi a scuola e quarantene: le nuove disposizioni da osservare / FAQ

Il vademecum aggiornato per le famiglie su contatti stretti e differenze tra vaccinati e non

Covid, studenti a scuola con la mascherina chirurgica

Covid, studenti a scuola con la mascherina chirurgica

Nei giorni scorsi Ats Milano Città Metropolitana ha aggiornato le Faq relative ai comportamenti da tenere in caso di contagio da Covid e varianti di studenti o famigliari. Di conseguenza, le famiglie hanno ricevuto dagli istituti scolastici le nuove disposizioni. Vediamole insieme sotto forma di quesiti.

1. Cosa deve controllare ogni mattina la famiglia prima di portare l’alunno/a a scuola? Occorre misurare a casa la temperatura corporea e verificare che l’alunno/a non abbia altri sintomi sospetti Covid. In caso di febbre ≥ 37.5 C° o di dubbio circa lo stato di salute, non portare l’alunno/a a scuola, contattare il Pediatra o il Medico curante e attenersi alle sue indicazioni.

2. Cosa deve fare la famiglia in caso l’alunno/a manifesti sintomi sospetti Covid a casa? L’alunno/a deve rimanere a casa. È necessario contattare tempestivamente il Pediatra o il Medico curante e attenersi alle sue indicazioni. Nel caso sia necessario effettuare un tampone, è possibile recarsi senza appuntamento nei punti prelievi individuati.

3. Cosa deve fare la scuola in caso l’alunno/a manifesti sintomi sospetti Covid a scuola? Nel caso in cui l’alunno/a presenti sintomi compatibili con Covid-19, all’interno delle scuole, va ospitato nella stanza dedicata o area di isolamento, come da procedura di sicurezza, e devono essere avvisati i genitori. Il Referente Covid o altro incaricato scolastico deve tempestivamente avvisare i genitori della necessità dell’allontanamento dell’alunno/a e segnalare l’allontanamento ad ATS Milano tramite l’apposito portale informatico. Nella fase di affidamento del minore al genitore o di allontanamento dello studente maggiorenne, la scuola deve apporre il suo timbro sul modulo di autocertificazione per effettuare il tampone. La scuola non deve mettere in atto alcun provvedimento a carico dei compagni di classe e del personale che potranno continuare la frequenza scolastica.

4. Cosa deve fare la famiglia in caso l’alunno/a venga allontanato da scuola per sintomi sospetti Covid? Contattare tempestivamente il Pediatra o il Medico curante e attenersi alle sue indicazioni (compresa quella per l’esecuzione dell’eventuale tampone). Potrà eseguire il tampone senza prenotazione il solo soggetto (studente o personale scolastico) che abbia già ricevuto un’indicazione dal proprio Medico o che provenga direttamente dalla Scuola e non sia riuscito a mettersi in contatto con il proprio Medico/Pediatra. Inoltre, è necessario presentarsi al Punto Tamponi provvisti di: 1) autocertificazioni, timbrata dalla scuola (vedi FAQ n. 3); 2) fotocopia della Carta di Identità, 3) fotocopia del Codice Fiscale (Questi documenti saranno oggetto di verifica, e ogni falsa dichiarazione sarà trasmessa alla Procura della Repubblica per le sanzioni del caso).

5. Cosa deve fare l’alunno/a se gli è stato prescritto o se è in attesa dell’esito deltampone? In attesa dell’esecuzione o dell’esito del tampone, l’alunno/a NON deve andare a scuola e deve rimanere in isolamento. Se l’esito è negativo e dopo valutazione del Pediatra di Famiglia o Medico curante, l’alunno/a potrà riprendere la frequenza scolastica dietro presentazione di attestazione del Pediatra di Famiglia o Medico curante. 

6. Cosa succede se un alunno/a o un operatore risulta positivo al Covid? L’ATS in collaborazione con la Direzione della scuola identifica i soggetti che possono aver avuto contatti stretti con il caso risultato positivo (ad es. i compagni di classe, insegnanti ed eventuali altre persone della scuola). I soggetti classificati come contatti stretti non potranno frequentare la scuola poiché saranno da ATS posti in quarantena (vedi FAQ n. 7). I soggetti che non sono stati identificati come contatti stretti possono continuare la frequenza scolastica. L’alunno/a positivo al Covid dovrà osservare un periodo di isolamento obbligatorio: • di almeno 10 giorni dal riscontro della positività, purché siano trascorsi almeno 3 giorni senza sintomi, a cui dovrà seguire un tampone naso-faringeo molecolare. L’esito negativo del tampone conclude l’isolamento. In caso di persistenza della positività, l’isolamento si conclude dopo 21 giorni dall’effettuazione del primo tampone positivo, purché siano trascorsi 7 giorni dalla fine di eventuali sintomi. In caso con variante beta (sudafricana) comunicata da ATS è sempre necessario un tampone naso- faringeo molecolare negativo per concludere l’isolamento. Per il rientro a scuola è necessaria l’attestazione di rientro sicuro in comunità rilasciata dal Pediatra o Medico curante.

L’operatore positivo al Covid dovrà osservare un periodo di isolamento obbligatorio: • di almeno 10 giorni dal riscontro della positività, purché siano trascorsi almeno 3 giorni senza sintomi, a cui dovrà seguire un tampone naso-faringeo molecolare. L’esito negativo del tampone conclude l’isolamento. Se il tampone risulta ancora positivo, il test può essere ripetuto, indicativamente ogni 7 gg. La riammissione al lavoro è possibile solo dopo la negativizzazione del tampone. Per il rientro a scuola è necessaria l’attestazione di rientro sicuro in comunità rilasciata dal Medico curante.

7. Come vanno identificati i contatti scolastici? Venuto a conoscenza del caso positivo, il referente COVID della scuola si occuperà dell’inserimento dei suoi dati sul portale, messo a disposizione da ATS, inserendo anche i contatti stretti scolastici. Per la ricerca dei contatti stretti si conferma che si va indietro di 2 giorni dalla data di effettuazione del tampone o dalla data inizio sintomi del caso Covid 19.

La durata della quarantena dei contatti dipende dalla presenza o meno di un ciclo vaccinale completo effettuato da almeno 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso Covid 19. Solo i soggetti di età superiore ai 12 anni compiuti potrebbero aver ricevuto un ciclo vaccinale completo.

8. Cosa deve fare un alunno/a o un operatore classificato come contatto stretto di caso Covid a scuola? Deve monitorare il suo stato di salute informando il Pediatra (PLS) o il Medico curante (MMG). Se l'alunno o l'operatore sono vaccinati con ciclo completo di 14 giorni è previsto un periodo di quarantena di 7 giorni dopo la data dell’ultimo contatto con il caso Covid 19. Trascorso tale periodo, in assenza di sintomatologia, verrà programmato da ATS un tampone naso-faringeo molecolare o antigenico (esempio: ultimo contatto con il caso il 01 ottobre, tampone effettuato dal 8 ottobre). Il rientro a scuola potrà avvenire presentando l’attestato di rientro sicuro rilasciato dal Pediatra o Medico curante o il referto dell’esito negativo del tampone naso-faringeo antigenico o molecolare.

Se l'alunno o l'operatore non sono vaccinati  con ciclo completo da 14 giorni è previsto un periodo di quarantena di 10 giorni dopo la data dell’ultimo contatto con il caso Covid 19. Trascorso tale periodo, in assenza di sintomatologia, verrà programmato da ATS un tampone naso-faringeo molecolare o antigenico (esempio: ultimo contatto con il caso il 01 ottobre, tampone effettuato a partire dal 11 ottobre). Il eientro a scuola potrà avvenire presentando l’attestato di rientro sicuro rilasciato dal Pediatra o Medico curante o il referto dell’esito negativo del tampone naso-faringeo antigenico o molecolare. Nell’impossibilità di effettuazione del tampone, e in assenza di comunicazione di ATS di riscontro di variante beta (sudafricana) che richiede sempre l’effettuazione di un tampone negativo, il rientro a scuola potrà avvenire dopo 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso (esempio: ultimo contatto con il caso il 01 ottobre, quarantena fino al 15 ottobre compreso, rientro a scuola il 16 ottobre) e non è necessario richiedere a Pediatra di Famiglia o Medico di Medicina Generale certificazione di riammissione.

I famigliari-conviventi del contatto non sono soggetti a provvedimenti di quarantena.

9. Cosa deve fare un alunno/a o un operatore classificato come contatto stretto di caso Covid al di fuori dell’ambito scolastico (es: in famiglia)? La famiglia deve darne tempestiva comunicazione alla scuola. Il contatto stretto deve osservare la quarantena domiciliare con le modalità indicate nella FAQ 8. I compagni di classe e gli altri operatori della scuola non sono soggetti a provvedimenti e pertanto potranno continuare la frequenza scolastica.

10. Cosa deve fare la famiglia se l’alunno/a ha avuto un problema di salute ma non riconducibile al Covid? In caso di problemi di salute è sempre necessario riferirsi al proprio Pediatra o Medico curante. Nel caso in cui il problema di salute, dopo valutazione medica, non sia riconducibile al Covid, e pertanto il tampone non viene eseguito, l’alunno/a potrà tornare a scuola secondo le indicazioni del Pediatra di Famiglia o Medico curante. Non è richiesta alcuna certificazione/attestazione per il rientro, analogamente non è richiesta autocertificazione da parte della famiglia. Eventualmente la scuola potrà richiedere una dichiarazione da parte del genitore dei motivi dell’assenza in cui il genitore dichiara, in caso di assenza per motivi sanitari, che ha consultato il Pediatra di Famiglia/Medico curante e di essersi attenuto alle sue indicazioni.

11. Alunni fragili Si ricorda che in presenza di alunni fragili è necessario un raccordo con il Pediatra di Famiglia o Medico curante che potrà fornire specifiche indicazioni.

 

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