Covid, scenari autunno: misure flessibili, attenzione a varianti. Lockdown? "Improbabile"

Locatelli: la pandemia non è finita anche se stiamo andando verso una fase di endemicità del virus. Occhi puntati su Omicron 5

Milano - "Il Covid è sotto controllo ma non è da sottovalutare. La pandemia non è finita sebbene stiamo andando verso una fase di endemicità del virus". A dirlo è Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, a Sky Tg24, Secondo Locatelli "la circolazione epidemica è in alta riduzione. L'incidenza cumulativa - ha spiegato - si è abbassata a 207 casi ogni 100 mila abitanti per settimana, è diminuito anche l'indice di trasmissibilità e l'occupazione dei posti letto sia delle aree mediche che nelle terapie intensive rispetto alla settimana precedente. Gli indicatori - ha concluso - sono tutti favorevoli, tuttavia non dobbiamo dimenticare che c'è ancor una circolazione del virus nelle sue varianti più contagiose". 

I dati di oggi

Oggi sono 22.527 i nuovi casi Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore, contro i 9.429 di ieri e soprattutto i 18.255 di sabato scorso, anche se il confronto è falsato dal fatto che ieri era un post-festivo. I tamponi processati infatti sono oggi in netto aumento, 188.996 (ieri 70.689) con il tasso di positività che scende dal 13,3% all'11,9 %. I decessi sono 47 (ieri 40). Le vittime totali da inizio pandemia salgono così a 166.922. Le terapie intensive sono 7 in meno (ieri -1) con 17 ingressi giornalieri, e sono in tutto 218. Nei reparti ordinari si contano invece 202 pazienti in meno (ieri +55), per un totale di 4.442. 

La mappa Ecdc aggiornata al 2 giugno
La mappa Ecdc aggiornata al 2 giugno

Cosa aspettarsi e cosa sta succedendo

L'Italia si avvia a una estate sostanzialmente senza restrizioni. Va comunque detto che i mesi estivi sono sempre stati segnati in era Covid da una flessione dei contagi e di una diminuzione della pressione sul fronte ospedaliero. Una fase chiave è quella relativa alle settimane a cavallo tra agosto e settembre. La vera incognita è infatti relativa alla stagione autunnale e (successivamente) invernale. Cosa aspettarsi? In alcune zone d'Europa negli ultimi giorni si sta assistendo a una risalita dei casi giornalieri: l'incremento di contagi di Portogallo e Germania ha riacceso l'attenzione sul Covid, ma soprattutto sulla sottovariante Omicron Ba.5 

In Portogallo

In Portogallo, infatti, la sotto-variante BA.5 di Omicron sta facendo impennare i casi. Il primo a lanciare l'allerta è stato il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e i casi nel Paese stanno aumentando progressivamente fino a fare registrare un'impennata dell'epidemia negli ultimi due mesi. Secondo i dati dell'Università americana Johns Hopkins i casi di Covid-19 in Portogallo sono passati dagli oltre 11.000 registrati all'inizio di aprile a circa 28.000. Nello stesso periodo non si nota invece un aumento dei decessi, che anzi sono scesi dalla media settimanale di 46 a quella attuale di 38. La presenza della variante BA.5 era stata rilevata anche in Italia a fine maggio dall'istituto Superiore di Sanità, con un numero di sequenze pari allo 0,41% del totale delle sequenze del virus SarsCoV2 rilevate. Sono dati che, secondo l'infettivologo Massimo Galli, indicano che il virus continua a circolare, in Italia come nel resto del mondo. 

Bassetti: Omicron 5 non comprometterà estate

Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha sottolineato: "Io non credo che Omicron 5 comprometterà l'estate. E' chiaro che la super circolazione che avverrà in estate in Europa ci porterà nel prossimo autunno ad avere Omicron 4 e 5 che saranno predominanti e quindi dovremo tutti insieme sperare che i risultati che arriveranno tra qualche settimana sui vaccini orientati a queste varianti funzionino. Così ad ottobre ci vaccineremo. Ma non credo che alla fine sarà un grande problema: i casi decritti ad oggi di Omicron 4 e 5 sono sempre meno gravi e aggressivi, con una durata dei ricoveri inferiore, rispetto alle altre varianti di Omicron".

L'ultima survey sulle sottovarianti Omicron presentata dall'Istituto superiore di sanità, indicava per Omicron 4 e Omicron 5 una prevalenza in Italia rispettivamente dello 0,5% e dello 0,4%.  "Certamente queste nuove varianti Omicron - aggiunge l'infettivologo - rispondono un po' meno agli attuali vaccini, ma se Omicron 5 vuol dire aver un'epidemia di raffreddore o comunque di un virus che dà forme meno gravi, ci possiamo convivere".  

Locatelli: autunno? Lockdown altissimamente improbabile

Per Locatellli, "un lockdown in autunno è altissimamente improbabile". L'esperto ha spiegato che "le misure devono essere viste in maniera elastica, adattate al contesto epidemiologico". Al momento "ci possiamo liberare delle mascherine in molti contesti. Credo che ci sia un orientamento di conferma sul trasporto pubblico e forse sugli aerei. Sul fronte della scuola l'auspicio è che in autunno si acceda senza mascherina". Locatelli, che sottolinea la necessità per l'Italia di "creare una struttura antipandemica", guarda con positività alle cure anti Covid dei nuovi farmaci, "anche degli anticorpi monoclonali che sono efficaci per prevenire le progressione della malattia grave. Sono però - precisa - ancora sottovalutati. Si deve pertanto avviare una progressiva cultura di questi farmaci. Ne va incrementato l'uso".