Covid Italia, Rt cresce a 1,57 e sale l'incidenza

Secondo l'Iss è necessario aumentare il tracciamento e soprattutto le vaccinazioni

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Roma, 30 luglio 2021 - I segnali c'erano e alla fine è arrivata la conferma: incidenza e Rt balzano in avanti questa settimana raggiungendo  rispettivamente a quota 58 e 1,57. E' quanto si apprende dalla cabina di regia per il monitoraggio Covid, riunita questa mattina come ogni venerdi. I due valori, che segnano la circolazione del virus e la replicabilità del contagio, sono oltre la soglia di 50x100mila per il primo e oltre l'1,50 il secondo. La scorsa settimana si attestavano rispettivamente a 41 e 1.26.  I due parametri, insieme ai nuovi valori varati dal governo sulla percentuale di saturazione delle aree mediche e delle terapie intensive, determinano il cambio di fascia delle regioni e le relative restrizioni. Crescono anche i ricoveri ma i dati non pongono nessuna regione oltre la soglia critica. Secondo l'Iss è necessario aumentare il tracciamento e soprattutto le vaccinazioni.

"Il quadro europeo mostra più Paesi che passano da verde ad arancione o rosso intenso. L'infezione cresce in molti Paesi Ue salvo in Olanda, dove la curva sembra essersi fermata, e anche in Italia la curva mostra una ripresa in crescita in tutte le Regioni. Percio' serve prudenza", ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. "L'Italia - ha aggiunto - comincia di nuovo a scurirsi e la fascia d'eta' prevalente e' 10-19 anni seguita da 20-29 anni. L'incidenza e' in forte aumento, tanto che cresce a 58 per 100mila abitanti, con Regioni che hanno superato i 50 per centomila abitanti, il che significa riduzione della capacita' di tracciamento. Il dato positivo - ha proseguito  Brusaferro - e' che i dati sulle ospedalizzazioni sono solo in lieve aumento. In area medica troviamo un tasso di occupazione del 2.9% dei posti letto mentre in terapia intensiva si ha il 2.2% con un'eta' mediana di chi si ricovera di 49 anni, mentre chi va in terapia intensiva ha in media 63 anni. Al 14 luglio l'Rt e' sopra soglia a 1.69 (alcune Regioni sono in scenario 4) mentre quello "proiettato" mostra una stabilizzazione e quello relativo alla ospedalizzazione - che segue a distanza di due settimane l'andamento dell'epidemia - nei sintomatici e' pari a 1.46'. La "flash survey" sulle varianti mostra come la delta sia diventata predominante, mentre la gamma fortunatamente arretra'.

Regioni a rischio

E' quanto indica la bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia in Italia. I dati riferiti al periodo 19-15 luglio mostrano "evidenza di forte aumento dei casi diagnosticati in quasi tutte le regioni e province autonome" e aumenta "in maniera molto significativa" la trasmissione dell'infezione da virus Sars-CoV-2 nel Paese, "con quasi tutte le regioni e province autonome classificate a rischio epidemico moderato".  "Continua il forte aumento dell'incidenza settimanale a livello nazionale", si legge: "Secondo i dati del flusso Iss raggiunge quota 50 per 100.000 abitanti, contro i 31 per 100.000 abitanti della settimana precedente".

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I ricoveri

"L'attuale impatto della malattia Covid sui servizi ospedalieri presenta tassi di occupazione e numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sostanzialmente stabili. Nessuna regione/provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.  Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate che passa da 165 (dato del 20 luglio) a 189 (dato del 27). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 3%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 1.194 a 1.611". La trasmissibilità anche sui casi ospedalizzati "è sopra la soglia epidemica

Variante Delta

 "La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia ed è ormai prevalente. Questa variante ha portato a un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi".

Vaccinazioni

Raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione è necessario per limitare in tempi brevi la circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggior trasmissibilità. E' necessario accelerare i tempi per raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione", esortano gli esperti, così da "prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità".

Tracciabilità

Secondo i dati riferiti al periodo 19-25 luglio "raddoppia il numero di nuovi casi" di Sars-CoV-2 "non associati a catene di trasmissione" note: nell'ultima settimana sono stati "10.076 contro i 4.997 della settimana precedente".  "La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (28% contro 30% della scorsa settimana)", si precisa, e "aumenta" invece "la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% contro 44%). Infine, il 26%" dei casi "è stato diagnosticato attraverso attività di screening".

Quarta ondata

Proprio ieri, nel suo consueto monitoraggio settimanale, la Fondazione Gimbe aveva avvertito siamo entrati nella quarta  ondata. Dopo 15 settimane di calo, infatti sono tornati a salire le vittime: 111 nell'ultima settimana,  il 46% in più rispetto ai 76 della settimana precedente. Si evidenzia inoltre un incremento settimanale del 64,8% di nuovi casi (31.963 rispetto 19.390), un aumento del 42,9% di persone in isolamento (68.510 rispetto a 47.951), un aumento del 34,9% di ricoveri con sintomi (1.611 rispetto a 1.194) e del 14,5% delle terapie intensive. In tutte le Regioni eccetto il Molise si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi e in 40 Province l'incidenza supera i 50 casi per 100.000 abitanti.

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